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Tracks – Marina Rosenfeld
live performance
Comunicato stampa
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TRACKS è un progetto che esplora la cultura sonora contemporanea e i suoi legami con il passato attraverso una serie di incontri, worshop, ascolti guidati e performance.
Il progetto, a cura di Daniela Cascella, è parte del Contemporary Arts Programme della British School at Rome diretto da Cristiana Perrella.
Martedì 31 ottobre TRACKS presenta per la prima volta in Italia la turntablist e artista americana Marina Rosenfeld, che presenterà il progetto WHITE LINES, ulteriore sviluppo del progetto di ‘orchestre’ da lei iniziato nel 1993.
Al fianco della Rosenfeld nella versione romana di WHITE LINES, alcuni tra i musicisti di spicco della scena sperimentale italiana, Stefano Pilia, Letizia Renzini, Valerio Tricoli, che suoneranno con la Rosenfeld a conclusione di un workshop di due giorni.
WHITE LINES è una composizione modulare basata su una tecnica di “traduzione” da input visivi a realizzazioni sonore. I performer e l’audience osservano su uno schermo una proiezione attraversata da due bande bianche verticali, che variando in larghezza e opacità forniscono una serie di parametri su cui i musicisti si trovano a improvvisare. Il video della Rosenfeld diventa così partitura e interfaccia, rendendo trasparenti, visibilie ed effimere al tempo stesso le intenzioni del compositore e la loro interpretazione da parte degli altri performer. “Tra gli intenti di WHITE LINES vi è quello di rendere visibile e condividere l’atto della ‘lettura’ di uno spartito, un’esperienza solitamente privata che ho sempre vissuto, trovandomi a eseguire partiture di altri compositori, come qualcosa di mistico, affascinante, e pieno di magia.”
Nel 1993 Marina Rosenfeld dà vita alla Sheer Frost Orchestra, un’orchestra di diciassette donne, non musiciste, che l’artista recluta nei luoghi in cui si trova a suonare e alle quali insegna, nel giro di pochi giorni, una serie di nozioni rudimentali per suonare la chitarra elettrica in maniera del tutto particolare: lo strumento è posto a terra davanti ad ognuna delle esecutrici, che inginocchiata o seduta ne trae suoni di diverso tipo tramite l’uso di una serie di boccette di smalto per unghie. Da allora la Rosenfeld ha messo in atto diverse versioni delle sue orchestre, tra le quali la Emotional Orchestra presentata lo scorso anno presso Deitch Projects a New York e la Tate Modern a Londra. Con il suo lavoro la Rosenfeld esplora i contesti sociali del fare musica, la cultura digitale e analogica, le forme sperimentali e ‘aperte’ attraverso una varietà di formati. Ha suonato negli Stati Uniti e in Europa collaborando con artisti, gruppi e musicisti quali Merce Cunningham Company, Sonic Youth, Christian Marclay, Laurie Anderson. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi spazi espositivi e festival internazionali tra i quali il Whitney Museum, la Tate Modern, Donaueschingen, Ars Electronica, Maerz Musik, Mutek, Wien Modern, Taktlos Bern. Il suo cd più recente è Joy Of Fear (Softl Music).
__________________________
Letizia Renzini (1970) vive e lavora tra Firenze e Roma.
Lavora con audio, video e performance focalizzando le esplorazioni sulle differenze tra l’analogico e il digitale e sulle possibilità espressive ed evocative del suono-voce-corpo in relazione ai contesti.
Musicista e dee-jay, è membro del gruppo di ricerca musicale timet con il quale cura produzioni, installazioni e crea musica elettronica.
Critico musicale per quotidiani e riviste (Musica Jazz, Il Manifesto), è autrice, speaker e montatrice audio presso Rai Radio3. Si occupa di jazz e black music, avanguardia, vocalità, improvvisazione, elettronica e contesti femminili.
Collabora continuativamente come performer e artista audiovideo con la compagnia Virgilio Sieni Danza.
Collabora con Romeo Castellucci della Societas Raffaello Sanzio.
Stefano Pilia (1978) vive a Bologna. Multi-strumentista e compositore elettroacustico. Il suo lavoro con chitarra e basso si è avvicinato sempre più all’indagine di drone sfumati e semistatici entrando nella dimensione dell’investigazione spaziale del suono. Nelle sue tracce esplora la complessità acustica del paesaggio sonoro impiegando una tavolozza di toni sfumati, melodie sospese e arpeggi introspettivi, spesso misti a noise di nastri , feedback e altri interventi spuri. E’ tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi ardita tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock.
http://stepilia.googlepages.com www.shiftingposition.org
Valerio Tricoli (1977) vive a Bologna. Compositore elettroacustico e improvvisatore radicale su strumenti elettronici analogici, ingegnere del suono e promotore di concerti e collaborazioni, Tricoli è considerato uno degli elementi di punta della nouvelle vague musicale italiana.
