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Giuseppe Amorese – InfinitaMente
pittura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giuseppe Amorese torna “finalmente” a Cerignola con una sua “personale”.
Ha appena 22 anni, ma già una lunga e poliedrica carriera artistica alle spalle: la pittura, la musica, la scrittura, la regia cinematografica, la grafica, Ce n’è per tutti i gusti nel suo curriculum.
Dopo aver esposto le sue opere aFirenze Milano, Roma e non solo, Giuseppe Amorese torna a mostrare il proprio estro nella città natale e l’Amministrazione comunale è lieta di partecipare attivamente alla realizzazione dell’evento.
E’ nostro compito, oltre che piacere personale, sostenere, proporre talenti come il suo, perché è nostro dovere istituzionale promuovere, anche attraverso l’arte di Giuseppe Amorese, l’immagine positiva e la ricca tradizione culturale di Cerignola.
Francesco Palumbo Matteo Valentino Sindaco
Assessore alla Cultura
Testo critico:
Paradosso e Metamorfosi alla ricerca della classicità. questo ciò che io voglio vedere nel suo fare proteiforme.
Il paradosso. Questa la linea di forza su cui si muove tutta l’attività artistica di Giuseppe Amorese. La re.interpretazione di concetti semplici e primordiali trasforma wildianamente parole, oggetti e pensieri nel loro esatto contrario, restituendo senso e densità ad una contemporaneità certamente problematica, ma ancora umana. Nel paradosso, la sua invisibile visione delle cose è ancorata nostalgicamente ad una figuratività perduta, eppure ancora manifesta con le sue trame tattili, tra le nebbie e le luci accecanti del colore, ed anzi conferma la sua immanenza muovendosi tra le terre ruvide e difficili di un allegorico concettualismo.
Come il gesto umano stenta ad emergere nelle relazioni veloci e psichedeliche del mondo contemporaneo, sola manifestazione credibile ed anzi politicamente auspicabile, le sue opere annunciano che l’Uomo è ancora vivo, nonostante tutte le sovrastrutture e le idiosincrasie della contemporaneità. Uomini e donne sono ancora i protagonisti del mondo, come lo sono sempre stati, prima ancora dei colori e dei simboli: dall’ uomo vitruviano di Leonardo, impostato sulla teoria delle proporzioni ad quadratum e ad circulum, a Le modulor di Le Corbusier fondato sulle proporzioni del rapporto aureo.
La metamorfosi. Questa la sua ossessione onirica.
La trasfigurazione di un uomo in bestia, alla ricerca della naturalità perduta, e forse di una ingenuità mai avuta. Il colore materializza questo anelito, laborioso eppure obbligato, per ritrovare la speranza di un futuro dove non ci siano solo macchine ed automi.
Trasformarsi per essere, questo l’imperativo post.contemporaneo.
Più reale della realtà, la sua opera è alla ricerca di una perduta classicità e si impone perché rimette al centro il senso estremo delle cose, attraverso il gesto semplice della mano tesa, della partorienza, di ossa e muscoli, cuore e cervello, e di occhi che semplicemente guardano, senza scrutare.
Semplicemente classico. Questo vorrei vedere nelle sue visioni ancora non viste. Certo, vorrei. Perché la terza componente significante della sua opera, che io ho visto e non ho citato in antis, è il sogno e la speranza. Di ali per volare, di corone per essere ricordati, di pesci che volano e di colori che non sono fissati per sempre sulla tela, ma che si muovono in mille rivoli. Alla ricerca di un mondo non ancora perduto. Gerardo Amato
Biografia Artista
Giuseppe amorese Nasce a S.Giovanni Rotondo il 1 /07/1984 sin dalla nascita vive a Cerignola da anni vive e svolge la sua attività artistica a Roma.
