Noloco inaugura sabato 14 ottobre With Each Other di Miyoung Kwun. La vetrina dell’arte emergente di via Dondi dell’Orologio 29 a Padova, porta in città una mostra dal respiro internazionale, proponendo la personale della giovane artista coreana, che dal prossimo anno esporrà sotto l’ala protettiva di uno dei maggiori galleristi europei, il tedesco Walter Bischoff.

Dopo essere stata una delle artiste più apprezzate all’Art Forum Berlin Kwun, ha accettato la proposta della galleria padovana, nata per promuovere e focalizzare l’attenzione generale sulla creatività di giovani artisti.

“E’ la prima volta che Miyoung Kwun espone in Italia - spiegano Dario Lazzaretto, Simone Falso e Marco Schievenin di noloco -. Siamo orgogliosi di poter offrire alla città la possibilità di apprezzare le sue opere, che dal prossimo anno saranno esposte da uno dei più importanti galleristi europei. Questo farà crescere le sue quotazioni e renderà più difficile vedere le sue opere nel nostro Paese”.

“With Each Other” si inserisce perfettamente nella filosofia di noloco Studio: mettere a disposizione uno spazio lowcost per l’arte emergente, che possa offrire alla giovane creatività, un’occasione di visibilità e allo stesso tempo aumentare la qualità e la differenziazione dell’offerta culturale patavina.

La mostra, curata da Chiara Costa, propone 17 opere dell’artista coreana che da 10 anni vive e lavora a Berlino. “Un’ampia fase di quiete meditativa di fronte al foglio di carta in attesa, prelude allo scatenarsi della gestualità rapida e decisa di Miyoung Kwun - spiega la curatrice Costa -. Nello spazio bianco, vuoto pieno di potenzialità, traccia due o più sagome immobili eppure flettenti al colpo di katana quale è il suo pennello”. Quattro i colori dominanti nelle opere di Kwun: giallo, arancio, azzurro e nero. “Sovente - prosegue Costa - un fiotto di blu taglia, ferisce e gocciola dai corpi di questi impiccati a corde invisibili, instaurando una simbolica relazione tra gli individui di una realtà afflitta da costrizioni. Tuttavia è il nero protagonista del conflittuale e necessario rapporto tra yin e yang, supporto e inchiostro, tipici dell’arte coreana e così caratterizzanti l’umore di Miyoung. Il raffinato linearismo orientale nascente dalla filosofia del Tao te Ching incontra, dunque, l’espressionismo cromatico di matrice tedesca”.