Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gabriel Kuri – Dato duro, dato blando, dato ciego
personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Franco Noero è felice di presentare la seconda mostra personale di Gabriel Kuri.
Un flusso di oggetti/segni disposti sul pavimento o gentilmente accostati al muro caratterizzano l’installazione nella galleria di Via Giolitti e definiscono l’orizzontalità dello spazio. Gli oggetti si dividono in tre singoli lavori - o frasi interconnesse di un discorso – e l’aggregazione degli elementi, trovati o costruiti, esalta sia le loro qualità semantiche che quelle materiali. Il flusso di idee suggerito dalle opere fa riferimento allo spazio visto sia in negativo che in positivo, a qualità legate alle categorie di energia, di bilancio compositivo, di specularità, di simmetria e di vuoto.
Un’opera composta da una serie di elementi piegati ad ‘U’, realizzati in tondini di ferro corrugati e infissi nel muro, ribadisce invece la verticalità dello spazio: disposti in fila a distanze decrescenti e dipinti in una gradazione di colori dal nero, al blu, al rosso, essi costringono all’interno dello spazio da loro definito una lunga canna di bambù.
Nel vicino spazio di Via Mazzini sono esposte tre sculture definite dall’artista ‘speculazioni’; si tratta di forme geometriche essenziali ricavate da elementi a forma di croce su base quadrata. Sono simili a grandi maquettes che funzionano come piattaforme per la formulazione di idee, formulate tramite la disposizione di oggetti e la possibilità di lettura della loro circolarità di relazione. Il termine ‘speculazione’ si riferisce alla possibilità di estensione di senso e di riverbero di eco visuale.
Nato nel 1970 a Città del Messico, Gabriel Kuri vive e lavora tra Città del Messico e Bruxelles.
Il suo lavoro è apparso in diverse mostre personali e collettive, tra le quali ricordiamo: ‘Calorie Counting’, Galleria Franco Noero, 2004; 'Statements’, Miami Art Basel, Miami, 2003; 'Por favor gracias de nada’, Gabriel Kuri and Liam Gillick, Kurimanzutto, Mexico City, 2003; ‘Start to stop stopping’, MUHKA, Bruxelles, 2003.
Mostre collettive: ‘Al Cubo’, Galleria Franco Noero, Torino, 2006; Brighton Photo Biennial, Brighton, UK, 2006; ‘Material Time / Work Time / Life Time’, a cura di Jessica Morgan, Reykjavik Arts Festival, Reykjavik Art Museum, Islanda, 2005 ‘Post Notes’, a cura di Adam Carr, Midway Contemporary Art, Minneapolis, ICA Institute of Contemporary Arts, London, UK, 2005.
Galleria Franco Noero is pleased to present Gabriel Kuri’ second solo exhibition.
One continuum of objects/signs placed on the floor or leaning gently against the walls is featured in the space of Via Giolitti, divided in three punctuated phrases that define the horizontal field of the gallery; the aggregation of objects, both found and fabricated, resonate for their semantic implications as well as for their material properties. The notions suggested by this continuum refer to space, negative space, latent and consumed energy, image, reflection and void.
A work composed by bent metal rods stuck into the wall at decreasing heights and colour gradation constrains a standing five meter bamboo cane, marking the verticality of the space.
In the nearby space of Via Mazzini three sculptures are displayed, defined ‘speculations’ by the artist; they are essential geometrical interlocking structures that resemble large maquettes and function as platforms for hypotheses addressed through the display of objects/scenarios while suggesting a direction to be read. The term “speculation” refers to both their hypothetical quality as well as their visually echoing structure.
Born in 1970 in Mexico City, Gabriel Kuri lives and works between Mexico City and Bruxelles. His work has appeared internationally in a number of solo and group shows, such as: ‘Calorie Counting’, Galleria Franco Noero, 2004; 'Statements’, Miami Art Basel, Miami, 2003; 'Por favor gracias de nada’, Gabriel Kuri and Liam Gillick, Kurimanzutto, Mexico City, 2003; ‘Start to stop stopping’, MUHKA, Bruxelles, 2003.
The group exhibitions: ‘Al Cubo’, Galleria Franco Noero, Torino, 2006; Brighton Photo Biennial, Brighton, UK, 2006; ‘Material Time / Work Time / Life Time’, curated by Jessica Morgan, Reykjavik Arts Festival, Reykjavik Art Museum, Iceland, 2005; ‘Post Notes’, curated by Adam Carr, Midway Contemporary Art, Minneapolis, ICA Institute of Contemporary Arts, London, UK, 2005.
