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Sculture da Indossare
I materiali precursori della plastica. Borsette, trousse, minaudières, accessori e bigiotteria d’epoca in celluloide, bakelite, lucite, rodoide
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura il 12 dicembre, presso ARTEPENSIERO – eventi culturali, di via del Vecchio Politecnico 5, la singolare mostra “Sculture da indossare” . Un affascinante percorso nella storia dell’accessorio di moda a cura della collezionista Angela Eupani.
Più di 100 saranno i modelli esposti - sia europei, sia americani - fra borsette, trousse, minaudières, accessori e bigiotteria d’epoca, per ricostruire un itinerario a partire dalle borse in celluloide, bakelite, lucite, rodoide ed in altri materiali che hanno precorso la plastica e rappresentato un’epoca di creatività e di innovazione alla quale ancora oggi e sempre più si ispirano i designer di moda.
Una estesa collezione con esempi eloquenti, rari, talvolta pressoché unici di una squisita creatività che ha attraversato gli anni ’30, ’40 e ’50 del ‘900.
Dalle realizzazioni con i cavi del telefono nei colori primari, ai raffinati modelli madreperlacei e marmorizzati ottenuti con la lucite, ai caldi e avvolgenti toni striati o caramellati della bakelite, alle “under glass” che sotto una pellicola di vinile trasparente ospitavano come un quadro conchiglie, fiori in tessuto, strass, perle, pizzi, nastri e passamanerie, agli abbinamenti legno/luxite o cromo e lucite per effetti a contrasto di lucido/opaco assolutamente glamour.
Lucite e bakelite - materiali rappresentati nella sezione della mostra volutamente più consistente - permettevano di essere modellate, incavate, scolpite e sbalzate più e meglio del vetro, del legno e della ceramica. Presentavano inoltre una notevole resistenza agli urti ed eccezionali proprietà cromatiche e riflettenti, offrendo così per la prima volta agli stilisti americani di storiche Aziende produttrici degli anni ’30,’40 e ’50 la possibilità di plasmare originali oggetti assolutamente eclettici, raffinati e futuribili, dando finalmente libero sfogo alla loro creatività.
Ecco come oggi appaiono più che mai attuali, anzi, altamente propositivi, archètipi di stile come le “Wilardy”, “Llevellyn”, “Patricia of Miami”, “Koret”, “Whiting & Davis”, “Charles Kahn”, “Gilli”, “Maxim”, “Myles”, “Rialto”, Dorset Rex, Majestic, solo per citare alcuni tra gli allora più affermati produttori di questi ingegnosi oggetti della vanità femminile; ebbene sì: vere “sculture da indossare”.
Alcuni esemplari saranno in vendita.
Più di 100 saranno i modelli esposti - sia europei, sia americani - fra borsette, trousse, minaudières, accessori e bigiotteria d’epoca, per ricostruire un itinerario a partire dalle borse in celluloide, bakelite, lucite, rodoide ed in altri materiali che hanno precorso la plastica e rappresentato un’epoca di creatività e di innovazione alla quale ancora oggi e sempre più si ispirano i designer di moda.
Una estesa collezione con esempi eloquenti, rari, talvolta pressoché unici di una squisita creatività che ha attraversato gli anni ’30, ’40 e ’50 del ‘900.
Dalle realizzazioni con i cavi del telefono nei colori primari, ai raffinati modelli madreperlacei e marmorizzati ottenuti con la lucite, ai caldi e avvolgenti toni striati o caramellati della bakelite, alle “under glass” che sotto una pellicola di vinile trasparente ospitavano come un quadro conchiglie, fiori in tessuto, strass, perle, pizzi, nastri e passamanerie, agli abbinamenti legno/luxite o cromo e lucite per effetti a contrasto di lucido/opaco assolutamente glamour.
Lucite e bakelite - materiali rappresentati nella sezione della mostra volutamente più consistente - permettevano di essere modellate, incavate, scolpite e sbalzate più e meglio del vetro, del legno e della ceramica. Presentavano inoltre una notevole resistenza agli urti ed eccezionali proprietà cromatiche e riflettenti, offrendo così per la prima volta agli stilisti americani di storiche Aziende produttrici degli anni ’30,’40 e ’50 la possibilità di plasmare originali oggetti assolutamente eclettici, raffinati e futuribili, dando finalmente libero sfogo alla loro creatività.
Ecco come oggi appaiono più che mai attuali, anzi, altamente propositivi, archètipi di stile come le “Wilardy”, “Llevellyn”, “Patricia of Miami”, “Koret”, “Whiting & Davis”, “Charles Kahn”, “Gilli”, “Maxim”, “Myles”, “Rialto”, Dorset Rex, Majestic, solo per citare alcuni tra gli allora più affermati produttori di questi ingegnosi oggetti della vanità femminile; ebbene sì: vere “sculture da indossare”.
Alcuni esemplari saranno in vendita.
12
dicembre 2006
Sculture da Indossare
Dal 12 al 24 dicembre 2006
arti decorative e industriali
Location
ARTEPENSIERO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 5, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 5, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - venerdì 10.30 – 19.00
sabato 15.00 – 19.00
domenica 24 dicembre 11.00 – 15.00
Vernissage
12 Dicembre 2006, ore 16-20.30