Torna alle Fiere di Reggio Emilia una delle più importanti manifestazioni fieristiche dedicate all’arte. Si tratta di Immagina, l’arte in fiera, in programma dall’8 all’11 dicembre 2006.
L’ottava edizione di Immagina si presenta ricca di significative novità: 120 Gallerie, 14 Case Editrici, 5 Accademie di Belle Arti delle quali due straniere ed una grande mostra di sculture in vetro dalla collezione Berengo in Venezia che fanno di questa manifestazione, in continua crescita, una tra le più vivaci Arte Fiere italiane.

“Accademie a Confronto”, la manifestazione nata nella passata edizione per valorizzare i migliori allievi di quattro Accademie Italiane, è stata ulteriormente ampliata, visti i positivi riscontri del 2005, con la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti di Lubiana e di Belgrado. Quelle Italiane invitate sono le Accademie di Belle Arti di Torino, Carrara, Bologna e Roma.
Con questa operazione Immagina si propone come una fondamentale vetrina per dare visibilità ai giovani artisti che stanno per entrare nel mercato dell’arte europeo, in un confronto tra metodi ed indirizzi che caratterizzano le diverse Accademie stesse.
Accademie a Confronto servirà a creare un momento di incontro del mondo artistico giovanile con la critica, con l’editoria, con personalità di rilievo della cultura e della politica e con il mercato dell’Arte.
Taglierà il nastro l’Onorevole Elena Montecchi, Sottosegretario al Ministero dei Beni e Attività Culturali, venerdì 8 dicembre alle ore 11.

THE ZOO 1990 – 2006
Sculture in vetro della Collezione Berengo in Venezia
Un suggestivo spazio di Immagina farà da cornice ad una mostra particolare, dedicata alle sculture in vetro. Si tratta di una significativa esposizione dove l’elemento “fantastico” del linguaggio artistico si coniugherà con un materiale, il vetro, già di per se ricco di valenze suggestive.
Non è un caso che buona parte degli artisti presentati siano del Nord Europa, dove il rispetto della natura e la vita in comunione con essa nutre un inconscio panteista, ma è appunto il vetro a far loro da “fermo immagine” in quanto trattiene il baluginìo della luce donando così un’aura da sogno a questo bestiario fantastico.

ARTISTI IN MOSTRA
Marya Kazoun (Libano/Canada), Paul Flora (Austria), Kiki Kogelnik (Austria), Dusciana Bravura (Italia), Henrik Allert (Danimarca), Robert Zeppel-Sperl (Austria ),
Lolita Timofeeva (Lettonia), Irene Rezzonico (Germania), Martin Bradley (UK), Paul Venard (Francia).
Scrive Boris Brollo: Ricordava Rudolf Steiner in un suo testo teosofico che, ai tempi dei Caldei, era possibile vedere l’Anima assieme al corpo. Negli anni 1950, Wilhelm Reich riuscì nel suo istituto “orgonico” in New York a fotografare, per mezzo di spettometri di sua invenzione, l’Aura che ci circonda.
Nel mezzo di questi duemila anni di storia dell’umanità, molte e disordinate sono state le visioni del mondo e spesso l’errore si è accompagnato ed ha convissuto con la verità.
Uno studioso che dedicò i suoi sforzi per sbrogliare la matassa inscindibile fra vero e falso fu il lituano Jurgis Baltrusaitis. Con il suo “Medioevo Fantastico” (Adelphi, 1973) spiegò le connessioni “mostruose” fra mondo occidentale e orientale, avvenute grazie alla grande influenza storico-culturale della civiltà islamica. Tutto il Medioevo, con le sue paure del “mille non più mille”, si tormentò e generò mostri, come ebbe poi a scrivere il pittore Goya con “Il sonno della ragione genera mostri”.
Queste paure sono ancora latenti in tutti noi; le immagini, anche se non stanziano più quale monito nelle cattedrali gotiche, vivono dentro di noi, nutrendosi di cinema e televisione, ma anche della visione degli artisti presentati nella mostra.