Un flusso di oggetti/segni disposti sul pavimento o gentilmente accostati al muro caratterizzano l’installazione nella galleria di Via Giolitti e definiscono l’orizzontalità dello spazio. Gli oggetti si dividono in tre singoli lavori - o frasi interconnesse di un discorso – e l’aggregazione degli elementi, trovati o costruiti, esalta sia le loro qualità semantiche che quelle materiali. Il flusso di idee suggerito dalle opere fa riferimento allo spazio visto sia in negativo che in positivo, a qualità legate alle categorie di energia, di bilancio compositivo, di specularità, di simmetria e di vuoto.
Un’opera composta da una serie di elementi piegati ad ‘U’, realizzati in tondini di ferro corrugati e infissi nel muro, ribadisce invece la verticalità dello spazio: disposti in fila a distanze decrescenti e dipinti in una gradazione di colori dal nero, al blu, al rosso, essi costringono all’interno dello spazio da loro definito una lunga canna di bambù.
Nel vicino spazio di Via Mazzini sono esposte tre sculture definite dall’artista ‘speculazioni’; si tratta di forme geometriche essenziali ricavate da elementi a forma di croce su base quadrata. Sono simili a grandi maquettes che funzionano come piattaforme per la formulazione di idee, formulate tramite la disposizione di oggetti e la possibilità di lettura della loro circolarità di relazione. Il termine ‘speculazione’ si riferisce alla possibilità di estensione di senso e di riverbero di eco visuale.
Nato nel 1970 a Città del Messico, Gabriel Kuri vive e lavora tra Città del Messico e Bruxelles.
Il suo lavoro è apparso in diverse mostre personali e collettive, tra le quali ricordiamo: ‘Calorie Counting’, Galleria Franco Noero, 2004; 'Statements’, Miami Art Basel, Miami, 2003; 'Por favor gracias de nada’, Gabriel Kuri and Liam Gillick, Kurimanzutto, Mexico City, 2003; ‘Start to stop stopping’, MUHKA, Bruxelles, 2003.
Mostre collettive: ‘Al Cubo’, Galleria Franco Noero, Torino, 2006; Brighton Photo Biennial, Brighton, UK, 2006; ‘Material Time / Work Time / Life Time’, a cura di Jessica Morgan, Reykjavik Arts Festival, Reykjavik Art Museum, Islanda, 2005 ‘Post Notes’, a cura di Adam Carr, Midway Contemporary Art, Minneapolis, ICA Institute of Contemporary Arts, London, UK, 2005.
Galleria Franco Noero is pleased to present Gabriel Kuri’ second solo exhibition.
One continuum of objects/signs placed on the floor or leaning gently against the walls is featured in the space of Via Giolitti, divided in three punctuated phrases that define the horizontal field of the gallery; the aggregation of objects, both found and fabricated, resonate for their semantic implications as well as for their material properties. The notions suggested by this continuum refer to space, negative space, latent and consumed energy, image, reflection and void.
A work composed by bent metal rods stuck into the wall at decreasing heights and colour gradation constrains a standing five meter bamboo cane, marking the verticality of the space.
In the nearby space of Via Mazzini three sculptures are displayed, defined ‘speculations’ by the artist; they are essential geometrical interlocking structures that resemble large maquettes and function as platforms for hypotheses addressed through the display of objects/scenarios while suggesting a direction to be read. The term “speculation” refers to both their hypothetical quality as well as their visually echoing structure.
Born in 1970 in Mexico City, Gabriel Kuri lives and works between Mexico City and Bruxelles. His work has appeared internationally in a number of solo and group shows, such as: ‘Calorie Counting’, Galleria Franco Noero, 2004; 'Statements’, Miami Art Basel, Miami, 2003; 'Por favor gracias de nada’, Gabriel Kuri and Liam Gillick, Kurimanzutto, Mexico City, 2003; ‘Start to stop stopping’, MUHKA, Bruxelles, 2003.
The group exhibitions: ‘Al Cubo’, Galleria Franco Noero, Torino, 2006; Brighton Photo Biennial, Brighton, UK, 2006; ‘Material Time / Work Time / Life Time’, curated by Jessica Morgan, Reykjavik Arts Festival, Reykjavik Art Museum, Iceland, 2005; ‘Post Notes’, curated by Adam Carr, Midway Contemporary Art, Minneapolis, ICA Institute of Contemporary Arts, London, UK, 2005.
11
novembre 2006
Gabriel Kuri – Dato duro, dato blando, dato ciego
Dall'undici novembre 2006 al 16 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO NOERO
Torino, Via Giulia Di Barolo, 16/D, (Torino)
Torino, Via Giulia Di Barolo, 16/D, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15–19,30
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 21.30
Autore