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Giuseppe Ripa – Memorie di Pietra. Viaggio tra le rovine di Angkor
mostra fotografica
Comunicato stampa
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Cargo High Tech ospita la mostra fotografica “Memorie di Pietra. Viaggio tra le rovine di Angkor” di Giuseppe Ripa. Nell’occasione viene presentato il volume omonimo, pubblicato da Charta.
Negli scatti del viaggio cambogiano di Ripa, fotografo sensibile e attento, autore di importanti reportage, protagonisti sono i templi induisti e buddisti dell’antica e ancora in parte misteriosa civiltà khmer, che raggiunse il suo massimo splendore ad Angkor tra il IX e il XIII secolo. Queste rovine, che furono ritrovate e rese celebri nell’Ottocento dal naturalista francese Herny Mouhot, si fondono con la giungla in cui sono sorte, creando una perfetta e unica simbiosi fra architettura e natura.
Contemplare le rovine non equivale semplicemente a fare un viaggio nella storia. Se una prima lettura dell’opera di Giuseppe Ripa evidenzia la memoria storica dell’uomo -le rovine di Angkor sono infatti una delle manifestazioni più alte della nostra civiltà- una seconda lettura, più intrigante ed emozionante, si riferisce alle stesse intese come “senso del tempo irriducibile alla storia, perché coscienza della mancanza, espressione dell’assenza, puro desiderio” (Marc Augè, Rovine e macerie. Il senso del tempo.). Le rovine, proprio come la fotografia, rappresentano un invito a ritrovare Il senso del tempo.
Il progetto si allinea con quella che è la filosofia di Cargo, che nell’essere una realtà commerciale si propone un ritorno al significato originario di mercato: una piazza dove scambiare idee e culture, dove le merci diventano un’occasione di conoscenza, in quanto cariche di una storia da raccontare, una storia che parla di terre lontane. “Memorie di Pietra”, segue la mostra “India design” ed è solo uno dei vari appuntamenti dedicati al mondo extra europeo.
Così, spiegando il perché di questa mostra, parla di Cargo l’amministratore delegato Mauro Bacchini: “Anche noi, alcuni anni fa siamo partiti verso est con spirito avventuriero perseguendo un fine strettamente commerciale; presto però ci siamo resi conto che l’Oriente è anche un mondo interiore, che appartiene a tutti: tradizioni, forme d’arte, religioni ne costituiscono anzi il giacimento più ricco ed in parte ancora inesplorato. Ci è parso quindi giusto presentare il lavoro di Giuseppe Ripa come un’eccellente testimonianza di un cammino verso un “Oriente interiore”, riconoscendolo attraverso le sue foto come un ideale compagno di viaggio”.
Negli scatti del viaggio cambogiano di Ripa, fotografo sensibile e attento, autore di importanti reportage, protagonisti sono i templi induisti e buddisti dell’antica e ancora in parte misteriosa civiltà khmer, che raggiunse il suo massimo splendore ad Angkor tra il IX e il XIII secolo. Queste rovine, che furono ritrovate e rese celebri nell’Ottocento dal naturalista francese Herny Mouhot, si fondono con la giungla in cui sono sorte, creando una perfetta e unica simbiosi fra architettura e natura.
Contemplare le rovine non equivale semplicemente a fare un viaggio nella storia. Se una prima lettura dell’opera di Giuseppe Ripa evidenzia la memoria storica dell’uomo -le rovine di Angkor sono infatti una delle manifestazioni più alte della nostra civiltà- una seconda lettura, più intrigante ed emozionante, si riferisce alle stesse intese come “senso del tempo irriducibile alla storia, perché coscienza della mancanza, espressione dell’assenza, puro desiderio” (Marc Augè, Rovine e macerie. Il senso del tempo.). Le rovine, proprio come la fotografia, rappresentano un invito a ritrovare Il senso del tempo.
Il progetto si allinea con quella che è la filosofia di Cargo, che nell’essere una realtà commerciale si propone un ritorno al significato originario di mercato: una piazza dove scambiare idee e culture, dove le merci diventano un’occasione di conoscenza, in quanto cariche di una storia da raccontare, una storia che parla di terre lontane. “Memorie di Pietra”, segue la mostra “India design” ed è solo uno dei vari appuntamenti dedicati al mondo extra europeo.
Così, spiegando il perché di questa mostra, parla di Cargo l’amministratore delegato Mauro Bacchini: “Anche noi, alcuni anni fa siamo partiti verso est con spirito avventuriero perseguendo un fine strettamente commerciale; presto però ci siamo resi conto che l’Oriente è anche un mondo interiore, che appartiene a tutti: tradizioni, forme d’arte, religioni ne costituiscono anzi il giacimento più ricco ed in parte ancora inesplorato. Ci è parso quindi giusto presentare il lavoro di Giuseppe Ripa come un’eccellente testimonianza di un cammino verso un “Oriente interiore”, riconoscendolo attraverso le sue foto come un ideale compagno di viaggio”.
23
novembre 2006
Giuseppe Ripa – Memorie di Pietra. Viaggio tra le rovine di Angkor
Dal 23 novembre 2006 al 07 gennaio 2007
fotografia
Location
CARGO
Milano, Via Antonio Meucci, 39, (Milano)
Milano, Via Antonio Meucci, 39, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20
Editore
CHARTA
Ufficio stampa
GATE
Autore