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Chéri Samba
La sua pittura a volte così circostanziata, domestica, popolare, ha una funzione universale, i cui contenuti interessano tutti gli essere umani
Comunicato stampa
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Sabato 2 dicembre 2006 alle ore 18,30 si inaugura presso la Galleria d’Arte Contemporanea Emilio Mazzoli a Modena una mostra personale dell’artista Congolese Chéri Samba . Sono esposte 20 opere di varie dimensioni.
Samba Wa Mbimba N'Zingo Nuni Masi Ndo Mbasi, detto "Chéri Samba", nasce il 30 dicembre 1956, nel Basso-Zaire, a Kinto M’Vuila, oggi Repubblica Democratica del Congo.
Precoce e appassionato lettore di giornalini a fumetti, che in francese si chiamano BD (Bandes Dessinées), già da bambino manifesta uno spiccato talento e predisposizione per il disegno. Dopo aver dipinto su pezzi di legno e sassi, inizia a riempire i quaderni di scuola creando piccole storie disegnate con la tecnica del fumetto. È solo l’inizio di un percorso che, passo dopo passo, fa di Chéri Samba il più grande artista contemporaneo Africano, e il più conosciuto.
Già famoso da tempo, la sua notorietà al grande pubblico occidentale viene riconosciuta e riaffermata con la mostra “Magiciens de laTerre” che il Centre Georges Pompidou di Parigi dedica nel 1989 all’arte e agli artisti non occidentali.
Pittore autodidatta dal tratto originale, i suoi dipinti sono a volte molto studiati fin nei minimi dettagli oppure semplicissimi, sempre coloratissimi, la sua è una pittura ironica, sarcastica, a tratti drammatica o gioiosa, ma sempre molto realistica. Spesso è l’artista stesso il protagonista delle sue opere, altre volte ad essere rappresentati sono personaggi particolari, come quelli che detengono il potere economico o politico, intenti nei loro commerci; oppure gente comune, gli abitanti dei villaggi, mostrati in atteggiamenti eloquenti ed espressivi, immersi in scene di vita quotidiana del suo paese, tra paesaggi urbani con le strade polverose e rumorose, oppure negli interni delle abitazioni. Samba utilizza una composizione spaziale che favorisce lo sguardo, indirizzandolo e facendogli scoprire le scene ritratte in un ordine particolare. Forte comunque è il messaggio che trapela dai suoi dipinti, essi denunciano i molti mali che affliggono il suo paese: la fame, l’arricchimento di alcuni a discapito di altri, le lotte fratricide e le malattie.
Il tutto è rafforzato da testi come nei fumetti. Le parole costituiscono un mezzo artistico cruciale della sua volontà di trasmettere un messaggio.
Emblematica, in tal senso, la modalità scelta dall’artista per la sua prima esposizione, a Kinshasa; appese le opere ai rami di un albero piantato in mezzo a un incrocio, in modo che la gente potesse ammirarli. Il rapporto con la gente che cammina e ha poco tempo per fermarsi, ammirare, leggere, capire, ricordare è, per Samba, fondamentale.
La sua pittura a volte così circostanziata, domestica, popolare, ha una funzione universale, i cui contenuti interessano tutti gli essere umani. Dice Samba “ … io sono nato in un villaggio, non conosco la storia dell’arte che mi ha preceduto. La parola autodidatta non esiste nella lingua lingala. Io sono nato artista. Questo è ciò che conta. Il lavoro, le opere, l’arte. Non ho bisogno di nessuno per sapere cosa devo o non devo fare. Io voglio parlare direttamente con Dio, se Lui mi vuole insegnare qualcosa. Ho una visione, ho dei messaggi. Se Dio mi darà ancora del tempo, potrò fare ancora molto.” ( dal testo di Sergio Risaliti in catalogo)
Note Biografiche
Tra le molte mostre personali si ricordano quelle tenute presso i più prestigiosi musei europei tra cui quella al Kunstverein di Braunshweig in Germania; alla Fondation Cartier pour l'art Contemporain di Parigi; al Musée Royal de l'Afrique di Tervuren, Belgio; alla Kunst halle Basel, Svizzera.
L’artista ha inoltre esposto presso la Texas Southern University di Houston e il Wadsworth Atheneum di Hartford del Connectict , U.S.A.
Ancora, fra le personali, si ricordano quelle presso la Galleria di Annina Nosey di New York, la Galerie Peter Herrmann e la Arndt und Partner Gallery di Berlino; la Galerie Apunto di Amsterdam; e la Galerie Aliceday di Bruxelles .
Da non dimenticare alcune presenze in altrettanto prestigiose mostre collettive come al Guggenheim di Bilbao, Spagna; al Grimaldi Forum di Monaco; Principato di Monaco; al Museum Kunst Palast di Düsseldorf; alla Hayward Gallery di Londra; al Mori Art Museum di Tokio; al National Museum of China di Pechino; alla Sala Plaza de España di Madrid; e al Museum für Völkerkunde di Vienna.
