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Giulio Turcato
un percorso antologico
Comunicato stampa
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Intento della mostra è di esplorare attraverso un percorso antologico, i materiali e le diverse tecniche espressive concepite dall’artista come mezzo funzionale alla creazione dell’opera
Il percorso espositivo inizia dal periodo veneziano (anni’30), prosegue con le “Composizioni” del periodo di Forma1, “Le rovine di Varsavia”, due inedite versioni de “Il Comizio” e continua indagando l’irrequietezza dell’invenzione formale dell’artista negli anni successivi, attraverso quelle opere intrise di sabbie, pigmenti, pulviscoli fluorescenti. Creazioni che accolgono e trasmutano elementi prelevati dal quotidiano:le pillole, le monete, la carta copiativa;l’acquarello, tecnica congeniale a Turcato per il suo valore d’immediatezza in quanto non permette ripensamenti
Interessante è la riproposta, grazie alla collaborazione dell’Archivio Turcato, di una serie di strutture assemblate a ricreare una sorta di giocattolo di evidente intenzione ironica. In "I e II°" del 1963, ad esempio, due piccoli motociclisti di latta sono proiettati con un meccanismo a molla verso la conquista della vittoria premiata con piccole medaglie. Queste opere preluderanno alla creazione di vere e proprie sculture concepite sempre come libere invenzioni formali:“La cuccagna”,“Il Busto di Santa Caterina”,“La Porta”, anch’esse in esposizione. Una breve sezione è dedicata ai gioielli
La mostra è accompagnata dalla proiezione di una intervista televisiva realizzata nel 1984 da Franco Simongini per la serie “Artisti d’oggi”
Il percorso espositivo inizia dal periodo veneziano (anni’30), prosegue con le “Composizioni” del periodo di Forma1, “Le rovine di Varsavia”, due inedite versioni de “Il Comizio” e continua indagando l’irrequietezza dell’invenzione formale dell’artista negli anni successivi, attraverso quelle opere intrise di sabbie, pigmenti, pulviscoli fluorescenti. Creazioni che accolgono e trasmutano elementi prelevati dal quotidiano:le pillole, le monete, la carta copiativa;l’acquarello, tecnica congeniale a Turcato per il suo valore d’immediatezza in quanto non permette ripensamenti
Interessante è la riproposta, grazie alla collaborazione dell’Archivio Turcato, di una serie di strutture assemblate a ricreare una sorta di giocattolo di evidente intenzione ironica. In "I e II°" del 1963, ad esempio, due piccoli motociclisti di latta sono proiettati con un meccanismo a molla verso la conquista della vittoria premiata con piccole medaglie. Queste opere preluderanno alla creazione di vere e proprie sculture concepite sempre come libere invenzioni formali:“La cuccagna”,“Il Busto di Santa Caterina”,“La Porta”, anch’esse in esposizione. Una breve sezione è dedicata ai gioielli
La mostra è accompagnata dalla proiezione di una intervista televisiva realizzata nel 1984 da Franco Simongini per la serie “Artisti d’oggi”
06
dicembre 2006
Giulio Turcato
Dal 06 dicembre 2006 al 20 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
DE CRESCENZO & VIESTI
Roma, Via Ferdinando Di Savoia, 2, (Roma)
Roma, Via Ferdinando Di Savoia, 2, (Roma)
Orario di apertura
giorni feriali 11:00-13:00 / 16:00 – 19:30 (Lunedì mattina e Sabato pomeriggio per appuntamento)
Vernissage
6 Dicembre 2006, ore 18.30
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