Seguendo questo imperativo Henri Cartier Bresson ha catturato con la sua macchina fotografica alcuni dei momenti decisivi del Novecento, secolo più di ogni altro dominato dall’immagine e di cui Cartier Bresson può essere considerato a buon titolo l’occhio più incisivo.

Dai funerali di Gandhi in India alla rivoluzione Maoista in Cina, dalla guerra civile Spagnola alle rivolte giovanili della primavera di Parigi. Con le sue fotografie Cartier Bresson ha documentato la storia, i suoi personaggi e gli avvenimenti, creando la fotografia dell’attimo -quella del fotogiornalismo- sintetica, immediata e contemporanea.

La mostra retrospettiva HCB Classics, in scena all’Ikonos Art Gallery, proprio nel cuore di Cortina, dall’8 dicembre al 7 gennaio, ospita una selezione dei più grandi classici di Cartier Bresson ed è realizzata in collaborazione con Slowear - cui fanno riferimento i marchi Incotex (pantaloni), Zanone (maglieria), Montedoro (sportswear) e Glanshirt (camicie).

Slowear, che ha fatto della filosofia della specializzazione il suo carattere distintivo, è da sempre vicina alle sollecitazioni che arrivano dal mondo del design, dell’architettura e dell’arte contemporanea, come testimonia anche l’attività del proprio spazio espositivo di Milano (SLOWEARGALLERIA): un osservatorio sulla creatività per la ricerca e la promozione di giovani talenti nell’ambito del design, della moda e della comunicazione.

La mostra presenta i grandi classici di Cartier-Bresson, selezionati dall’archivio di Photology, tra cui: At the Curragh racecourse, near Dublin 1955, Alicante, Spain 1932, Calle Cuauhtemocztin, Seville, Spain 1933, Quai Saint Bernard, Paris, 1932, Sur les bords de Marne, 1938, Sifnos, Grèce, 1953, Rue Mouffetard, 1954, On the Banks of The Marne, 1938, Hyéres, France, 1932, Island of Siphnos“, Greece, 1961, Santa Clara,, Université Anglaise, ca 1955.

Come dimostrano i classics di questa retrospettiva, la scelta di fotografare solo in bianco e nero, senza tagli né manipolazioni in camera oscura, affidando la composizione dell’inquadratura unicamente all’intuizione dello sguardo, ha influenzato il nostro modo di osservare la realtà in modo indelebile.