Il suo lavoro compositivo si situa in una zona di incontro tra la musique concrète e forme sonore concettuali (ad esempio l'interesse radicale nella relazione tra realtà, virtualità, memoria nell'evento acusmatico): la musica, il suono registrato o elaborato sinteticamente, resta sempre in bilico tra l'attualità dell'evento e il dominio ombratile della memoria - distante ma allo stesso tempo presente, come nell'esperienza del deja-vu.
Tricoli suona dal vivo con strumenti elettronici in gran parte analogici (registratori a bobine, sintetizzatore, altoparlanti, microfoni) ma la struttura del dispositivo è mutante, privilegiando rapporti multipli e biunivoci tra il performer, il dispositivo e lo spazio in cui ha luogo l'evento.
E' uno dei fondatori dell'etichetta/collettivo Bowindo e dei 3/4HadBeenEliminated.
www.shiftingposition.org
_______________________________________
In che modo si sta sviluppando la ricerca sonora oggi? Attraverso quali forme l’eredità dei pionieri della sperimentazione musicale si rinnova oggi nelle creazioni più audaci ai limiti del suono? TRACKS inizia una ricognizione di quelle esperienze di ricerca sonora che hanno contribuito negli ultimi anni ad espandere il proprio raggio d’azione includendo al suo interno i field recordings, le manipolazioni di vinili, le sonorità estremamente rarefatte o assordanti, le ibridazioni con le forme più sommerse della cultura musicale e visiva. Saranno esaminati alcuni dei principali nuclei della ricerca sonora contemporanea e i loro legami con le sperimentazioni non ortodosse del passato. Tra gli intenti di TRACKS vi è infatti la volontà di discostarsi dalla presentazione acritica di performance musicali e di avvicinare invece il pubblico romano a una serie di percorsi nella sperimentazione sonora inserendoli in un contesto storico e d’ascolto più ampio. In questo modo si vuole evidenziare tanto la continuità con esperienze fondamentali della sperimentazione sonora del passato, la cui storia in Italia è ancora tutta da raccontare, quanto le varie forme che ogni area di ricerca assume oggi nei diversi approcci da parte di una varietà di musicisti. Ogni performance dal vivo, in anteprima italiana o romana, sarà preceduta da un’introduzione al contesto di provenienza dei musicisti invitati, che prenderà la forma di letture, workshop, ascolti guidati, interventi esterni di critici ed esperti dei fenomeni musicali in esame.
7 novembre. touch 25. Daniela Cascella in conversazione con Nicola Catalano: storia della Touch. BJ NILSEN Live performance
21 novembre. MATT ELLIOTT e MANYFINGERS
Il progetto, a cura di Daniela Cascella, è parte del Contemporary Arts Programme della British School at Rome diretto da Cristiana Perrella.
Martedì 31 ottobre TRACKS presenta per la prima volta in Italia la turntablist e artista americana Marina Rosenfeld, che presenterà il progetto WHITE LINES, ulteriore sviluppo del progetto di ‘orchestre’ da lei iniziato nel 1993.
Al fianco della Rosenfeld nella versione romana di WHITE LINES, alcuni tra i musicisti di spicco della scena sperimentale italiana, Stefano Pilia, Letizia Renzini, Valerio Tricoli, che suoneranno con la Rosenfeld a conclusione di un workshop di due giorni.
WHITE LINES è una composizione modulare basata su una tecnica di “traduzione” da input visivi a realizzazioni sonore. I performer e l’audience osservano su uno schermo una proiezione attraversata da due bande bianche verticali, che variando in larghezza e opacità forniscono una serie di parametri su cui i musicisti si trovano a improvvisare. Il video della Rosenfeld diventa così partitura e interfaccia, rendendo trasparenti, visibilie ed effimere al tempo stesso le intenzioni del compositore e la loro interpretazione da parte degli altri performer. “Tra gli intenti di WHITE LINES vi è quello di rendere visibile e condividere l’atto della ‘lettura’ di uno spartito, un’esperienza solitamente privata che ho sempre vissuto, trovandomi a eseguire partiture di altri compositori, come qualcosa di mistico, affascinante, e pieno di magia.”
Nel 1993 Marina Rosenfeld dà vita alla Sheer Frost Orchestra, un’orchestra di diciassette donne, non musiciste, che l’artista recluta nei luoghi in cui si trova a suonare e alle quali insegna, nel giro di pochi giorni, una serie di nozioni rudimentali per suonare la chitarra elettrica in maniera del tutto particolare: lo strumento è posto a terra davanti ad ognuna delle esecutrici, che inginocchiata o seduta ne trae suoni di diverso tipo tramite l’uso di una serie di boccette di smalto per unghie. Da allora la Rosenfeld ha messo in atto diverse versioni delle sue orchestre, tra le quali la Emotional Orchestra presentata lo scorso anno presso Deitch Projects a New York e la Tate Modern a Londra. Con il suo lavoro la Rosenfeld esplora i contesti sociali del fare musica, la cultura digitale e analogica, le forme sperimentali e ‘aperte’ attraverso una varietà di formati. Ha suonato negli Stati Uniti e in Europa collaborando con artisti, gruppi e musicisti quali Merce Cunningham Company, Sonic Youth, Christian Marclay, Laurie Anderson. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi spazi espositivi e festival internazionali tra i quali il Whitney Museum, la Tate Modern, Donaueschingen, Ars Electronica, Maerz Musik, Mutek, Wien Modern, Taktlos Bern. Il suo cd più recente è Joy Of Fear (Softl Music).
