All’interno del ciclo “Le Officine dell’Arte”, nato dalla collaborazione tra il Comune di Palermo e l’Accademia di Belle Arti per la valorizzazione della scena artistica emergente ma anche per l’approfondimento di alcune istanze della contemporaneità, a partire dal 20 ottobre Palazzo Ziino ospita una mostra dedicata a sei giovani artisti che operano con il video.
VIDEOPASSPORT, a cura di Daniela Bigi e Claudio Peotta, propone i lavori di Luna Amato, Loretta Bennici, Carlo Cislaghi, Laboratorio Saccardi, Federico Lupo, Domenico Mangano. Sei differenti modalità di utilizzo del mezzo video ma anche sei prospettive eterogenee di affaccio sulla realtà.
Le ragioni della mostra risiedono proprio nella pluralità delle visioni offerte, nella sottolineatura delle differenze come viatico di accesso ad una generazione.
Le questioni affrontate vanno da quelle più strettamente legate all’uso del mezzo a quelle di marca identitaria (che si tratti di riflessioni di ordine socio-culturale o di letture gender sensitive o di ibridazioni di memorie personali); gli approcci vanno da quelli più cinicamente e ironicamente rivolti alla restituzione della realtà a quelli che invece la trasfigurano, muovendosi tra riconoscibilità e alterazione, a quelli, infine, che partono da una realtà per raccontarne un’altra.
Narrazione e antinarrazione si cedono alternativamente il passo, così come la presa diretta dialettizza con la campionatura, e così via. La realtà è ora enfatizzata, ora negata, talvolta irrisa, per lo più indagata.
I sei artisti invitati vengono da esperienze differenti, c’è chi già da anni fa parte dello scenario nazionale e internazionale e chi è alle prime uscite pubbliche. Sono tutti comunque attivi nel panorama cittadino. Li accomuna oggi di nuovo il rapporto con l’Accademia. E l’Accademia li propone coralmente, evidenziandone le dissonanze.