Tommaso Paloscia lo aveva definito “archipittore”. In effetti Alberto Parigi, architetto di professione e pittore da sempre per vocazione, coniuga e sfrutta le due professionalità per creare opere in cui l’armonia della composizione è frutto di istintiva naturalezza. Sebbene siano i colori della natura i protagonisti delle sue opere, i colori caldi della terra o le trasparenze dell’acqua e del cielo, si avverte in ogni sua opera il bisogno di ‘inventare’, di far emergere la sua fervida creatività di ‘costruttore’. Ecco quindi che il reale sfuma nell’immaginato e con la fantasia elabora luoghi in cui forme, spazi, volumi e prospettive ripropongono uno scenario mentale, scaturito da un ricordo o da un bisogno di primordialità.