Mostre principali:
2002 Mostra colletiva, Galleria d’arte Mentana (Firenze)
2003 Mostra personale “Non ancora c’è ciò che vedi”
Galleria d’arte Monogramma (Roma)
- Mostra personale nella manifestazione BovArchè (Bova)
2004 Mostra personale presso l’Artpub il Simposio (Roma)
- Mostra personale “Il segno è più vita che l’aria e il suo
lavoro” Galleria d’arte 47thfloor (Roma)
2005 Mostra personale“Sovraproiezione”presso l’Artpub il Simposio(Roma)
- Mostra collettiva, Galleria d’arte Monogramma (Roma)
2006 Mostra personale, presso Avangarde design (Cerignola)
Mostra personale presso Le Trottoir (Milano)
2006 mostra collettiva "Metamorphoseon" Neo Art Gallery (ROMA)
(anche ebvento notte bIanca)
Eventi speciali:
2002 Pubblicazione del suo libro (opera prima) “Il declino delle
Meraviglie”
2003 Scenografo e direttore artistico nella manifestazione
“Primavera Letteraria” al teatro Mercadante di Cerignola
- Partecipa con una sua Opera alla serata ModArt
In Via Margutta (Roma)
2005 Partecipa al concorso internazionale di cortometraggi “Barcorto“,
(Salerno)
2006 Partecipa al concorso internazionale di cortometraggi “Le Trottoir”
(Milano)
2006 Partecipa al festival internazionale di cortometraggi “CORTISONICI”
(Varese)
Hanno parlato di lui:
Lucio Barbera, Carlotta Pazzagli, Leonardo De Luca, Francesco Giulio farachi,Gerardo Amato, Francesco Terlizzi, Exibart, That’s Art, Art guide, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Quotidiano di Foggia, La Voce di Parma, La Grande provincia, Il Tempo, Il Giornale d’Italia, Italia sera, Roma C’è, TV Toscana, Tgr Calabria, TV colore, Radio Roma 1, Radio TRC, Teleregione(Puglia),Tv Monti, ecc…
Ha appena 22 anni, ma già una lunga e poliedrica carriera artistica alle spalle: la pittura, la musica, la scrittura, la regia cinematografica, la grafica, Ce n’è per tutti i gusti nel suo curriculum.
Dopo aver esposto le sue opere aFirenze Milano, Roma e non solo, Giuseppe Amorese torna a mostrare il proprio estro nella città natale e l’Amministrazione comunale è lieta di partecipare attivamente alla realizzazione dell’evento.
E’ nostro compito, oltre che piacere personale, sostenere, proporre talenti come il suo, perché è nostro dovere istituzionale promuovere, anche attraverso l’arte di Giuseppe Amorese, l’immagine positiva e la ricca tradizione culturale di Cerignola.
Francesco Palumbo Matteo Valentino Sindaco
Assessore alla Cultura
Testo critico:
Paradosso e Metamorfosi alla ricerca della classicità. questo ciò che io voglio vedere nel suo fare proteiforme.
Il paradosso. Questa la linea di forza su cui si muove tutta l’attività artistica di Giuseppe Amorese. La re.interpretazione di concetti semplici e primordiali trasforma wildianamente parole, oggetti e pensieri nel loro esatto contrario, restituendo senso e densità ad una contemporaneità certamente problematica, ma ancora umana. Nel paradosso, la sua invisibile visione delle cose è ancorata nostalgicamente ad una figuratività perduta, eppure ancora manifesta con le sue trame tattili, tra le nebbie e le luci accecanti del colore, ed anzi conferma la sua immanenza muovendosi tra le terre ruvide e difficili di un allegorico concettualismo.
Come il gesto umano stenta ad emergere nelle relazioni veloci e psichedeliche del mondo contemporaneo, sola manifestazione credibile ed anzi politicamente auspicabile, le sue opere annunciano che l’Uomo è ancora vivo, nonostante tutte le sovrastrutture e le idiosincrasie della contemporaneità. Uomini e donne sono ancora i protagonisti del mondo, come lo sono sempre stati, prima ancora dei colori e dei simboli: dall’ uomo vitruviano di Leonardo, impostato sulla teoria delle proporzioni ad quadratum e ad circulum, a Le modulor di Le Corbusier fondato sulle proporzioni del rapporto aureo.
