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Grafiche d’autore 2006
Ordinata e curata da Massimiliano Sbrana, questa annuale rassegna vuole portare chiarezza e maggiore conoscenza nel apparente complicato mondo della stampa d’arte con particolare attenzione a quella più contemporanea
Comunicato stampa
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Si inaugura Mecoledi 6 Dicembre alle ore 10 la sesta edizione della rassegna "GRAFICA D'AUTORE OPERE SCELTE".
Ordinata e curata da Massimiliano Sbrana, questa annuale rassegna vuole portare chiarezza e maggiore conoscenza nel apparente complicato mondo della stampa d’arte con particolare attenzione a quella più contemporanea.
Con il termine "stampa" infatti si indicano in generale le varie tecniche che permettono la riproduzione identica di testi o immagini secondo lo stesso principio di funzionamento. Le varie tecniche di STAMPA si dividono in tecniche incisorie in cavo (bulino, acquaforte, acquatinta, puntasecca), tecniche in rilievo (xilografia, chiaroscuro, linoleum), litografia e serigrafia.
Tutti i sistemi di stampa d’arte in maniere semplicativa sono composti da tre fasi la prima dove l’esecutore lavora sulla matrice realizzando il soggetto che intende realizzare (ma in maniera speculare siamo in presenza della stampa detta "diretta") seguita poi dalla fase dell'inchiostratura e quella della stampa attraverso il torchio su carta. Nell’acquaforte invece l'incisore traccia con una punta di disegno e mette a nudo le parti destinate a ricevere l'inchiostro. La matrice viene protetta al rovescio da una vernice isolante e passata al morso (morsura) che comporta il bagno della lastra nell'acido.
Uno dei primi artisti a fare uso dell'acido nell'incisione fu il Parmigianino (1503-1540) ma nei secoli a seguire troviamo anche i nomi di Rembrandt, del Canaletto, Giambattista Tiepolo, Giovanni Battista Piranesi, Manet (1832-1883), fino ai contemporanei Felice Casorati e Giorgio Morandi.
L’ACQUATINTA si ottiene cospargendo la lastra con uno strato di bitume in polvere il quale fonde con il calore e aderisce alla lastra proteggendola dall'acido. Il BULINO si ottiene mediante l'utilizzo dello strumento da cui prende il nome. E' composto da un manico di legno e da una parte in metallo, la punta del bulino incide la matrice generando i solchi che riceveranno l'inchiostro steso con il rullo. L'intensità dei toni è data dalla profondità dello scavo, più è profondo il solco, più riceverà inchiostro. Le prime incisioni a bulino risalgono al Quattrocento, in Italia primeggiò Andrea Mantegna (1431-1506) e successivamente la tecnica fu adottata con straordinari risultati da Albrecht Dürer (1471-1528).
La stampa su LINOLEUM o Linoleografia, si ottiene mediante l'utilizzo di una matrice gommosa e morbida. E' una tecnica dai risultati ottimi ma bisogna attenersi scrupolosamente a tutti i passaggi che richiede il disegno, l'incisone, l'inchiostro steso a rullo e la pressione. Con la stessa immagine è possibile realizzare diverse stampe modificando le tinte di colore.
Altra tecnica incisoria è la PUNTASECCA che si ottiene mediante l'utilizzo dello strumento da cui prende il nome, ovvero una specie di ago appuntito e molto robusto che graffia più o meno in profondità la lastra di metallo morbido usato (generalmente rame). La puntasecca consente una tiratura limitata di stampe in quanto la fragilità della lastra non sopporta a lungo la pressione del torchio. Tra gli artisti che fecero uso di questa tecnica spiccano i nomi di Rembrandt (1606-1669) e due secoli più tardi Edvard Munch (1863-1944).
La XILOGRAFIA è invece un procedimento che consiste nell'intagliare con un coltello o un bulino, una tavoletta di legno, asportando le parti intorno al disegno che si vuole realizzare, risultando così in rilievo. La tavoletta viene poi pressata mediante torchiatura sopra un foglio di carta. Questo termine deriva dal greco e significa proprio "incisione del legno". Anche questa tecnica fu praticata da Albrecht Dürer (1471-1528).
