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Kate Barry – Portraits
una delle fotografe più apprezzate della nuova generazione
Comunicato stampa
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Kate Barry, una delle fotografe più apprezzate della nuova generazione, autrice di copertine e servizi per riviste come Vogue, Elle, Marie Claire, Paris-Match, Vanity Fair, porta a Fiesole i suoi ritratti di dive del cinema e della moda francesi, che saranno esposti alla Basilica di Sant’Alessandro dall’11 novembre al 10 dicembre prossimi in una mostra, la prima della fotografa anglo-francese in Italia, che riporta a Fiesole la grande fotografia internazionale
Quando nel 1966 Jane Birkin girò una delle scene più “calde” del film “Blow Up” di Michelangelo Antonioni era già incinta di pochi mesi. Nell’aprile dell’anno dopo dette alla luce la prima figlia, Kate, il cui padre era il compositore John Barry, autore di tutte le musiche dei film di James Bond da “Licenza di uccidere” a “Moonraker” e vincitore di ben quattro premi oscar, l’ultimo dei quali per il film “Balla coi lupi”. Da quel “Blow Up” al quale inconsapevole ha partecipato, forse, deriva per Kate Barry la “malattia” della fotografia. Nel 1968, sul set del film “Slogan”, Jane Birkin conosce Serge Gainsbourg, lascia Londra e si stabilisce definitivamente a Parigi, portandosi dietro la piccola Kate, che da allora vive nella leggendaria casa di Gainsbourg in Rue Verneuil, insieme poi alla sorella Charlotte, nata nel 1971. Da questa storia, una delle più note e discusse degli anni Settanta, arriva Kate Barry. Dopo aver cominciato con la polaroid di Serge, e dopo aver tentato la via della moda, a trent’anni Kate diventa fotografa, bruciando tutte le tappe e diventando in pochissimo tempo una delle autrici di foto di moda più apprezzate del mondo: Vogue, Elle, Marie Claire, Vanity Fair fanno a gara per averla con sé. Oggi, a 39 anni, Kate Barry non è più soltanto la figlia di John Barry e Jane Birkin, la bambina tirata su come una figlia da Serge Gainsbourg, la sorella della diva Charlotte Gainsbourg e dell’altra piccola nuova stella del cinema francese, l’altra figlia di Jane Birkin, Lou Doillon. Oggi Kate è una fotografa internazionale con decine di copertine dei periodici di moda più importanti alle spalle. Ma la moda non è l’unico interesse di Kate. Come altri fotografi di quel mondo, basti pensare a Bruce Weber, Peter Lindbergh, Steven Meisel o Mario Testino, anche Kate Barry cerca altri linguaggi, e in questo itinerario interiore realizza una serie di ritratti di divi e dive del cinema e della moda, creando uno dei panorami visivi più affascinanti e coinvolgenti che sia dato vedere. Un “corpo” di fotografie che a Fiesole, dall’11 novembre al 12 dicembre, vedono il loro esordio nella prima mostra italiana di Kate Barry, che arriva dopo quelle di Parigi e di Tokyo e prima di quella prevista nella primavera prossima a New York. Catherine Deneuve, Sabine Azéma, Isabelle Huppert, Béatrice Dalle, Emanuelle Béart, Laetitia Casta, Laura Smet, Elsa Zylberstein, Virginie Ledoyen, Vanessa Paradis, Amira Casar, Natacha Régnier, Monica Bellucci, Valeria Bruni Tedeschi, Sophie Marceau, Valeria Golino, la madre Jane Birkin, le sorelle Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon e molte altre ancora sono le donne fotografate da Kate Barry. Che di fronte al suo obiettivo perdono la loro aura di dive e si mettono in gioco, aprendo il lato forse più vero e nascosto della loro personalità, le loro paure, i loro dubbi, la loro intima e più segreta verità.
Quando nel 1966 Jane Birkin girò una delle scene più “calde” del film “Blow Up” di Michelangelo Antonioni era già incinta di pochi mesi. Nell’aprile dell’anno dopo dette alla luce la prima figlia, Kate, il cui padre era il compositore John Barry, autore di tutte le musiche dei film di James Bond da “Licenza di uccidere” a “Moonraker” e vincitore di ben quattro premi oscar, l’ultimo dei quali per il film “Balla coi lupi”. Da quel “Blow Up” al quale inconsapevole ha partecipato, forse, deriva per Kate Barry la “malattia” della fotografia. Nel 1968, sul set del film “Slogan”, Jane Birkin conosce Serge Gainsbourg, lascia Londra e si stabilisce definitivamente a Parigi, portandosi dietro la piccola Kate, che da allora vive nella leggendaria casa di Gainsbourg in Rue Verneuil, insieme poi alla sorella Charlotte, nata nel 1971. Da questa storia, una delle più note e discusse degli anni Settanta, arriva Kate Barry. Dopo aver cominciato con la polaroid di Serge, e dopo aver tentato la via della moda, a trent’anni Kate diventa fotografa, bruciando tutte le tappe e diventando in pochissimo tempo una delle autrici di foto di moda più apprezzate del mondo: Vogue, Elle, Marie Claire, Vanity Fair fanno a gara per averla con sé. Oggi, a 39 anni, Kate Barry non è più soltanto la figlia di John Barry e Jane Birkin, la bambina tirata su come una figlia da Serge Gainsbourg, la sorella della diva Charlotte Gainsbourg e dell’altra piccola nuova stella del cinema francese, l’altra figlia di Jane Birkin, Lou Doillon. Oggi Kate è una fotografa internazionale con decine di copertine dei periodici di moda più importanti alle spalle. Ma la moda non è l’unico interesse di Kate. Come altri fotografi di quel mondo, basti pensare a Bruce Weber, Peter Lindbergh, Steven Meisel o Mario Testino, anche Kate Barry cerca altri linguaggi, e in questo itinerario interiore realizza una serie di ritratti di divi e dive del cinema e della moda, creando uno dei panorami visivi più affascinanti e coinvolgenti che sia dato vedere. Un “corpo” di fotografie che a Fiesole, dall’11 novembre al 12 dicembre, vedono il loro esordio nella prima mostra italiana di Kate Barry, che arriva dopo quelle di Parigi e di Tokyo e prima di quella prevista nella primavera prossima a New York. Catherine Deneuve, Sabine Azéma, Isabelle Huppert, Béatrice Dalle, Emanuelle Béart, Laetitia Casta, Laura Smet, Elsa Zylberstein, Virginie Ledoyen, Vanessa Paradis, Amira Casar, Natacha Régnier, Monica Bellucci, Valeria Bruni Tedeschi, Sophie Marceau, Valeria Golino, la madre Jane Birkin, le sorelle Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon e molte altre ancora sono le donne fotografate da Kate Barry. Che di fronte al suo obiettivo perdono la loro aura di dive e si mettono in gioco, aprendo il lato forse più vero e nascosto della loro personalità, le loro paure, i loro dubbi, la loro intima e più segreta verità.
11
novembre 2006
Kate Barry – Portraits
Dall'undici novembre 2006 al 07 gennaio 2007
fotografia
Location
BASILICA DI SANT’ALESSANDRO
Fiesole, Via San Francesco, (Firenze)
Fiesole, Via San Francesco, (Firenze)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica dalle 14.00 alle 17.00
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