Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giuseppe Spagnulo – Cantico
opera site-specific, sculture e opere su carta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Il Ponte riprende la stagione espositiva autunnale con una personale dedicata ad uno dei maggiori scultori italiani internazionalmente riconosciuti, Giuseppe Spagnulo, che per questa presenza fiorentina ha ideato e realizzato un grande intervento nella sala superiore dello spazio.
Si tratta appunto di un imponente blocco in acciaio, forgiato nelle dimensioni di 140x170x60cm, in cui l’artista è intervenuto attraverso l’uso della fiamma ossidrica nella parte centrale, divedendola in sezioni, che hanno preso corpo dall’interagire dell’artista con la fiamma sul metallo. La parte centrale del pezzo, internamente svuotata come la copertina di un gigantesco libro, è collocata all’ingresso della galleria e dietro si disperdono, invadendo l’ambiente circostante, i vasti fogli, segnati dal taglio cruento del fuoco che li ha distaccati dal tutto. A queste pagine di un ipotetico “libro del ferro e del fuoco” si collegano quattro grandi pagine monocrome - magenta, giallo di cadmio, nero e blu cobalto-, realizzate su carte sovrapposte che prendono anch’esse forma scultorea, attraverso l’uso di sabbia vulcanica e pigmenti. Su questa densa materia si intravedono lettere, parole, frasi dalla Torà: il grande libro sacro si spagina e si distende quale Cantico nello spazio, rendendo un’enorme massa di materia elemento lieve, denso di vibrazioni e suggestioni.
A fianco di questa opera, nella sala inferiore, si raccoglie un nucleo di sculture medio piccole (Ferro, piano, cerchio spezzato) realizzate in acciaio in figure geometriche dal perimetro imperfetto, in cui l’artista interviene attraverso movimenti inattesi della materia ed equilibri instabili. Sempre alla ricerca di nobilitare la massa, togliendole peso specifico e arricchendola di un contenuto carico di pensiero ed emozione. A queste si legano alcuni lavori su carta degli ultimi anni di grandi dimensioni, realizzati con sabbia vulcanica e pigmenti neri.
Si tratta appunto di un imponente blocco in acciaio, forgiato nelle dimensioni di 140x170x60cm, in cui l’artista è intervenuto attraverso l’uso della fiamma ossidrica nella parte centrale, divedendola in sezioni, che hanno preso corpo dall’interagire dell’artista con la fiamma sul metallo. La parte centrale del pezzo, internamente svuotata come la copertina di un gigantesco libro, è collocata all’ingresso della galleria e dietro si disperdono, invadendo l’ambiente circostante, i vasti fogli, segnati dal taglio cruento del fuoco che li ha distaccati dal tutto. A queste pagine di un ipotetico “libro del ferro e del fuoco” si collegano quattro grandi pagine monocrome - magenta, giallo di cadmio, nero e blu cobalto-, realizzate su carte sovrapposte che prendono anch’esse forma scultorea, attraverso l’uso di sabbia vulcanica e pigmenti. Su questa densa materia si intravedono lettere, parole, frasi dalla Torà: il grande libro sacro si spagina e si distende quale Cantico nello spazio, rendendo un’enorme massa di materia elemento lieve, denso di vibrazioni e suggestioni.
A fianco di questa opera, nella sala inferiore, si raccoglie un nucleo di sculture medio piccole (Ferro, piano, cerchio spezzato) realizzate in acciaio in figure geometriche dal perimetro imperfetto, in cui l’artista interviene attraverso movimenti inattesi della materia ed equilibri instabili. Sempre alla ricerca di nobilitare la massa, togliendole peso specifico e arricchendola di un contenuto carico di pensiero ed emozione. A queste si legano alcuni lavori su carta degli ultimi anni di grandi dimensioni, realizzati con sabbia vulcanica e pigmenti neri.
28
ottobre 2006
Giuseppe Spagnulo – Cantico
Dal 28 ottobre 2006 al 20 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL PONTE
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Orario di apertura
16-19.30, chiuso lunedì e festivi
Vernissage
28 Ottobre 2006, ore 18
Autore
Curatore