La LITOGRAFIA (è possibile visionare presso il CentroArteModerna un antico torchi litografico a stella del 1830 del maestro artigiano Eugene Brisset ) invece si ottiene con un disegno a matite grasse o anche con inchiostri su pietra calcarea o litografica, preparata in modo che le parti non protette dalla matita siano repellenti all'inchiostro.
Questa tecnica nasce alla fine del Settecento e per la sua rapidità del procedimento e i bassi costi venne usata come tecnica di riproduzione di manifesti o illustrazioni di giornali. Tra gli artisti che adottarono questa tecnica si annoverano Henri Matisse (1869-1954) e Pablo Picasso (1881-1973).
La SERIGRAFIA è un procedimento di stampa che si ottiene nel distendere l'inchiostro su un tessuto a trama di seta finissima tesa sul telaio. Il tessuto funge da matrice e l'inchiostro filtra attraverso la trama in corrispondenza delle parte da imprimere. Antica tecnica di stampa di origine cinese, a questa tecnica si può associare il procedimento fotografico e l'artista che lo ha praticato con maggior successo è stato Andy Warhol (1928-1987).
In questa seta edizione sarà dato particolare spazio alle opere grafiche di Piero Dorazio, Carlo Moschella , Salvo Scafiti, Giuliano Trombini ma e’ doveroso ricordare la presenza anche di opere grafiche di Annigoni, Azzinari, Borgonzoni , Bueno, Bussotti, Cantatore, Cascella, Dova , Faraoni, Fiume , Fontirossi, Guttuso, Maccari, Migneco, Nespolo, Possenti , Purificato, Sassu, Schifano, Treccani, Tozzi, Vespignani, V. Viviani, Zancanaro e dei pisani Borsacchi, de Luca, Galardini, Pellegrini, Tognoni, G. Viviani.
Ordinata e curata da Massimiliano Sbrana, questa annuale rassegna vuole portare chiarezza e maggiore conoscenza nel apparente complicato mondo della stampa d’arte con particolare attenzione a quella più contemporanea.
Con il termine "stampa" infatti si indicano in generale le varie tecniche che permettono la riproduzione identica di testi o immagini secondo lo stesso principio di funzionamento. Le varie tecniche di STAMPA si dividono in tecniche incisorie in cavo (bulino, acquaforte, acquatinta, puntasecca), tecniche in rilievo (xilografia, chiaroscuro, linoleum), litografia e serigrafia.
Tutti i sistemi di stampa d’arte in maniere semplicativa sono composti da tre fasi la prima dove l’esecutore lavora sulla matrice realizzando il soggetto che intende realizzare (ma in maniera speculare siamo in presenza della stampa detta "diretta") seguita poi dalla fase dell'inchiostratura e quella della stampa attraverso il torchio su carta. Nell’acquaforte invece l'incisore traccia con una punta di disegno e mette a nudo le parti destinate a ricevere l'inchiostro. La matrice viene protetta al rovescio da una vernice isolante e passata al morso (morsura) che comporta il bagno della lastra nell'acido.
Uno dei primi artisti a fare uso dell'acido nell'incisione fu il Parmigianino (1503-1540) ma nei secoli a seguire troviamo anche i nomi di Rembrandt, del Canaletto, Giambattista Tiepolo, Giovanni Battista Piranesi, Manet (1832-1883), fino ai contemporanei Felice Casorati e Giorgio Morandi.
L’ACQUATINTA si ottiene cospargendo la lastra con uno strato di bitume in polvere il quale fonde con il calore e aderisce alla lastra proteggendola dall'acido. Il BULINO si ottiene mediante l'utilizzo dello strumento da cui prende il nome. E' composto da un manico di legno e da una parte in metallo, la punta del bulino incide la matrice generando i solchi che riceveranno l'inchiostro steso con il rullo. L'intensità dei toni è data dalla profondità dello scavo, più è profondo il solco, più riceverà inchiostro. Le prime incisioni a bulino risalgono al Quattrocento, in Italia primeggiò Andrea Mantegna (1431-1506) e successivamente la tecnica fu adottata con straordinari risultati da Albrecht Dürer (1471-1528).
