Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Wolf Pfaundler
Per la prima volta in Italia i quadri-kimono del costumista austriaco Wolf Pfaundler nell’Atelier di Gloria Gobbi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per Wolf Dieter Pfaundler (Graz 1955) il kimono non e’ solo un indumento -pur nella sua complessità- e’ un quadro. Come il quadro ha una vita propria che respira della luce che cattura, diventando un tutt’uno con la persona che lo indossa.
Una grande sensibilità per forma, tessuto e colore, insieme ad un amore incondizionato per il teatro: questi gli elementi fondamentali che caratterizzano il lavoro dell’artista austriaco.
Nella formazione di Pfaundler c’è la laurea in Stage and Costume Design, conseguita presso l’Univesità di Ganz. Segue un’esperienza professionale intensa in Austria, Germania e Svizzera (con il costume per la Lulu di Alban Berg vince il prestigioso premio Doctor Eduard Cotenhoven), soprattutto come scenografo e costumista per il teatro lirico (Rigoletto, La Boheme, Il flauto magico, ecc.), ma anche per musical come Jesus Christ Superstar e per altre pièce teatrali: Don Carlos di Schiller, Riccardo III di Shakespeare, ecc.. Costante anche la collaborazione con il Festival di Bregenz in Germania, che ogni estate -a partire dal 1949- ospita sulle rive del suo lago messe in scena di opere liriche al suono dalla prestigiosa Orchestra Sinfonica di Vienna.
Una frequentazione -questa del mondo teatrale- che Wolf ha fin dall’infanzia, provenendo da una famiglia di artisti. Anche il fascino per il Giappone risale a vecchia data, sia in maniera indiretta -quando da bambino assistette ad una rappresentazione della Madama Butterfly di Puccini- che più tardi scoprendo il teatro tradizionale giapponese.
“Per me l’arte giapponese rappresenta un altro modo di percepire la realtà.” -afferma l’artista -“E’ un incrocio tra semplicità ed esotismo in cui l’armonia è una costante”.
I suoi primi kimono vengono disegnati per il musical Little shop of Horrors (La piccola bottega degli orrori), a realizzarli è la sarta Anna Pawoll, collaboratrice in occasione di varie esposizioni a Graz e a Wurzburg (Germania).
Ogni kimono é un pezzo unico che l’artista disegna e dipinge, proiettando nei suoi quadri-kimono il suo estro creativo in un convincente fluire tra oriente e occidente.
Per la prima volta in Italia, a Roma -di cui Wolf é un affezionato frequentatore- i suoi kimono vengono presentati in occasione della mostra Wolf Kimonos, nell’Atelier di Gloria Gobbi.
Collezionista di antichi e raffinati kimono provenienti dal Sol Levante, Gloria Gobbi è in stretto contatto con l’ambiente teatrale: nel 2004 ha esposto alcuni suoi prestigiosi pezzi nel Foyer della Sala Umberto a Roma, in occasione della rappresentazione dell’Amleto di Shakespeare nell’originale versione “zen” del regista Stefano Sabelli.
Una grande sensibilità per forma, tessuto e colore, insieme ad un amore incondizionato per il teatro: questi gli elementi fondamentali che caratterizzano il lavoro dell’artista austriaco.
Nella formazione di Pfaundler c’è la laurea in Stage and Costume Design, conseguita presso l’Univesità di Ganz. Segue un’esperienza professionale intensa in Austria, Germania e Svizzera (con il costume per la Lulu di Alban Berg vince il prestigioso premio Doctor Eduard Cotenhoven), soprattutto come scenografo e costumista per il teatro lirico (Rigoletto, La Boheme, Il flauto magico, ecc.), ma anche per musical come Jesus Christ Superstar e per altre pièce teatrali: Don Carlos di Schiller, Riccardo III di Shakespeare, ecc.. Costante anche la collaborazione con il Festival di Bregenz in Germania, che ogni estate -a partire dal 1949- ospita sulle rive del suo lago messe in scena di opere liriche al suono dalla prestigiosa Orchestra Sinfonica di Vienna.
Una frequentazione -questa del mondo teatrale- che Wolf ha fin dall’infanzia, provenendo da una famiglia di artisti. Anche il fascino per il Giappone risale a vecchia data, sia in maniera indiretta -quando da bambino assistette ad una rappresentazione della Madama Butterfly di Puccini- che più tardi scoprendo il teatro tradizionale giapponese.
“Per me l’arte giapponese rappresenta un altro modo di percepire la realtà.” -afferma l’artista -“E’ un incrocio tra semplicità ed esotismo in cui l’armonia è una costante”.
I suoi primi kimono vengono disegnati per il musical Little shop of Horrors (La piccola bottega degli orrori), a realizzarli è la sarta Anna Pawoll, collaboratrice in occasione di varie esposizioni a Graz e a Wurzburg (Germania).
Ogni kimono é un pezzo unico che l’artista disegna e dipinge, proiettando nei suoi quadri-kimono il suo estro creativo in un convincente fluire tra oriente e occidente.
Per la prima volta in Italia, a Roma -di cui Wolf é un affezionato frequentatore- i suoi kimono vengono presentati in occasione della mostra Wolf Kimonos, nell’Atelier di Gloria Gobbi.
Collezionista di antichi e raffinati kimono provenienti dal Sol Levante, Gloria Gobbi è in stretto contatto con l’ambiente teatrale: nel 2004 ha esposto alcuni suoi prestigiosi pezzi nel Foyer della Sala Umberto a Roma, in occasione della rappresentazione dell’Amleto di Shakespeare nell’originale versione “zen” del regista Stefano Sabelli.
23
novembre 2006
Wolf Pfaundler
Dal 23 novembre al 07 dicembre 2006
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
ATELIER GLORIA GOBBI
Roma, Via Di Monserrato, 43b, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 43b, (Roma)
Orario di apertura
Martedì-Domenica 10,30-20,00 e Lunedì 16.00-20.00
Vernissage
23 Novembre 2006, ore 18.30
Autore