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Romanica: arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa
un’esposizione su arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa
Comunicato stampa
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Opere di oreficeria prodotte per la cattedrale di Modena, come l’altare portatile di San Geminiano, manoscritti, iscrizioni e preziosi manufatti legati al culto provenienti dalla vicina abbazia di Nonantola e dalla distrutta abbazia di Frassinoro - tra cui il candelabro, la croce e la colombina eucaristica – saranno esposti dal 16 dicembre (apertura al pubblico dalle 15 alle 19 con annullo filatelico) al primo aprile nella mostra “Romanica: arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa” (da martedì da domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, chiuso il lunedì, ingresso 3 euro, ridotto 2 euro, informazioni al numero 059 2033100-101; www.comune.modena.it/museoarte).
L’esposizione, che propone complessivamente una cinquantina di opere, sarà allestita a Modena, nei Musei del Duomo, in via Lanfranco, per iniziativa del Museo Civico d’Arte, dei Musei del Duomo e della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia. Interamente finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra si avvale del patrocinio dell’Unesco, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
L’occasione è offerta dal nono centenario della traslazione del corpo del patrono San Geminiano nella cripta della Cattedrale in costruzione, avvenuta il 30 aprile 1106 alla presenza del clero, del popolo e della contessa Matilde di Canossa. L’8 ottobre dello stesso anno venne solennemente consacrato anche l’altare dedicato al Santo con una cerimonia alla presenza di papa Pasquale II, di numerosi vescovi, di Matilde di Canossa e dell’architetto del Duomo, Lanfranco. Una dettagliata testimonianza di quegli eventi viene fornita dal codice della “Relatio translationis”, riccamente illustrato con miniature e presente in mostra.
“Romanica” offrirà un’occasione per calarsi nel clima culturale che ha improntato la costruzione della Cattedrale nelle terre segnate dal culto di San Geminiano e dall’incisiva azione della contessa Matilde di Canossa, convinta sostenitrice della Riforma ecclesiastica e del partito papale nella lotta per le investiture che oppose papato e impero. La mostra, infatti, si propone di valorizzare il clima culturale di cui la costruzione del Duomo di Modena è espressione, focalizzando l’attenzione, in particolare, sul secolo XII. All’epoca era attiva in città, presso la canonica della Cattedrale, un’importante scuola di fondazione carolingia nella quale si insegnavano soprattutto le arti del Trivio - Grammatica, Retorica e Dialettica – cioè le discipline letterarie e filosofiche. L’alto livello raggiunto dalla cultura locale è testimoniato sia dai codici dell’epoca, conservati nell’archivio Capitolare, sia dalle numerose iscrizioni che accompagnano la costruzione della Cattedrale lanfranchiana, sia da opere di oreficeria sicuramente prodotte per il Duomo, come l’altare portatile detto di San Geminiano, che reca tra l’altro un’interessante iscrizione.
A fianco della produzione più strettamente legata alla Cattedrale, a testimonianza del clima artistico e della sensibilità religiosa che caratterizzò all’epoca i territori dominati dai Canossa, vengono esposti alcuni oggetti provenienti dalla vicina abbazia di Nonantola, rilevante centro monastico benedettino di fondazione longobarda, e altri realizzati per la distrutta abbazia di Frassinoro, fondata da Beatrice, madre di Matilde di Canossa, nel 1071. Per quanto riguarda Frassinoro, la mostra consente inoltre di vedere eccezionalmente riunite alcune oreficerie di grande valore, tra cui il candelabro, la croce e la colomba eucaristica.
La mostra è allestita all’interno dei Musei del Duomo – inaugurati in locali attigui alla Cattedrale in occasione del giubileo dell’anno 2000 – ospitano oggetti liturgici, oreficerie, paramenti sacri, dipinti, sculture e due dei preziosi arazzi fiamminghi del secolo XVI con storie della Genesi.
“Romanica” si profila, inoltre, quale occasione per celebrare il decennale (1997-2007) dell’iscrizione del sito di Modena, composto da Cattedrale, torre “Ghirlandina” e Piazza Grande, nella lista del Patrimonio mondiale protetto dall’Unesco, che ne ha riconosciuto il valore di “testimonianza eccezionale della tradizione culturale del XII secolo ed uno degli esempi eminenti di complesso architettonico in cui i valori religiosi e civici si trovano coniugati in una città cristiana del Medioevo”.
