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Achille Perilli
La mostra comprende una ventina di dipinti degli anni recenti, con un gruppo di opere degli anni ’70-‘90, che permettono di seguire l’evoluzione del cosiddetto “periodo geometrico” nella ricerca artistica di questo protagonista del ‘900
Comunicato stampa
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La mostra comprende una ventina di dipinti degli anni recenti, con un gruppo di opere degli anni ’70-‘90, che permettono di seguire l’evoluzione del cosiddetto “periodo geometrico” nella ricerca artistica di questo protagonista del ‘900. Di Perilli in questi giorni viene presentata un’antologica di grandi opere degli anni ’60-‘90 presso l’Auditorium di Roma.
Quando sotto i nostri occhi scorrono le immagini delle opere recenti di Achille Perilli, la prima impressione è quella di guardare dentro un caleidoscopio. Ma questo è il momento puramente visivo, che non esaurisce il significato della sua pittura, la quale ha la sua vera matrice in un’intuizione intellettuale tradotta in costruzione visiva. I quadrati, le losanghe, i triangoli, che sono le cellule con cui sono costruite le strutture dei suoi quadri, non si assemblano con la casualità o le regole di un movimento meccanico, ma si sviluppano l’una dall’altra, nel senso che derivano l’una dall’altra con un procedimento geometrico: non quello di una geometria razionale, che è per definizione logicamente prevedibile, bensì quello di un irrazionale geometrico, che ammette ed esplora le devianze imprevedibili.
La componente intellettuale, che connota specificamente l’opera di Perilli nel panorama degli artisti del gruppo di Forma Uno, non esclude tuttavia suggestioni naturalistiche: non sul piano figurale, evidentemente, ma emotivo. “Il colore mi sgorga dalle mani come acqua piovana. Sul nascere della primavera, i primi verdi hanno i toni leggeri e vellutati…” Del resto basta guardare le sue sculture (gli Alberi appunto), per convincersi che il richiamo alla natura, anche se sotterraneo, è un elemento ben presente in lui.
Un altro tratto distintivo della sua personalità, è che si esprime in modo creativo all’interno di codici diversi, quello pittorico e quello linguistico (i titoli delle sue opere sono anch’essi delle “invenzioni” originali); così come si muove agilmente sul piano del “fare” e su quello del “pensare” artistico.
Notizie biografiche
E’ nato a Roma nel 1927. Vive e lavora tra Roma e Orvieto. Nel secondo dopoguerra è tra gli animatori del dibattito sull’arte astratta in Italia, e promuove vari movimenti artistici (Forma 1, 1947; M.A.C., 1948); organizza mostre pubbliche (Arte Astratta e Concreta alla Galleria Nazionale di Roma nel 1951). Fonda la galleria-libreria Age d’Or nel 1950. La sua prima mostra personale è del 1956, seguono esposizioni nelle più importati gallerie pubbliche italiane ed estere: fra le altre, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 1988; Calcografia Nazionale, Roma, 1992; Mole Vanvitelliana, Ancona, 1998; Institut Mathildenhoe, Darmstadt (D), 2005; Scuderie Aldobrandini, Frascati (RM), 2006, l’esposizione più completa delle sue sculture in legno (Alberi) . Ottiene per due volte una Sala personale alla Biennale di Venezia (1962, 1968) e nel 1965 vince il premio Roma alla Quadriennale. Molteplici i suoi scritti teorici sull’arte apparsi in manifesti, riviste e saggi.
Quando sotto i nostri occhi scorrono le immagini delle opere recenti di Achille Perilli, la prima impressione è quella di guardare dentro un caleidoscopio. Ma questo è il momento puramente visivo, che non esaurisce il significato della sua pittura, la quale ha la sua vera matrice in un’intuizione intellettuale tradotta in costruzione visiva. I quadrati, le losanghe, i triangoli, che sono le cellule con cui sono costruite le strutture dei suoi quadri, non si assemblano con la casualità o le regole di un movimento meccanico, ma si sviluppano l’una dall’altra, nel senso che derivano l’una dall’altra con un procedimento geometrico: non quello di una geometria razionale, che è per definizione logicamente prevedibile, bensì quello di un irrazionale geometrico, che ammette ed esplora le devianze imprevedibili.
La componente intellettuale, che connota specificamente l’opera di Perilli nel panorama degli artisti del gruppo di Forma Uno, non esclude tuttavia suggestioni naturalistiche: non sul piano figurale, evidentemente, ma emotivo. “Il colore mi sgorga dalle mani come acqua piovana. Sul nascere della primavera, i primi verdi hanno i toni leggeri e vellutati…” Del resto basta guardare le sue sculture (gli Alberi appunto), per convincersi che il richiamo alla natura, anche se sotterraneo, è un elemento ben presente in lui.
Un altro tratto distintivo della sua personalità, è che si esprime in modo creativo all’interno di codici diversi, quello pittorico e quello linguistico (i titoli delle sue opere sono anch’essi delle “invenzioni” originali); così come si muove agilmente sul piano del “fare” e su quello del “pensare” artistico.
Notizie biografiche
E’ nato a Roma nel 1927. Vive e lavora tra Roma e Orvieto. Nel secondo dopoguerra è tra gli animatori del dibattito sull’arte astratta in Italia, e promuove vari movimenti artistici (Forma 1, 1947; M.A.C., 1948); organizza mostre pubbliche (Arte Astratta e Concreta alla Galleria Nazionale di Roma nel 1951). Fonda la galleria-libreria Age d’Or nel 1950. La sua prima mostra personale è del 1956, seguono esposizioni nelle più importati gallerie pubbliche italiane ed estere: fra le altre, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 1988; Calcografia Nazionale, Roma, 1992; Mole Vanvitelliana, Ancona, 1998; Institut Mathildenhoe, Darmstadt (D), 2005; Scuderie Aldobrandini, Frascati (RM), 2006, l’esposizione più completa delle sue sculture in legno (Alberi) . Ottiene per due volte una Sala personale alla Biennale di Venezia (1962, 1968) e nel 1965 vince il premio Roma alla Quadriennale. Molteplici i suoi scritti teorici sull’arte apparsi in manifesti, riviste e saggi.
16
novembre 2006
Achille Perilli
Dal 16 novembre al 16 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANDRE’
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 11-13; 16-19.30
Chiuso: lunedì e festivi
Vernissage
16 Novembre 2006, ore 18
Autore