Rapport è il titolo del ciclo di fotografie di grande formato (stampa lambda a colori) che l’artista tedesca Claudia Rogge presenta nella Galleria Paola Verrengia.

L’artista ritrae uomini, donne, bambini, che attraverso l’elaborazione digitale, si “moltiplicano” all’infinito. Catturati di spalle o di profilo, nudi o in uniforme, in un atteggiamento o in un gesto specifico, i protagonisti dei suoi lavori sono trasformati in una moltitudine di persone identiche e uguali a se stesse, attraverso la ripetizione seriale dello stesso soggetto. L’individuo diventa massa assurgendo a puro valore estetico, senza alcun intento ideologico. «Mi sono resa conto che la massa è spesso associata a pensieri negativi – spiega Claudia Rogge – ricorda le dittature, la schiavitù, l’automatismo della società, l’ingegneria genetica e così via. Quando ho cominciato la serie “Rapport”, la mia intenzione era aprire una via estetica alle masse non necessariamente determinata da tali associazioni».

Individuo, riproducibilità, massa sono questi gli elementi essenziali della serie “Rapport” presentata a Salerno. «La ripetizione dei corpi non è tuttavia semplice modello o motivo – scrive Antonio d’Avossa in catalogo – l’accumulazione della stessa immagine sospende l’identità della persona che ne viene da questa ripetizione massificata e ordinata al tempo stesso. Si instaura dunque un vero e proprio circuito di inquietudine tra chi osserva e chi è osservato, dove lo sguardo singolare è costretto a ripetere l’attenzione all’unicità e alla molteplicità».

La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Galerie Voss di Düsseldorf.

Catalogo con presentazione di Antonio d’Avossa.

Claudia Rogge (Düsseldorf) vive e lavora in Germania. Ha esposto in importanti rassegne internazionali al Museo di Orlando (Stati Uniti), all’Europäisches Museum für Frieden di Vienna, al Museo Russo di San Pietroburgo. E’ stata presente, inoltre, alle fiere internazionali, quali Art Cologne (Colonia), Arte Fiera (Bologna) e Art Moscow (Mosca).