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Letizia Renzini (1970) vive e lavora tra Firenze e Roma.
Lavora con audio, video e performance focalizzando le esplorazioni sulle differenze tra l’analogico e il digitale e sulle possibilità espressive ed evocative del suono-voce-corpo in relazione ai contesti.
Musicista e dee-jay, è membro del gruppo di ricerca musicale timet con il quale cura produzioni, installazioni e crea musica elettronica.
Critico musicale per quotidiani e riviste (Musica Jazz, Il Manifesto), è autrice, speaker e montatrice audio presso Rai Radio3. Si occupa di jazz e black music, avanguardia, vocalità, improvvisazione, elettronica e contesti femminili.
Collabora continuativamente come performer e artista audiovideo con la compagnia Virgilio Sieni Danza.
Collabora con Romeo Castellucci della Societas Raffaello Sanzio.
Stefano Pilia (1978) vive a Bologna. Multi-strumentista e compositore elettroacustico. Il suo lavoro con chitarra e basso si è avvicinato sempre più all’indagine di drone sfumati e semistatici entrando nella dimensione dell’investigazione spaziale del suono. Nelle sue tracce esplora la complessità acustica del paesaggio sonoro impiegando una tavolozza di toni sfumati, melodie sospese e arpeggi introspettivi, spesso misti a noise di nastri , feedback e altri interventi spuri. E’ tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi ardita tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock.
http://stepilia.googlepages.com www.shiftingposition.org
Valerio Tricoli (1977) vive a Bologna. Compositore elettroacustico e improvvisatore radicale su strumenti elettronici analogici, ingegnere del suono e promotore di concerti e collaborazioni, Tricoli è considerato uno degli elementi di punta della nouvelle vague musicale italiana.
Il suo lavoro compositivo si situa in una zona di incontro tra la musique concrète e forme sonore concettuali (ad esempio l'interesse radicale nella relazione tra realtà, virtualità, memoria nell'evento acusmatico): la musica, il suono registrato o elaborato sinteticamente, resta sempre in bilico tra l'attualità dell'evento e il dominio ombratile della memoria - distante ma allo stesso tempo presente, come nell'esperienza del deja-vu.
Tricoli suona dal vivo con strumenti elettronici in gran parte analogici (registratori a bobine, sintetizzatore, altoparlanti, microfoni) ma la struttura del dispositivo è mutante, privilegiando rapporti multipli e biunivoci tra il performer, il dispositivo e lo spazio in cui ha luogo l'evento.
E' uno dei fondatori dell'etichetta/collettivo Bowindo e dei 3/4HadBeenEliminated.
www.shiftingposition.org
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In che modo si sta sviluppando la ricerca sonora oggi? Attraverso quali forme l’eredità dei pionieri della sperimentazione musicale si rinnova oggi nelle creazioni più audaci ai limiti del suono? TRACKS inizia una ricognizione di quelle esperienze di ricerca sonora che hanno contribuito negli ultimi anni ad espandere il proprio raggio d’azione includendo al suo interno i field recordings, le manipolazioni di vinili, le sonorità estremamente rarefatte o assordanti, le ibridazioni con le forme più sommerse della cultura musicale e visiva. Saranno esaminati alcuni dei principali nuclei della ricerca sonora contemporanea e i loro legami con le sperimentazioni non ortodosse del passato. Tra gli intenti di TRACKS vi è infatti la volontà di discostarsi dalla presentazione acritica di performance musicali e di avvicinare invece il pubblico romano a una serie di percorsi nella sperimentazione sonora inserendoli in un contesto storico e d’ascolto più ampio. In questo modo si vuole evidenziare tanto la continuità con esperienze fondamentali della sperimentazione sonora del passato, la cui storia in Italia è ancora tutta da raccontare, quanto le varie forme che ogni area di ricerca assume oggi nei diversi approcci da parte di una varietà di musicisti. Ogni performance dal vivo, in anteprima italiana o romana, sarà preceduta da un’introduzione al contesto di provenienza dei musicisti invitati, che prenderà la forma di letture, workshop, ascolti guidati, interventi esterni di critici ed esperti dei fenomeni musicali in esame.
7 novembre. touch 25. Daniela Cascella in conversazione con Nicola Catalano: storia della Touch. BJ NILSEN Live performance
21 novembre. MATT ELLIOTT e MANYFINGERS
31
ottobre 2006
Tracks – Marina Rosenfeld
31 ottobre 2006
performance - happening
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Biglietti
a sottoscrizione fino ad esaurimento dei 120 posti
Vernissage
31 Ottobre 2006, ore 21
Autore