La mostra di sculture che Fiorella Corsi presenta nella Sala del Giubileo, presso il complesso del Vittoriano, per l’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, in collaborazione con Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma, è la terza sul tema della scrittura, dopo quella del Settembre 2003, avvenuta nel Palazzo Medici Clarelli e nella libreria Einaudi di Via Giulia e l’ultima, ospitata dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel Dicembre del 2005.

Negli ultimi quattro anni l’artista ha concentrato uno studio costante sui significati e i significanti del segno, in natura e nella storia dell’uomo.”Parole consumate che tornano alla natura: le sculture di Corsi innalzano blocchi e cataste monumentali, fragili e scabrosi, evocando costruzioni geologiche, menir, minareti, orologi solari in continua interferenza tra primitivo e raffinato, leggero e pesante, effimero e perenne, reperto fossile e affabulazione concettuale, immobilità e trasformazione, corpo e mente.” ( Silvia Bordini)

Le opere rappresentative sono: Pagine di Sabbia, una catasta di pagine in terracotta, infilzate in un’asse di ferro, infinite e disordinate, “..Inanellate una sopra l’altra, erigono un monumento al desiderio di lasciare dietro di sé un segno, al quale l’uomo affida il ricordo della propria esistenza…”.( Elena Del Drago)

La Scrittura del Vento (installazione), presente nelle precedenti edizioni e considerata dalla scultrice un work in progress, è stata arricchita da tre nuovi elementi. Essa testimonia il percorso di ricerca dell’autrice, che, partita dall’osservazione delle piramidi di terra- escrescenze naturali, nelle ultime opere concentra la sua attenzione ai sistemi rocciosi scolpiti dal vento.

I testi del catalogo sono di Silvia Bordini Elena del Drago e Peter Mason.