Per la sua seconda personale da Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Corrado Zeni pone un’interessante questione di come la pittura possa essere uno strumento efficace per interpretare e leggere le urgenze del contesto culturale attuale. Sfatando il luogo comune che la vorrebbe avulsa da qualsiasi progettualità e limitata a una percezione meramente estetica, la pittura per Zeni non è altro che “forma di relazione”, in grado anch’essa di stabilire connessioni e sistemi e di completarsi, in qualche modo, grazie all’intervento “attivo” dello spettatore o dell’oggetto rappresentato.

Crossing parla, letteralmente, di attraversamenti. Persone che Corrado Zeni fotografa quasi distrattamente per strada, mentre compiono gesti quotidiani indifferenziati, si ritrovano a “passare” nella superficie dell’opera e dunque, altrettanto casualmente a coesistere. Questa tipologia stilistica affonda le radici non tanto nella pittura quanto nell’arte concettuale (basti pensare ai pedinamenti di Vito Acconci) e nella fotografia (per esempio in alcuni lavori di Beat Streuli e Francesco Jodice). La sfida di Zeni sta nell’estrarre il risultato del dipingere dalla funzione meramente contemplativa e trasformarlo in qualcosa di attivo, appunto relazionale.

Attraverso il nuovo ciclo composto da circa quindici tele, dove al consueto sfondo bianco si sovrappone l’elemento simbolico del crossing, ponti, strade, incroci, Corrado Zeni pone alla nostra attenzione un problema nuovo per la pittura.

Completa la mostra un’installazione di acquerelli, il cui soggetto sono ritratti di persone che hanno, oppure hanno avuto, un forte legame personale o familiare. I loro incontri risultano dunque, anche in questo caso, degli attraversamenti.

Corrado Zeni è nato a Genova nel 1967. Tra le sue personali nel 2005 La forza dei legami deboli - D’Ac Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Ciampino, Roma nel 2004 Six degrees of separation – Galerie Voss- Dusseldorf e Ognuno un giorno - Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di San Marino.