Dal 3 Novembre lo spazio fisico e virtuale della Vetrina del Fare ospiterà una selezione di opere dell’artista francese Hervé Bordas. La mostra presenta oltre ad un importante insieme di inchiostri, una serie di libri illustrati (Le monde est un tableau di Alain Jouffroy, Per modo di vestigio di Jean-Christophe Bailly), riviste (‘a camàsce), e cataloghi che hanno visto la partecipazione dell’artista.

Hervé Bordas è nato a Parigi nel 1952. Vive e lavora a Venezia dal 1990.

Mostre personali:

Physiogrammes, Galerie Le Dessin, Paris 1980 – Catalogo, testo di Alain Jouffroy (Les Physiogrammes d’Hervè Bordas).

Graphik, Galerie Limmer, Freiburg im Breisgau 1981 – Catalogo, testo di Castor Seibel (Zwischen Raum und Zeit).

Fragments, Galerie Vivian Véteau, Paris 1982 – Catalogo, testo di Jean-Christophe Bailly (Per modo di vestigio).

Peintures sur papiers, Galerie Hachmeister, Munster 1982 .

Per modo di vestigio, Galerie du 7, Paris 1983.

Bilder und graphik, Galerie Hachmeister, Munster 1984 – Catalogo, testi di Gilbert Lascault (Un géographe des continents perdus, un portraitiste des fantomes), Castor Seibel, Pierre Cabanne.

Bilber und Lithographien, Volksbank Galerie, Biberach 1985.

Art Cologne, Galerie Hachmeister, 1986.

Galerie Limmer, Freiburg im Breisgau, 1987.

Forets-corteges, Galerie Arenthon, Paris 2003 – Catalogo, testo di Jean-Cristophe Bailly

Libri d’artista:

Alain Jouffroy: Le monde est un tableau, Pierre Bordas & Fils, Paris 1979.

11 disegni. 30 esemplari firmati dall’autore, con una litografia numerata e firmata.

Jean-Christophe Bailly: Per modo di vestigio, Copal, Paris 1983.

10 litografie. 50 esemplari numerati e firmati dall’autore.

Domenico Brancale: Canti affilati, Franco Masoero Edizioni d’Arte, Torino 2003. 15 disegni. 300 esemplari numerati. I primi venti contengono un’inchiostro originale.

Domenico Brancale: Frantoi di luce, Mavida Edizioni d’Arte, Reggio Emilia 2006. 12 disegni. 250 esemplari numerati. I primi venti contengono un disegno e una litografia originali.




Luce Nera è il nome sotto cui si designerà in tre serate l’incontro tra poesia e filosofia, letteratura e oralità, cinema e pittura, sotto il segno di una potenza degli elementi esaltati nella loro pregnanza: la voce, la parola, la luce, il tratto, il suono, l’immagine. Attraverso la metafora della luce nera come formula di contaminazione tra materialismo, misticismo e introspezione, gli autori, Domenico Brancale, Marco Dotti, Mauro Leone, Gianluca Pulsoni e Michele Schiavino interverranno con delle variazioni sul tema del “nero”.