La metamorfosi. Questa la sua ossessione onirica.
La trasfigurazione di un uomo in bestia, alla ricerca della naturalità perduta, e forse di una ingenuità mai avuta. Il colore materializza questo anelito, laborioso eppure obbligato, per ritrovare la speranza di un futuro dove non ci siano solo macchine ed automi.
Trasformarsi per essere, questo l’imperativo post.contemporaneo.
Più reale della realtà, la sua opera è alla ricerca di una perduta classicità e si impone perché rimette al centro il senso estremo delle cose, attraverso il gesto semplice della mano tesa, della partorienza, di ossa e muscoli, cuore e cervello, e di occhi che semplicemente guardano, senza scrutare.
Semplicemente classico. Questo vorrei vedere nelle sue visioni ancora non viste. Certo, vorrei. Perché la terza componente significante della sua opera, che io ho visto e non ho citato in antis, è il sogno e la speranza. Di ali per volare, di corone per essere ricordati, di pesci che volano e di colori che non sono fissati per sempre sulla tela, ma che si muovono in mille rivoli. Alla ricerca di un mondo non ancora perduto. Gerardo Amato
Biografia Artista
Giuseppe amorese Nasce a S.Giovanni Rotondo il 1 /07/1984 sin dalla nascita vive a Cerignola da anni vive e svolge la sua attività artistica a Roma.
Mostre principali:
2002 Mostra colletiva, Galleria d’arte Mentana (Firenze)
2003 Mostra personale “Non ancora c’è ciò che vedi”
Galleria d’arte Monogramma (Roma)
- Mostra personale nella manifestazione BovArchè (Bova)
2004 Mostra personale presso l’Artpub il Simposio (Roma)
- Mostra personale “Il segno è più vita che l’aria e il suo
lavoro” Galleria d’arte 47thfloor (Roma)
2005 Mostra personale“Sovraproiezione”presso l’Artpub il Simposio(Roma)
- Mostra collettiva, Galleria d’arte Monogramma (Roma)
2006 Mostra personale, presso Avangarde design (Cerignola)
Mostra personale presso Le Trottoir (Milano)
2006 mostra collettiva "Metamorphoseon" Neo Art Gallery (ROMA)
(anche ebvento notte bIanca)
Eventi speciali:
2002 Pubblicazione del suo libro (opera prima) “Il declino delle
Meraviglie”
2003 Scenografo e direttore artistico nella manifestazione
“Primavera Letteraria” al teatro Mercadante di Cerignola
- Partecipa con una sua Opera alla serata ModArt
In Via Margutta (Roma)
2005 Partecipa al concorso internazionale di cortometraggi “Barcorto“,
(Salerno)
2006 Partecipa al concorso internazionale di cortometraggi “Le Trottoir”
(Milano)
2006 Partecipa al festival internazionale di cortometraggi “CORTISONICI”
(Varese)
Hanno parlato di lui:
Lucio Barbera, Carlotta Pazzagli, Leonardo De Luca, Francesco Giulio farachi,Gerardo Amato, Francesco Terlizzi, Exibart, That’s Art, Art guide, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Quotidiano di Foggia, La Voce di Parma, La Grande provincia, Il Tempo, Il Giornale d’Italia, Italia sera, Roma C’è, TV Toscana, Tgr Calabria, TV colore, Radio Roma 1, Radio TRC, Teleregione(Puglia),Tv Monti, ecc…
15
dicembre 2006
Giuseppe Amorese – InfinitaMente
Dal 15 al 23 dicembre 2006
giovane arte
Location
PALAZZO COCCIA
Cerignola, Corso Giuseppe Garibaldi, (Foggia)
Cerignola, Corso Giuseppe Garibaldi, (Foggia)
Orario di apertura
da lun. al sab. h 18:00 21:30 domenica 18/22:00
Autore