SOPRALLUOGHI - Indagine nel contemporaneo

La Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, diretta da Isabella Lapi Ballerini, rinnova il suo interesse per il contemporaneo con la programmazione del secondo ciclo di incontri fuori dai confini di Palazzo Pitti.
Questa volta la sede prescelta è il Museo Marino Marini. Per tre lunedì consecutivi tra novembre e dicembre il Museo Marino Marini diventa un laboratorio di riflessione sul contemporaneo aperto alla città. Prende vita la seconda serie del progetto SOPRALLUOGHI - Indagine nel contemporaneo. Artisti, critici, curatori e pubblico si incontrano seguendo una impostazione dialettica di aperto confronto fra i soggetti partecipanti.
Ogni settimana due relatori affronteranno con gli intervenuti realtà e problematiche caratterizzanti la dimensione artistica contemporanea.

L'iniziativa è realizzata grazie al contributo dell'Ente Cassa di Risparmio.


IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

_ lunedì 20 novembre / ore 17-19
Gianfranco Maraniello, Luca Massimo Barbero
Museo d'arte contemporanea: identità e alternative
Il vivace dibattito contemporaneo sugli spazi museali, sulla loro configurazione rispetto alla dimensione urbana e al pubblico fruitore nel contesto nazionale e internazionale, assume anche Firenze l'urgenza della ricerca di nuovi spazi adibiti al contemporaneo; si delineano profili e caratteristiche di alcuni modelli esistenti, per confrontarsi con essi e valutarne la diversa natura e vocazione.

_ lunedì 27 novembre / ore 17-19
Stefano Chiodi, Gianni Romano
Quale editoria per il contemporaneo?
A fronte della dimensione globale dell'arte contemporanea, pochi editori in Italia sostengono la riflessione critica che matura intorno ad essa, svolgendo una importante opera di divulgazione in rapporto alle attuali realtà della ricerca artistica e del pensiero critico: quali sono le caratteristiche di questa editoria? Quali le prospettive?

_ lunedì 4 dicembre / ore 17-19
Cesare Pietroiusti, Bruna Esposito
L'artista e lo spazio dato
L'artista si trova spesso, nel proprio percorso, a interagire con spazi dati con cui relazionare la propria opera, siano sedi espositive o legate alla committenza, fino alle commissioni site-specific: quali problematiche, riflessioni e interrogativi comporta questo confronto obbligato? In che modo stimola l'artista stesso a rinnovare lo sguardo sulla propria opera, aprendola così a nuove letture/interpretazioni?