È a due passi da Corso Garibaldi, Corso Como, Largo la Foppa, insomma da uno
dei cuori cool&hipe di Milano: però via Varese è un po' diversa. Invece di
boutique e happy hours, lì si trovano un meccanico, un fabbro, una tintoria,
un'autoscuola, e la gente si conosce e si saluta da una claire all'altra.
Pop Solid, che si occupa di progetti di architettura, design e grafica (ma
lo scorso marzo, con la mostra Job del giovane graffitista Bros
( www.brosart.com ), ha inaugurato una nuova stagione di eventi multidisciplinari),
sta proprio in mezzo a questa vita di quartiere, e ha deciso che è il luogo migliore per
far circolare creatività ed arte nell'ambiente urbano.
Ecco perché ha programmato per fine novembre Painkiller, una mostra che
dallo spazio POP Solid si propagherà, d'accordo con gli artigiani, nelle botteghe di
via Varese, diventando un evento condiviso da una comunità informale.
Appesi alle pareti di queste gallerie per caso, i quadri di Massimo Caccia
( www.massimocaccia.it ), un artista a cui piace da sempre sfidare i luoghi
(comuni) e gli spazi.