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Bennett Lowenthal – Abecedary
mostra fotografica
Comunicato stampa
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ABECEDARY (ITA)
Allora, bene, cominciamo dall’ inizio…
Incisioni nel calcare praticate circa 3.800 anni fa in un luogo oggi noto come Wadi el-Hol al centro dell’Egitto costituiscono il primo alfabeto che conosciamo. Vi si possono rintracciare molte delle lettere che state leggendo in questo momento. I Fenici in seguito adottarono ed adattarono quelle più o meno due dozzine di lettere a partire dal 1000 a.C. e le tramandarono a loro volta ai Greci circa duecento anni più tardi. Gli Etruschi fecero proprio e trasformarono l’alfabeto greco prima del 700 a.C. ed i Romani un secolo dopo lo appresero dagli Etruschi. Senza dubbio l’alfabeto greco arrivò nella penisola italiana attraverso la baia di Napoli. Per tanto umilmente prego affinché questa mostra si possa avvantaggiare della coincidenza geografica.
A partire dal 600 d.C., l’inglese antico venne scritto con l’alfabeto latino. La conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066, slittamenti vocalici medievali e l’invenzione della stampa contribuirono ulteriormente all’evoluzione dell’alfabeto nella lingua inglese. La parola inglese “abecedary”, dal latino “abecedarium”, apparve come sostantivo o aggettivo che si riferiva all’alfabeto stesso o al suo insegnamento ed apprendimento. Solo nel diciannovesimo secolo fu raggiunto il consenso unanime sulle 26 lettere. La disposizione QWERTY della tastiera risale agli anni ’70 del 1800.
La storia degli alfabeti e della scrittura è infinitamente affascinante. Sono piuttosto contento che non ne sapessi troppo quando ho iniziato a pensare a questa mostra un bel po’ di anni fa. Se così non fosse stato, sospetto davvero che, come “uomo di lettere”, mi sarei bloccato, aspettando che ogni singola lettera si presentasse al mio obiettivo in un contesto sufficientemente permeato di associazioni storiche o mistiche tali da giustificare l’apertura dell’otturatore.
Invece questa mostra è stata ideata dopo che la maggior parte delle fotografie erano già state fatte. Una fase iniziale di raccolta a casaccio è stata seguita da una successiva fase di oculatissima caccia e di coincidente rovistio negli archivi. Di conseguenza questa mostra mette insieme fortuna ed intento uniti a memorizzazione e recupero. Non solo in questa mostra, ma in generale, una tale combinazione compone l’indirizzo nel reame della fotografia al quale ho soggiornato a lungo e piacevolmente.
Bennett Lowenthal
Napoli, novembre 2006
Allora, bene, cominciamo dall’ inizio…
Incisioni nel calcare praticate circa 3.800 anni fa in un luogo oggi noto come Wadi el-Hol al centro dell’Egitto costituiscono il primo alfabeto che conosciamo. Vi si possono rintracciare molte delle lettere che state leggendo in questo momento. I Fenici in seguito adottarono ed adattarono quelle più o meno due dozzine di lettere a partire dal 1000 a.C. e le tramandarono a loro volta ai Greci circa duecento anni più tardi. Gli Etruschi fecero proprio e trasformarono l’alfabeto greco prima del 700 a.C. ed i Romani un secolo dopo lo appresero dagli Etruschi. Senza dubbio l’alfabeto greco arrivò nella penisola italiana attraverso la baia di Napoli. Per tanto umilmente prego affinché questa mostra si possa avvantaggiare della coincidenza geografica.
A partire dal 600 d.C., l’inglese antico venne scritto con l’alfabeto latino. La conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066, slittamenti vocalici medievali e l’invenzione della stampa contribuirono ulteriormente all’evoluzione dell’alfabeto nella lingua inglese. La parola inglese “abecedary”, dal latino “abecedarium”, apparve come sostantivo o aggettivo che si riferiva all’alfabeto stesso o al suo insegnamento ed apprendimento. Solo nel diciannovesimo secolo fu raggiunto il consenso unanime sulle 26 lettere. La disposizione QWERTY della tastiera risale agli anni ’70 del 1800.
La storia degli alfabeti e della scrittura è infinitamente affascinante. Sono piuttosto contento che non ne sapessi troppo quando ho iniziato a pensare a questa mostra un bel po’ di anni fa. Se così non fosse stato, sospetto davvero che, come “uomo di lettere”, mi sarei bloccato, aspettando che ogni singola lettera si presentasse al mio obiettivo in un contesto sufficientemente permeato di associazioni storiche o mistiche tali da giustificare l’apertura dell’otturatore.
Invece questa mostra è stata ideata dopo che la maggior parte delle fotografie erano già state fatte. Una fase iniziale di raccolta a casaccio è stata seguita da una successiva fase di oculatissima caccia e di coincidente rovistio negli archivi. Di conseguenza questa mostra mette insieme fortuna ed intento uniti a memorizzazione e recupero. Non solo in questa mostra, ma in generale, una tale combinazione compone l’indirizzo nel reame della fotografia al quale ho soggiornato a lungo e piacevolmente.
Bennett Lowenthal
Napoli, novembre 2006
05
dicembre 2006
Bennett Lowenthal – Abecedary
Dal 05 al 19 dicembre 2006
fotografia
Location
PICAGALLERY
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10–13 e 16-20; sabato 10-13
Vernissage
5 Dicembre 2006, ore 18
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