Samba Wa Mbimba N'Zingo Nuni Masi Ndo Mbasi, detto "Chéri Samba", nasce il 30 dicembre 1956, nel Basso-Zaire, a Kinto M’Vuila, oggi Repubblica Democratica del Congo.
Precoce e appassionato lettore di giornalini a fumetti, che in francese si chiamano BD (Bandes Dessinées), già da bambino manifesta uno spiccato talento e predisposizione per il disegno. Dopo aver dipinto su pezzi di legno e sassi, inizia a riempire i quaderni di scuola creando piccole storie disegnate con la tecnica del fumetto. È solo l’inizio di un percorso che, passo dopo passo, fa di Chéri Samba il più grande artista contemporaneo Africano, e il più conosciuto.
Già famoso da tempo, la sua notorietà al grande pubblico occidentale viene riconosciuta e riaffermata con la mostra “Magiciens de laTerre” che il Centre Georges Pompidou di Parigi dedica nel 1989 all’arte e agli artisti non occidentali.
Pittore autodidatta dal tratto originale, i suoi dipinti sono a volte molto studiati fin nei minimi dettagli oppure semplicissimi, sempre coloratissimi, la sua è una pittura ironica, sarcastica, a tratti drammatica o gioiosa, ma sempre molto realistica. Spesso è l’artista stesso il protagonista delle sue opere, altre volte ad essere rappresentati sono personaggi particolari, come quelli che detengono il potere economico o politico, intenti nei loro commerci; oppure gente comune, gli abitanti dei villaggi, mostrati in atteggiamenti eloquenti ed espressivi, immersi in scene di vita quotidiana del suo paese, tra paesaggi urbani con le strade polverose e rumorose, oppure negli interni delle abitazioni. Samba utilizza una composizione spaziale che favorisce lo sguardo, indirizzandolo e facendogli scoprire le scene ritratte in un ordine particolare. Forte comunque è il messaggio che trapela dai suoi dipinti, essi denunciano i molti mali che affliggono il suo paese: la fame, l’arricchimento di alcuni a discapito di altri, le lotte fratricide e le malattie.
Il tutto è rafforzato da testi come nei fumetti. Le parole costituiscono un mezzo artistico cruciale della sua volontà di trasmettere un messaggio.
Emblematica, in tal senso, la modalità scelta dall’artista per la sua prima esposizione, a Kinshasa; appese le opere ai rami di un albero piantato in mezzo a un incrocio, in modo che la gente potesse ammirarli. Il rapporto con la gente che cammina e ha poco tempo per fermarsi, ammirare, leggere, capire, ricordare è, per Samba, fondamentale.
La sua pittura a volte così circostanziata, domestica, popolare, ha una funzione universale, i cui contenuti interessano tutti gli essere umani. Dice Samba “ … io sono nato in un villaggio, non conosco la storia dell’arte che mi ha preceduto. La parola autodidatta non esiste nella lingua lingala. Io sono nato artista. Questo è ciò che conta. Il lavoro, le opere, l’arte. Non ho bisogno di nessuno per sapere cosa devo o non devo fare. Io voglio parlare direttamente con Dio, se Lui mi vuole insegnare qualcosa. Ho una visione, ho dei messaggi. Se Dio mi darà ancora del tempo, potrò fare ancora molto.” ( dal testo di Sergio Risaliti in catalogo)
Note Biografiche
Tra le molte mostre personali si ricordano quelle tenute presso i più prestigiosi musei europei tra cui quella al Kunstverein di Braunshweig in Germania; alla Fondation Cartier pour l'art Contemporain di Parigi; al Musée Royal de l'Afrique di Tervuren, Belgio; alla Kunst halle Basel, Svizzera.
L’artista ha inoltre esposto presso la Texas Southern University di Houston e il Wadsworth Atheneum di Hartford del Connectict , U.S.A.
Ancora, fra le personali, si ricordano quelle presso la Galleria di Annina Nosey di New York, la Galerie Peter Herrmann e la Arndt und Partner Gallery di Berlino; la Galerie Apunto di Amsterdam; e la Galerie Aliceday di Bruxelles .
Da non dimenticare alcune presenze in altrettanto prestigiose mostre collettive come al Guggenheim di Bilbao, Spagna; al Grimaldi Forum di Monaco; Principato di Monaco; al Museum Kunst Palast di Düsseldorf; alla Hayward Gallery di Londra; al Mori Art Museum di Tokio; al National Museum of China di Pechino; alla Sala Plaza de España di Madrid; e al Museum für Völkerkunde di Vienna.
02
dicembre 2006
Chéri Samba
Dal 02 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAZZOLI
Modena, Via Nazario Sauro, 62, (Modena)
Modena, Via Nazario Sauro, 62, (Modena)
Orario di apertura
10-13 e 16-19,30, chiuso la domenica
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 18.30
Autore
Curatore