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David Tremlett
David Tremlett realizzerà alla galleria Artiaco un’importante Wall Drawing pensato per l’architettura della galleria e grandi opere su carta che esemplificano il suo percorso, sempre aperto a nuove sperimentazioni cromatiche ed innovazioni
Comunicato stampa
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Nato nel 1945 in Cornovaglia, David Tremlett vive attualmente in Inghilterra a Bovingdon.
La mostra alla galleria Artiaco si inserisce all’interno di due importanti personali dell’artista. Sabato 21 ottobre, infatti, il Centro Per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato inaugura una retrospettiva dedicata all’artista, in collaborazione con il Musée de Grenoble, dove si è appena conclusa la sua antologica.
Le due mostre che includono lavori provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private europee, tra le quali numerose collezioni napoletane, illustrano l’evoluzione del lavoro dell’artista nel tempo.
David Tremlett ha un rapporto consolidato con la galleria Alfonso Artiaco come testimoniano le mostre del 1991, del 1996 e del 2001. Ha realizzato nel 2002 la Stazione della Metropolitana di Rione Alto a Napoli.
Tipici della ricerca di questo artista sono i Wall Drawings e le opere su carta, l’uno specchio dell’altro, eseguiti con pastelli dove dominano il colore e le composizioni geometriche atte a definire lo spazio in chiave architettonica.“Mi rendo conto da questo punto di vista, che lavoro un po’ come un architetto. Ho una visione onirica dello spazio, di come muri, soffitti e finestre; di come tutti questi elementi possano funzionare insieme”.*
Tremlett ha studiato scultura al Royal College of Art. La prima fase del suo percorso è una fase analitica e concettuale dalla quale è assente il colore. A partire dagli anni 70, inizia ad intraprendere grandi viaggi (Australia, Asia, Africa,…), che diventano parte integrante della propria pratica artistica. Sviluppa quindi una forma di annotazione del viaggio, del paesaggio e dei sentimenti provati durante i proprio spostamenti: scritti, disegni, fotografie , filmati o registrazioni. Persino i materiali utilizzati sono quelli adatti a qualsiasi tipo di bagaglio: grafite e fogli di carta di piccolo formato. Ognuno dei fogli raccoglierà le annotazioni dell’artista per diventare parte di una forma geometrica in futuri lavori. L’opera “Two circles” (1975) ne è un esempio: due cerchi di stesse dimensioni installati uno accanto all’altro . Il primo costituito da fogli di uguale formato con annotazioni sul proprio viaggio e il secondo composto da fotografie in bianco e nero scattate nella stessa occasione.
A partire dagli anni 80, David Tremlett introduce il colore, i pastelli, nei propri lavori e crea i suoi moderni “affreschi” (wall drawings) per le pareti di musei, edifici, abitazioni e gallerie, spazi sacri quali chiese o cappelle. E’ proprio l’artista a dichiarare che l’evoluzione del colore utilizzato nelle proprie opere deriva dalla frequentazione dell’Italia: “ In Italia, sono stato circondato dagli affreschi di Giotto, Piero della Francesca, Mantegna (…) Ero immerso nel colore e sentivo di dover cambiare il mio modo di disegnare. ” Il modo in cui la luce si riflette sul colore assume sempre maggiore importanza, come dimostrano i wall drawings esposti allo Stedelijk Museum di Amsterdam , al Benesse Museum (Giappone), al Mamac (Francia) o della British Embassy di Berlino...
David Tremlett realizzerà alla galleria Artiaco un’importante Wall Drawing pensato per l’architettura della galleria e grandi opere su carta che esemplificano il suo percorso, sempre aperto a nuove sperimentazioni cromatiche ed innovazioni.
La mostra alla galleria Artiaco si inserisce all’interno di due importanti personali dell’artista. Sabato 21 ottobre, infatti, il Centro Per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato inaugura una retrospettiva dedicata all’artista, in collaborazione con il Musée de Grenoble, dove si è appena conclusa la sua antologica.
Le due mostre che includono lavori provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private europee, tra le quali numerose collezioni napoletane, illustrano l’evoluzione del lavoro dell’artista nel tempo.
David Tremlett ha un rapporto consolidato con la galleria Alfonso Artiaco come testimoniano le mostre del 1991, del 1996 e del 2001. Ha realizzato nel 2002 la Stazione della Metropolitana di Rione Alto a Napoli.
Tipici della ricerca di questo artista sono i Wall Drawings e le opere su carta, l’uno specchio dell’altro, eseguiti con pastelli dove dominano il colore e le composizioni geometriche atte a definire lo spazio in chiave architettonica.“Mi rendo conto da questo punto di vista, che lavoro un po’ come un architetto. Ho una visione onirica dello spazio, di come muri, soffitti e finestre; di come tutti questi elementi possano funzionare insieme”.*
Tremlett ha studiato scultura al Royal College of Art. La prima fase del suo percorso è una fase analitica e concettuale dalla quale è assente il colore. A partire dagli anni 70, inizia ad intraprendere grandi viaggi (Australia, Asia, Africa,…), che diventano parte integrante della propria pratica artistica. Sviluppa quindi una forma di annotazione del viaggio, del paesaggio e dei sentimenti provati durante i proprio spostamenti: scritti, disegni, fotografie , filmati o registrazioni. Persino i materiali utilizzati sono quelli adatti a qualsiasi tipo di bagaglio: grafite e fogli di carta di piccolo formato. Ognuno dei fogli raccoglierà le annotazioni dell’artista per diventare parte di una forma geometrica in futuri lavori. L’opera “Two circles” (1975) ne è un esempio: due cerchi di stesse dimensioni installati uno accanto all’altro . Il primo costituito da fogli di uguale formato con annotazioni sul proprio viaggio e il secondo composto da fotografie in bianco e nero scattate nella stessa occasione.
A partire dagli anni 80, David Tremlett introduce il colore, i pastelli, nei propri lavori e crea i suoi moderni “affreschi” (wall drawings) per le pareti di musei, edifici, abitazioni e gallerie, spazi sacri quali chiese o cappelle. E’ proprio l’artista a dichiarare che l’evoluzione del colore utilizzato nelle proprie opere deriva dalla frequentazione dell’Italia: “ In Italia, sono stato circondato dagli affreschi di Giotto, Piero della Francesca, Mantegna (…) Ero immerso nel colore e sentivo di dover cambiare il mio modo di disegnare. ” Il modo in cui la luce si riflette sul colore assume sempre maggiore importanza, come dimostrano i wall drawings esposti allo Stedelijk Museum di Amsterdam , al Benesse Museum (Giappone), al Mamac (Francia) o della British Embassy di Berlino...
David Tremlett realizzerà alla galleria Artiaco un’importante Wall Drawing pensato per l’architettura della galleria e grandi opere su carta che esemplificano il suo percorso, sempre aperto a nuove sperimentazioni cromatiche ed innovazioni.
19
ottobre 2006
David Tremlett
Dal 19 ottobre al 30 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì a sabato 10-13.30 e 16-20
Vernissage
19 Ottobre 2006, ore 19.30
Autore