“..... e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore, dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita? Un dialogo fra padre e figlio, così diversi e così eguali, un libro testamento che toccherà a te mettere insieme.” Da queste parole, scritte da Tiziano Terzani al figlio Folco, nasce una delle più belle esperienze letterarie degli ultimi anni, un vero e proprio ritratto del grande scrittore e giornalista divenuto ormai una vera e propria icona, cosa che forse lo farebbe inorridire, dei movimenti pacifisti. Ma un ritratto non vive di sole parole, soprattutto se si parla di un uomo come Terzani che in tutta la sua vita ha dato grande importanza all'immagine che proiettava, degna cornice del suo modo di essere, forse anche con una punta di civetteria ma anche pregnante nella scelta dei colori: il bianco delle vesti a integrarsi con il candore della barba e dei capelli a rendere evidente anche agli occhi la tensione alla pace interiore. Chi quindi meglio di un fotografo può completare il ritratto di Terzani e quale fotografo meglio di Vincenzo Cottinelli, grande amico chiamato anche a corredare con le sue immagini gli ultimi libri dello scrittore fiorentino? Cottinelli conosce Terzani da sempre, l'affetto e la stima reciproche sono evidenti anche solo guardando la dolcezza che traspare dai ritratti che gli ha scattato, mai casuali, sempre ritratti dell'anima e ...di che anima! Una selezione di queste fotografie sarà presentata in mostra dal circolo fotografico “Tina Modotti” presso il “Muflone rosa” a partire dal 27 novembre e fino alla fine di dicembre, un'ottima occasione per vedere splendide immagini e per conoscere, per i pochi che ancora non lo conoscessero, Tiziano Terzani, un grande dei nostri tempi.