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Visioni. Tra colore e bianco e nero
doppia personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Visioni – Tra colore e bianco e nero. E' questo il titolo della
mostra che i due pittori, Leonblas e Nic, propongo alla città di
Catania nel periodo compreso tra il 2 ed il 31 dicembre 2006. Una
mostra che ha il sapore di una "prima" ma che, per certi versi, fa
da filo conduttore con le precedenti esperienze dei due artisti, la
cui poetica si muove senza difficoltà o timori reverenziali
all'incrocio tra il simbolismo, il surrealismo e la metafisica,
senza però sconfinare apertamente nell'una o nell'altra delle
tendenze pittoriche che hanno dominato l'arte, nel senso più lato
del termine, del XIX e del XX secolo. Le visioni evocate non sono
certo quelle dell'infinita sequenza di santi con cui la chiesa dei
secoli scorsi catechizzava i fedeli e che trovavano espressioni
nelle geniali opere dei grandi maestri come il Guercino, lo Strozzi
o del Caravaggio, né tanto meno un semplice panoramica del mondo
intimista dei due artisti. Le visioni sono qui una trasposizione
indiretta di stati d'animo e di emozioni, di sogni che pure non
rimangono scollegati dalla rappresentazione in qualche maniera
impegnata della realtà che li circonda e del peso dell'essere
contemporanei. Da un lato dunque, l'affascinante mondo a confine tra
realtà e sogno e le condizioni più intime dell'animo umano si
traducono in immagini analogiche attraverso dei simboli; dall'altro
la realtà medesima e la contemporaneità, intesa come vissuto, non
sfuggono e trovano spazio attraverso la rappresentazione di figure,
spesso appena abbozzate, o linee geometriche che richiamano le città
metropolitane. Non è fuori luogo dunque richiamare le esperienze dei
maestri del simbolismo, non solo francese, da Odilon Redon, per il
quale <<…la cosa più importante non è la rappresentazione della
realtà come essa appare…>>, a Emile Bernard , ai "tedeschi" Gustav
Klimt e Arnold BÖcklin. Tutti, a modo loro, proponevano immagini che
non miravano a rappresentare la realtà oggettiva, bensì a riflettere
il mondo interiore dell'artista, prediligendo spesso, proprio come
gli artisti Leonblas e NIC, una associazione apparentemente illogica
di elementi reali e immaginari o mondi e situazioni fantastiche.
Gli "accenni" metafisici, evidenti soprattutto nella composizione
dei quadri dei due artisti, nelle geometrie, a volte esasperate,
evocano, seppure vagamente, lo spirito dei grandi maestri italiani
da De Chirico a Savinio, da Carrà a Morandi. Il sogno quindi, la
dimensione dell'interiorità dell'uomo, ed il caos del quotidiano,
del post-moderno e del post-industriale introducono, fra il colore
ed il bianco e nero, il visitatore in una dimensione "altra" quasi
junghiana, all'interno della quale emergono suggestioni in grado di
catturarne, nel bene o nel male, lo sguardo. Impossibile passare
davanti alle tele dei due artisti senza soffermarsi o porsi domande.
Il valore dell'arte diceva il filosofo Abbagnano <<…non sta nella
validità reale che le è negata, ma nel suo potere di esprimere
mediatamente la vita…>>.
mostra che i due pittori, Leonblas e Nic, propongo alla città di
Catania nel periodo compreso tra il 2 ed il 31 dicembre 2006. Una
mostra che ha il sapore di una "prima" ma che, per certi versi, fa
da filo conduttore con le precedenti esperienze dei due artisti, la
cui poetica si muove senza difficoltà o timori reverenziali
all'incrocio tra il simbolismo, il surrealismo e la metafisica,
senza però sconfinare apertamente nell'una o nell'altra delle
tendenze pittoriche che hanno dominato l'arte, nel senso più lato
del termine, del XIX e del XX secolo. Le visioni evocate non sono
certo quelle dell'infinita sequenza di santi con cui la chiesa dei
secoli scorsi catechizzava i fedeli e che trovavano espressioni
nelle geniali opere dei grandi maestri come il Guercino, lo Strozzi
o del Caravaggio, né tanto meno un semplice panoramica del mondo
intimista dei due artisti. Le visioni sono qui una trasposizione
indiretta di stati d'animo e di emozioni, di sogni che pure non
rimangono scollegati dalla rappresentazione in qualche maniera
impegnata della realtà che li circonda e del peso dell'essere
contemporanei. Da un lato dunque, l'affascinante mondo a confine tra
realtà e sogno e le condizioni più intime dell'animo umano si
traducono in immagini analogiche attraverso dei simboli; dall'altro
la realtà medesima e la contemporaneità, intesa come vissuto, non
sfuggono e trovano spazio attraverso la rappresentazione di figure,
spesso appena abbozzate, o linee geometriche che richiamano le città
metropolitane. Non è fuori luogo dunque richiamare le esperienze dei
maestri del simbolismo, non solo francese, da Odilon Redon, per il
quale <<…la cosa più importante non è la rappresentazione della
realtà come essa appare…>>, a Emile Bernard , ai "tedeschi" Gustav
Klimt e Arnold BÖcklin. Tutti, a modo loro, proponevano immagini che
non miravano a rappresentare la realtà oggettiva, bensì a riflettere
il mondo interiore dell'artista, prediligendo spesso, proprio come
gli artisti Leonblas e NIC, una associazione apparentemente illogica
di elementi reali e immaginari o mondi e situazioni fantastiche.
Gli "accenni" metafisici, evidenti soprattutto nella composizione
dei quadri dei due artisti, nelle geometrie, a volte esasperate,
evocano, seppure vagamente, lo spirito dei grandi maestri italiani
da De Chirico a Savinio, da Carrà a Morandi. Il sogno quindi, la
dimensione dell'interiorità dell'uomo, ed il caos del quotidiano,
del post-moderno e del post-industriale introducono, fra il colore
ed il bianco e nero, il visitatore in una dimensione "altra" quasi
junghiana, all'interno della quale emergono suggestioni in grado di
catturarne, nel bene o nel male, lo sguardo. Impossibile passare
davanti alle tele dei due artisti senza soffermarsi o porsi domande.
Il valore dell'arte diceva il filosofo Abbagnano <<…non sta nella
validità reale che le è negata, ma nel suo potere di esprimere
mediatamente la vita…>>.
02
dicembre 2006
Visioni. Tra colore e bianco e nero
Dal 02 al 31 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
INDIVIDUAL
Catania, Via Simeto, 18, (Catania)
Catania, Via Simeto, 18, (Catania)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 19.30
giovedì dalle 11.00 alle 22.00
lunedì chiuso
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 18