Disegni, fotografie e filmati per raccontare storie di immigrazione, periferia, quotidianità, umanità. Da sabato 9 dicembre 2006 a domenica 14 gennaio 2007, Villa Sottocasa, in via Vittorio Emanuele 53, ospita una mostra intitolata Migrazioni_Permanenze, organizzata dal Comune di Vimercate e dalla Fondazione Davide Lajolo di Milano, in collaborazione con il COI Franco Verga (Centro Orientamento Immigrati) e Careof, Centro di documentazione per la promozione della ricerca artistica contemporanea.

L’esposizione è costituita da sei sezioni, riconducibili al tema del titolo. La prima Via Padova, raccoglie i disegni di Natalina Hanzi Marchesi, che descrivono la realtà del quartiere periferico di Milano dove l’artista vive e dove, ormai, è realtà la coesistenza di culture differenti, tra incontri e miserie. In Vietato l’accesso, le fotografie di Francesco Giusti offrono allo spettatore uno sguardo senza retorica su uomini e donne che abitano architetture precarie, nelle fabbriche dismesse dell’hinterland milanese. Issue de secours, invece, è un video di Alessandra Cassinelli: una madre nutre il proprio figlio imboccandolo, come una rondine nel nido; sullo sfondo, il finestrino di un treno in corsa. Anche Lorenzo Casali, in Echi di abitazioni, e Almescabre, in La città e gli occhi, utilizzano lo strumento espressivo del filmato per parlare della vita quotidiana di immigrati stranieri. Il MUST, infine, Museo del Territorio Vimercatese che avrà sede proprio in Villa Sottocasa, presenta l’installazione Permesso di soggiorno: quattro voci, quattro destini; echi di grandi migrazioni si intrecciano al nostro passare, al nostro restare.

“La mostra è un assaggio di quello che sarà il lavoro ordinario di Villa Sottocasa e mette in luce le capacità e competenze del gruppo di persone impegnate nel progetto Must –dice Roberto Rampi, vicesindaco e assessore alle Politiche culturali del Comune di Vimercate-. Il tema dell’incontro tra le culture, dello straniero, che spesso è colui che ci appare strano perché ha usi e abitudini diverse, di chi si muove in questo mondo così interconnesso, è uno dei temi cruciali della nostra società contemporanea. La mostra lo affronta come sa fare l’arte, in maniera emotiva, diretta, profetica. Creando emozione e generando vissuti. Riscoperta delle tradizioni e sguardo sull’oggi si incontrano idealmente a Villa Sottocasa, in un progetto culturale che vuole offrire strumenti per attrezzarsi alla complessità del mondo moderno”.