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Eugenio Carmi
trenta opere che riassumono il lavoro dell’ artista degli ultimi due anni
Comunicato stampa
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La Galleria Biasutti & Biasutti di Attilio Biasutti dedica una mostra personale ad Eugenio Carmi (Genova 1920), affidando la parte critica in catalogo a Claudio Cerritelli. Sono state riunite trenta opere che riassumono il lavoro dell’ artista degli ultimi due anni. Nel percorso della sua intensa attività vediamo un appassionato e lucido impegno di conquistare attraverso visioni poetiche il senso positivo delle idee.
Il testo in catalogo evidenzia che: “ Nella storia innovativa di Carmi ci sono infatti esperienze che non si possono tralasciare, invenzioni di ogni tipo, segni multipli e segnali frontali, immagini meccaniche e strutture cromoplastiche, indagini sulle materie industriali e confronti con la visione elettronica. Tuttavia, all’interno di queste verifiche tra arte e scienza prevale la sensibilità pittorica, l’emozione del colore che non si identifica nelle tecniche ma le attraversa, ne prova gioia, le manipola con molteplici intenzioni, le rende liriche e libere di oscillare verso altre dimensioni.
A considerarlo fin dalle sue prove iniziali, il metodo pittorico di Carmi è un sistema aperto alle utopie sociali e alla semantica soggettiva delle forme, uno sguardo sospeso sul reale e sulla tensione del superamento. Costantemente impegnato a svelare che cosa voglia dire andare oltre, toccare l’altrove proiettando segnali umani nel mistero dell’universo.
Dopo una sensibile adesione agli umori materici dell’informale e alle imprevedibili insorgenze del segno, Carmi rivela i trasalimenti e le angosce del nostro tempo, la bellezza e il degrado del paesaggio urbano, le finzioni e i limiti della società tecnologica. Si serve di modelli sinestetici per trasformare l’idea di rappresentazione in spazio critico, luogo pulsante di contraddizioni, processo che permette di trasfigurare la città nell’ipotesi di un paesaggio del tutto immaginario.”
Il testo in catalogo evidenzia che: “ Nella storia innovativa di Carmi ci sono infatti esperienze che non si possono tralasciare, invenzioni di ogni tipo, segni multipli e segnali frontali, immagini meccaniche e strutture cromoplastiche, indagini sulle materie industriali e confronti con la visione elettronica. Tuttavia, all’interno di queste verifiche tra arte e scienza prevale la sensibilità pittorica, l’emozione del colore che non si identifica nelle tecniche ma le attraversa, ne prova gioia, le manipola con molteplici intenzioni, le rende liriche e libere di oscillare verso altre dimensioni.
A considerarlo fin dalle sue prove iniziali, il metodo pittorico di Carmi è un sistema aperto alle utopie sociali e alla semantica soggettiva delle forme, uno sguardo sospeso sul reale e sulla tensione del superamento. Costantemente impegnato a svelare che cosa voglia dire andare oltre, toccare l’altrove proiettando segnali umani nel mistero dell’universo.
Dopo una sensibile adesione agli umori materici dell’informale e alle imprevedibili insorgenze del segno, Carmi rivela i trasalimenti e le angosce del nostro tempo, la bellezza e il degrado del paesaggio urbano, le finzioni e i limiti della società tecnologica. Si serve di modelli sinestetici per trasformare l’idea di rappresentazione in spazio critico, luogo pulsante di contraddizioni, processo che permette di trasfigurare la città nell’ipotesi di un paesaggio del tutto immaginario.”
16
novembre 2006
Eugenio Carmi
Dal 16 novembre al 23 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA BIASUTTI & BIASUTTI
Torino, Via Alfonso Bonafous, 7L, (Torino)
Torino, Via Alfonso Bonafous, 7L, (Torino)
Orario di apertura
10-12.30 – 15.30-19.30 chiuso domenica e lunedì
Vernissage
16 Novembre 2006, ore 18
Autore