Sette, cinquantadue, cinquantaquattro, ottanta.

Due, settantatre, ventisette, ottantanove.

Non è uno scherzo, ma una vera mostra di pittura numerica.

Le tele ci raccontano di vere storie di numeri, i numeri che ci accompagnano da un’eternità, alla base della vera essenza umana nell’universo. Tutto è numerabile, ma cos’è veramente un numero?

Qualcosa di quantificabile o solo un simbolo?

C’è chi usa i numeri in modo matematico e scientifico e che li usa per chiamare una amico con la tastiera di un telefono, chi per sommare dei soldi e chi come Fortuzzi, con la pittura nelle proprie opere.

Piccole tele rigorosamente dal fondo intenso blù quasi a simboleggiare la sua vera spiritualità da dove poi emerge la sua vera concretezza data dai numeri stessi messi in evidenza. I numeri sono qualcosa di veramente unico, allo stesso tempo rappresentano concretezza ed astrazione senza differenza alcuna. Sì una vera mostra sull’astrattismo simbolico- numerico. (Riccardo Giulietti, aprile 2005)


Ernesto Fortuzzi è nato a Bologna nel 1949 e dal 1973 si dedica alla pittura; ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero, ed ha opere in permanenza presso prestigiosi spazi pubblici.