Angela Policastro,nata nel 1973,vive a None ,un piccolo centro vicino a Torino.L'artista si è diplomata alla

Accademia Albertina e ha iniziato a dipingere studiando

i colori e le opere di Matisse ,la grafica di Nespolo

e di Jordi Labanda.

La Policastro esporrà a Modena circa 25 opere su tela caratterizzate da colori acrilici vivaci e squillanti,campiti con una sorta di à plat Matissiano ,arricchiti però da sabbia e colla vinilica sortendo così un effetto fortemente materico.In questa mostra il tema è l'infanzia, i bambini vengono ritratti nei loro momenti più quotidiani e di vita

domestica ,ma vengono ritratti sempre soli ,il viso non è

riconoscibile perchè non sono dipinti gli occhi e lo sguardo,proprio perchè l'artista non vuole riferirsi

a qualche bambino specifico ma all'infanzia in generale.

Quello della Policastro è il ritratto dell'infanzia nella società odierna ,abbandonata un po' a se stessa,

senza regole, né compagnia.Si tratta dell'infanzia di bimbi

non neccessariamente disagiati ma solamente trascurati

e abbandonati davanti alla tv senza più coetanei con cui giocare all'aria aperta perchè il mondo esterno è ormai pericoloso,bimbi già immersi nella solitudine fredda della tecnologia che non lascia spazio allo spontaneo crescere di una creatività tutta personale, o dei bambini sballottati qua e là perchè i genitori non hanno tempo dato che i ritmi incalzano e la vita è troppo frenetica.L'artista compie così un viaggio interiore nell'anima di questi bimbi che spesso hanno domande, richieste,bisogni,

esigenze,curiosità ma non sanno spesso a chi rivolgersi.

I quadri della Policastro diventano indagine psicologica e sociologica,una denuncia sussurrata,un monito a cambiare o a perlomeno a riflettere sul futuro di tanti

bambini che per diventare uomini equilibrati e completi hanno bisogno di essere amati e seguiti costantemente

nella loro crescita e nella scoperta del mondo.