La stampa su LINOLEUM o Linoleografia, si ottiene mediante l'utilizzo di una matrice gommosa e morbida. E' una tecnica dai risultati ottimi ma bisogna attenersi scrupolosamente a tutti i passaggi che richiede il disegno, l'incisone, l'inchiostro steso a rullo e la pressione. Con la stessa immagine è possibile realizzare diverse stampe modificando le tinte di colore.
Altra tecnica incisoria è la PUNTASECCA che si ottiene mediante l'utilizzo dello strumento da cui prende il nome, ovvero una specie di ago appuntito e molto robusto che graffia più o meno in profondità la lastra di metallo morbido usato (generalmente rame). La puntasecca consente una tiratura limitata di stampe in quanto la fragilità della lastra non sopporta a lungo la pressione del torchio. Tra gli artisti che fecero uso di questa tecnica spiccano i nomi di Rembrandt (1606-1669) e due secoli più tardi Edvard Munch (1863-1944).
La XILOGRAFIA è invece un procedimento che consiste nell'intagliare con un coltello o un bulino, una tavoletta di legno, asportando le parti intorno al disegno che si vuole realizzare, risultando così in rilievo. La tavoletta viene poi pressata mediante torchiatura sopra un foglio di carta. Questo termine deriva dal greco e significa proprio "incisione del legno". Anche questa tecnica fu praticata da Albrecht Dürer (1471-1528).
La LITOGRAFIA (è possibile visionare presso il CentroArteModerna un antico torchi litografico a stella del 1830 del maestro artigiano Eugene Brisset ) invece si ottiene con un disegno a matite grasse o anche con inchiostri su pietra calcarea o litografica, preparata in modo che le parti non protette dalla matita siano repellenti all'inchiostro.
Questa tecnica nasce alla fine del Settecento e per la sua rapidità del procedimento e i bassi costi venne usata come tecnica di riproduzione di manifesti o illustrazioni di giornali. Tra gli artisti che adottarono questa tecnica si annoverano Henri Matisse (1869-1954) e Pablo Picasso (1881-1973).
La SERIGRAFIA è un procedimento di stampa che si ottiene nel distendere l'inchiostro su un tessuto a trama di seta finissima tesa sul telaio. Il tessuto funge da matrice e l'inchiostro filtra attraverso la trama in corrispondenza delle parte da imprimere. Antica tecnica di stampa di origine cinese, a questa tecnica si può associare il procedimento fotografico e l'artista che lo ha praticato con maggior successo è stato Andy Warhol (1928-1987).
In questa seta edizione sarà dato particolare spazio alle opere grafiche di Piero Dorazio, Carlo Moschella , Salvo Scafiti, Giuliano Trombini ma e’ doveroso ricordare la presenza anche di opere grafiche di Annigoni, Azzinari, Borgonzoni , Bueno, Bussotti, Cantatore, Cascella, Dova , Faraoni, Fiume , Fontirossi, Guttuso, Maccari, Migneco, Nespolo, Possenti , Purificato, Sassu, Schifano, Treccani, Tozzi, Vespignani, V. Viviani, Zancanaro e dei pisani Borsacchi, de Luca, Galardini, Pellegrini, Tognoni, G. Viviani.
06
dicembre 2006
Grafiche d’autore 2006
Dal 06 dicembre 2006 al 10 gennaio 2007
disegno e grafica
Location
GAMEC CENTROARTEMODERNA
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Orario di apertura
10-12,30/16,30-19,30 (feriali); 10,30-12,30/16,00-19,30 (festivi); chiuso lunedì mattina
Vernissage
6 Dicembre 2006, ore 10
Curatore