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Aldo Marrale / Enrico Merli – Come un sogno Genova si sprofonda nel mare
mostra di pittura nel ciclo di manifestazioni dedicate a Klee “Paul Klee: i labirinti del colore”
Comunicato stampa
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Noi semplici oziosi di fronte alla realtà e al sogno
Un’atmosfera onirica ma con bruschi risvegli alla realtà più cruda. Paul Klee ripercorre così nel Diario Italiano del 1901 un percorso genovese di colore e timbro particolare.
Sembra che il tempo passato abbia solo modificato alcuni ruoli sociali: immigrati dal sud del mondo percorrono ora le sue strade con caratteristiche simili a quelli che Klee descrive e che provengono invece dal sud Italia. Nel mondo multietnico che viviamo ora manca qualcosa del quadro di parole dipinto da Klee. Non più frutti di mare. Non più carbone.
Ma resta la stessa fatica di vivere. La stessa luce e la stessa sofferenza.
E la città che viene lasciata alle spalle è la stessa che con occhi appannati di dolore avranno visto milioni di persone che non erano a bordo del "Gottardo" per diletto ma sui tanti "Gottardi" che hanno lasciato la terra ferma. Quasi un simbolo il nome di un passo alpino che ha visto a sua volta sofferenza e lacrime e migrazioni e abbandoni … ed ecco una nave e un mare e una città bellissima dai colori del Mediterraneo.
Uno dei tanti "Mediterranei" sognati e detestati. Ma sempre vivi nel nostro cuore. Per pochi attimi o per sempre.
O per il tempo di una rivisitazione pittorica. Per ricordare. Per il breve tempo dell’esposizione. O per sempre. Per avere momenti di bellezza. Per vivere.
Maria Cristina Castellani
Asssessore alla Cultura
Provincia di Genova
Un’atmosfera onirica ma con bruschi risvegli alla realtà più cruda. Paul Klee ripercorre così nel Diario Italiano del 1901 un percorso genovese di colore e timbro particolare.
Sembra che il tempo passato abbia solo modificato alcuni ruoli sociali: immigrati dal sud del mondo percorrono ora le sue strade con caratteristiche simili a quelli che Klee descrive e che provengono invece dal sud Italia. Nel mondo multietnico che viviamo ora manca qualcosa del quadro di parole dipinto da Klee. Non più frutti di mare. Non più carbone.
Ma resta la stessa fatica di vivere. La stessa luce e la stessa sofferenza.
E la città che viene lasciata alle spalle è la stessa che con occhi appannati di dolore avranno visto milioni di persone che non erano a bordo del "Gottardo" per diletto ma sui tanti "Gottardi" che hanno lasciato la terra ferma. Quasi un simbolo il nome di un passo alpino che ha visto a sua volta sofferenza e lacrime e migrazioni e abbandoni … ed ecco una nave e un mare e una città bellissima dai colori del Mediterraneo.
Uno dei tanti "Mediterranei" sognati e detestati. Ma sempre vivi nel nostro cuore. Per pochi attimi o per sempre.
O per il tempo di una rivisitazione pittorica. Per ricordare. Per il breve tempo dell’esposizione. O per sempre. Per avere momenti di bellezza. Per vivere.
Maria Cristina Castellani
Asssessore alla Cultura
Provincia di Genova
14
novembre 2006
Aldo Marrale / Enrico Merli – Come un sogno Genova si sprofonda nel mare
Dal 14 al 25 novembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DORIA SPINOLA – PREFETTURA
Genova, Largo Eros Lanfranco, 1, (Genova)
Genova, Largo Eros Lanfranco, 1, (Genova)
Orario di apertura
dal Lunedì al venerdì 10,00/18,00
Sabato: 10,00/13,00
Vernissage
14 Novembre 2006, ore 12,30
Ufficio stampa
ERGA
Autore