Spirito libero di donna e d’artista, elegante amazzone, scrittrice asciutta e tagliente, implacabile critica, poeta di una coralità del vivere e del sentire, Gianna Ciao è la protagonista della mostra che s’inaugura il 30 novembre 2006 ore 18 presso la Galleria Artrè Bruna Solinas Arte Contemporanea di Genova (piazza delle Vigne 28r, 010/2514448). Le fotografie saranno accompagnate dal libro-catalogo Leggimi mucho. L’esposizione si articola attraverso un importante corpus di opere storiche e contemporanee, che l’allestimento dell’architetto Bruna Solinas esalta per profondità poetica ed emozionale. “Gianna Ciao è una figura di ricercatrice ribelle, anarchicamente assente da ogni coloritura politica –spiega la critica Viana Conti (vedi testo critico allegato)- La sua Confessione? Zen, ebrea, taoista, cattolica, agnostica, niente”. Esiliatasi dalla debordiana Società dello Spettacolo, Gianna Ciao opera da sempre in un tempo irriducibile agli eventi, ai gruppi e movimenti di una storia lineare. Le immagini che le sue mani di poeta rabdomante traggono da una messe di negativi fotografici, sono pre-testi, scenari che, prima di impressionare gli occhi, raccolgono risonanze di profonde emozioni. Le sue immagini bambine – come ama definirle – arrivano a chi guarda come trascrizioni subliminali di felicità e dolore insieme. Ogni sua elaborazione fotografica confronta sul campo il Caos e il Caso. Dopo aver vissuto una vita nella culla d’arte di Saint Paul de Vence, l’artista lascia la Francia per ritornare in Maremma e scoprire –confessa– cosa c’è oltre la realtà e il segreto che ci fa vivere…per ritrovare nella terra amata da bambina quei Codici dell’Anima che sua madre le aveva trasmesso. Strette furono le frequentazioni con Juan Mirò, André Verdet, Jacques Prévert, Marlene Dietrich, i Rolling Stones, Danièle Noël. Proprio Verdet (con lei nella foto) scrive delle sue Foto-immagini che neppure gli Dei hanno potuto mai svelare gli arcani del doppio in negativo. Carla Vasio ne attesta la trasgressività di fotografa e manipolatrice singolare del negativo, al punto da cogliere la realtà alterandola. Le mie foto-immagini sono –scrive con termini acuti e lapidari- “diversità” di intelligenze non adempienti. Orari: 15-19, lunedì-sabato.