Con la mostra di Marco Tamburro, il Palazzo del Commercio, sede dell’Associazione Ascom di Lugo apre la nuova stagione artistica 2006 – 2007. L’artista è uno dei giovani italiani che si sta distinguendo nel mondo dell’arte europea e internazionale per maestria e personalità pittorica.

Discorso non semplice, in quanto siamo tempestati e influenzati da una quantità di stimoli visivi e linguistici che rischiano di inquinare e fuorviare dal linguaggio pittorico vero, o dalla personalità che negli anni lascerà un suo segno, una propria impronta.

Marco Tamburo umbro, con i suoi 30 anni, è uno di quei giovani artisti con forte personalità stilistica e notevole corpo pittorico, merita dunque di essere guardato con un occhio molto attento.

Ha scelto di rappresentare il nostro tempo, l’evoluzione che ci troviamo a vivere, un mondo fatto di metropoli scure e incombenti, percorse da personaggi solitari in cammino, resi come ombre, che consumano la standardizzazione del pensiero.

La materia pittorica è percorsa da tratti concentrici e graffianti, caricati del significato di immediatezza e di velocità, che ci rimandano all’idea di caos, di velocità della vita, di ritmo metropolitano, di traffico, di folla, di suoni di clacson e di smog.

Proposto a livello internazionale da diverse Gallerie che hanno esposto le sue opere e l’hanno fatto conoscere ai collezionisti e al mercato dell’Arte da Philadelphia a New York, da Monaco ad Amsterdam a Edimburgo, da Udine a Catania.

E’ invitato ad esporre nelle maggiori Art Exibition internazionali.

La mostra che presenterà a Lugo, racchiude la concezione metropolitana, che l’artista sta portando avanti con le nuove opere. Un ferma-immagine del nostro tempo che ha come dominanti il bianco e il nero con improvvise visioni rosse.

L’impatto visivo è notevole anche perché con le sue opere ci fa rendere conto della modo di vivere del contemporaneo.