Sabato 9 dicembre presso la sede della galleria in via Soldini 6/a inaugura una mostra legata a doppio filo alle intenzioni che da sempre muovono l’attività della Marchina Arte Contemporanea ed al suo fondatore: la promozione del lavoro e della ricerca dei giovani artisti e l’aiuto concreto a chi vive situazioni di profondo disagio e povertà.
Approfittando delle numerose festività del mese di Dicembre, e della sensibilità di ognuno, che il periodo natalizio rende ancor più forte, desideriamo unire l’arte alla possibilità di sostenere con il proprio acquisto un progetto molto vasto e ambizioso.
“CAR-GO ART” è una mostra collettiva che raccoglie il lavoro di artisti molto diversi per esperienza, poetica e linguaggio, ma in questo caso accomunati dal desiderio di “DARE”. Grazie alla donazione dei loro lavori, infatti, hanno reso possibile una mostra in cui i visitatori potranno acquistare ogni opera in esposizione per un prezzo simbolico di € 500 che verranno donati interamente al progetto “MAISON DES ENFANTS” Associazione ONLUS la casa dei ragazzi, ovvero come sperare e credere che almeno un centinaio dei 350.000 orfani della Repubblica di Guinea possano avere un alloggio, un pasto tutti i giorni, qualche cura medica, un'istruzione, anche professionale, e forse, ciò che più importa un po' di affetto, di amicizia e tanta speranza nel futuro.

“L' orfanotrofio ospita 420 bambini orfani di entrambi i genitori o orfani di padre o di madre o estremamente poveri dei villaggi vicini. Al suo interno oltre e cure sanitarie, vitto, alloggio ed istruzione riceveranno tanto amore, comprensione ed affetto che li aiuterà a ritrovare la pace e le serenità che sono valori fondamentali nella vita dei ragazzi abbandonati.
Al centro del cortile interno è stata realizzata una struttura ottagonale, di circa 500 m², che servirà da mensa, sala giochi, sala televisione con videocassette e ritrovo comune soprattutto nel periodo delle piogge.
I giovani ospiti dell'orfanotrofio dovranno contribuire con diversi lavori al suo funzionamento affinché la Fondazione possa, da sola, provvedere al mantenimento ed alla crescita degli ospiti”.