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L’Arte e il Ribelle Imminente
Un atto di critica totale di Achille Bonito Oliva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte è passata dal sogno di trasformazione totale del mondo, l’utopia delle Avanguardie storiche del Novecento, alla ribellione solitaria dell’artista contemporaneo.
Questi manifesta il rifiuto del proprio presente con un’opera che è nello stesso tempo resistenza morale verso il caos esterno e inciampo e sorpresa per il corpo sociale.
L’artista, (il critico e l’intellettuale in generale), è il ribelle imminente, nel senso che egli non vive uno stato rivoluzionario in pianta stabile, ma una condizione creativa e riflessiva tutta dentro la proprio produzione.
Immagine o parola confermano la posizione attuale dell’artista che ben conosce il confine tra arte e vita e sa come il processo creativo che porta all’opera innesca un’aspettativa del pubblico, l’imminenza appunto di un’apparizione capace di produrre nuova conoscenza delle cose e intensa emozione visiva.
Achille Bonito Oliva va oltre la conferenza e su questo tema realizza un evento performativo con l’ausilio del musicista Antonio Caggiano che, con percussioni e altro, supporterà il ritmo del discorso critico.
La parola in tal modo passa da uno stato vaporizzato ad uno concreto, resa visibile da tre epifanie di artisti, apparizioni sorprendenti e squarci iconografici di Luigi Ontani, Matteo Basilé con No men’s land, Robert Gligorov con Il Baubo.
Il pubblico sarà intrattenuto, dal foyeur fin dentro la sala, da un ritratto sonoro realizzato dal musicista americano Alvin Curran. Ritratto fotografico di Rocco Dubbini.
Sul fondo del palcoscenico Poesia visiva, grande stampa su tessuto di Nanni Balestrini
L’evento è coordinato da Martina Cavallin.
Questi manifesta il rifiuto del proprio presente con un’opera che è nello stesso tempo resistenza morale verso il caos esterno e inciampo e sorpresa per il corpo sociale.
L’artista, (il critico e l’intellettuale in generale), è il ribelle imminente, nel senso che egli non vive uno stato rivoluzionario in pianta stabile, ma una condizione creativa e riflessiva tutta dentro la proprio produzione.
Immagine o parola confermano la posizione attuale dell’artista che ben conosce il confine tra arte e vita e sa come il processo creativo che porta all’opera innesca un’aspettativa del pubblico, l’imminenza appunto di un’apparizione capace di produrre nuova conoscenza delle cose e intensa emozione visiva.
Achille Bonito Oliva va oltre la conferenza e su questo tema realizza un evento performativo con l’ausilio del musicista Antonio Caggiano che, con percussioni e altro, supporterà il ritmo del discorso critico.
La parola in tal modo passa da uno stato vaporizzato ad uno concreto, resa visibile da tre epifanie di artisti, apparizioni sorprendenti e squarci iconografici di Luigi Ontani, Matteo Basilé con No men’s land, Robert Gligorov con Il Baubo.
Il pubblico sarà intrattenuto, dal foyeur fin dentro la sala, da un ritratto sonoro realizzato dal musicista americano Alvin Curran. Ritratto fotografico di Rocco Dubbini.
Sul fondo del palcoscenico Poesia visiva, grande stampa su tessuto di Nanni Balestrini
L’evento è coordinato da Martina Cavallin.
27
ottobre 2006
L’Arte e il Ribelle Imminente
27 ottobre 2006
performance - happening
Location
AUDITORIUM – PARCO DELLA MUSICA
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Vernissage
27 Ottobre 2006, ore 20
Ufficio stampa
STUDIO ORSINI