L’esposizione, che propone complessivamente una cinquantina di opere, sarà allestita a Modena, nei Musei del Duomo, in via Lanfranco, per iniziativa del Museo Civico d’Arte, dei Musei del Duomo e della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia. Interamente finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra si avvale del patrocinio dell’Unesco, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
L’occasione è offerta dal nono centenario della traslazione del corpo del patrono San Geminiano nella cripta della Cattedrale in costruzione, avvenuta il 30 aprile 1106 alla presenza del clero, del popolo e della contessa Matilde di Canossa. L’8 ottobre dello stesso anno venne solennemente consacrato anche l’altare dedicato al Santo con una cerimonia alla presenza di papa Pasquale II, di numerosi vescovi, di Matilde di Canossa e dell’architetto del Duomo, Lanfranco. Una dettagliata testimonianza di quegli eventi viene fornita dal codice della “Relatio translationis”, riccamente illustrato con miniature e presente in mostra.
“Romanica” offrirà un’occasione per calarsi nel clima culturale che ha improntato la costruzione della Cattedrale nelle terre segnate dal culto di San Geminiano e dall’incisiva azione della contessa Matilde di Canossa, convinta sostenitrice della Riforma ecclesiastica e del partito papale nella lotta per le investiture che oppose papato e impero. La mostra, infatti, si propone di valorizzare il clima culturale di cui la costruzione del Duomo di Modena è espressione, focalizzando l’attenzione, in particolare, sul secolo XII. All’epoca era attiva in città, presso la canonica della Cattedrale, un’importante scuola di fondazione carolingia nella quale si insegnavano soprattutto le arti del Trivio - Grammatica, Retorica e Dialettica – cioè le discipline letterarie e filosofiche. L’alto livello raggiunto dalla cultura locale è testimoniato sia dai codici dell’epoca, conservati nell’archivio Capitolare, sia dalle numerose iscrizioni che accompagnano la costruzione della Cattedrale lanfranchiana, sia da opere di oreficeria sicuramente prodotte per il Duomo, come l’altare portatile detto di San Geminiano, che reca tra l’altro un’interessante iscrizione.
A fianco della produzione più strettamente legata alla Cattedrale, a testimonianza del clima artistico e della sensibilità religiosa che caratterizzò all’epoca i territori dominati dai Canossa, vengono esposti alcuni oggetti provenienti dalla vicina abbazia di Nonantola, rilevante centro monastico benedettino di fondazione longobarda, e altri realizzati per la distrutta abbazia di Frassinoro, fondata da Beatrice, madre di Matilde di Canossa, nel 1071. Per quanto riguarda Frassinoro, la mostra consente inoltre di vedere eccezionalmente riunite alcune oreficerie di grande valore, tra cui il candelabro, la croce e la colomba eucaristica.
La mostra è allestita all’interno dei Musei del Duomo – inaugurati in locali attigui alla Cattedrale in occasione del giubileo dell’anno 2000 – ospitano oggetti liturgici, oreficerie, paramenti sacri, dipinti, sculture e due dei preziosi arazzi fiamminghi del secolo XVI con storie della Genesi.
“Romanica” si profila, inoltre, quale occasione per celebrare il decennale (1997-2007) dell’iscrizione del sito di Modena, composto da Cattedrale, torre “Ghirlandina” e Piazza Grande, nella lista del Patrimonio mondiale protetto dall’Unesco, che ne ha riconosciuto il valore di “testimonianza eccezionale della tradizione culturale del XII secolo ed uno degli esempi eminenti di complesso architettonico in cui i valori religiosi e civici si trovano coniugati in una città cristiana del Medioevo”.
16
dicembre 2006
Romanica: arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa
Dal 16 dicembre 2006 al primo aprile 2007
arte antica
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEI DEL DUOMO
Modena, Via Lanfranco, 6, (Modena)
Modena, Via Lanfranco, 6, (Modena)
Biglietti
3 euro, ridotto 2 euro
Orario di apertura
da martedì da domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, chiuso il lunedì
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 15-19
Sito web
www.comune.modena.it/museoarte