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Fuori di sé – Germano Sartelli / Federico Guerri
L’intento di attenta osservazione ed analisi di alcune delle molteplici modalità espressive messe in atto sino ad oggi nell’arte contemporanea, scelto e perseguito dalla Rassegna di Arte Contemporanea Fuori di sé, ricerca condotta non solo in area regionale ma anche nazionale e internazionale, approda al sesto ed ultimo appuntamento
Comunicato stampa
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L’intento di attenta osservazione ed analisi di alcune delle molteplici modalità espressive messe in atto sino ad oggi nell’arte contemporanea, scelto e perseguito dalla Rassegna di Arte Contemporanea Fuori di sé, ricerca condotta non solo in area regionale ma anche nazionale e internazionale, approda al sesto ed ultimo appuntamento per l’anno in corso, accogliendo due artisti il cui lavoro si incontra per la prima volta negli spazi di Casa Rossini. Sin dall’inizio il progetto espositivo ha inteso mettere in evidenza e in relazione giovani esponenti di tendenze artistiche eterogenee ed emergenti in alternanza ad artisti con esperienze maggiormente strutturate e con l’ultimo incontro si tenta di delineare un sottile ed intimo filo conduttore tra un giovane esponente dell’arte emergente e un grande artista con profonde radici storiche, cercando comuni percezioni ma anche rilevando le distanze mentali acquisite, in un interessante confronto generazionale.
Germano Sartelli presenta il tema dell’albero, evocato attraverso la visione di una foresta di ferro le cui sagome sottili come fogli di carta si innalzano suggerendo forme naturali in un continuo variare di apparenza, tutte avvicinabili ma tutte autonome per originalità di aspetto e differenti per trasformazione della materia. Prima strappata e sagomata dai tagli al plasma e poi lasciata arrugginire nel tempo per assumere nuove colorazioni attraverso gli affioramenti e le ossidazioni della ruggine, la materia ferrosa si offre come una superficie epidermica e sensibile, si sfrangia e si apre allo spazio, continuamente rivalutata dal gesto artistico che la trafora, la incide, la lacera e la ricama con robusta tecnica, raggiungendo una trasfigurazione dell’essere verso la poesia totale e presentando a noi l’estrema essenza spirituale della natura.
Federico Guerri presenta un ciclo di opere caratterizzate da una rigorosa geometria e da un controllo accurato e metodico della procedura operativa, partendo da una struttura definita per arrivare a creare una fenomenologia del mutamento e del divenire.
Le sue immagini sono complesse costruzioni dalla struttura aperta dove la forza autogenerativa delle forme articolate suggerisce ritmi evolutivi continui e la finissima griglia di linee tracciate a mano con la matita sulla tela porta ad un risultato di estrema attenuazione della rigidità geometrica e ad una sorta di smaterializzazione della superficie nella quale, nonostante la riduzione minimale e razionale attuata, è però ancora possibile intravedere figure poste al limite del vissuto naturale.
Il filo conduttore fra i due diversi linguaggi artistici va ricercato in una comune sensibilità che suggerisce forme in apparente contrapposizione tra loro nelle quali si rintraccia una linea di persistenza nella comune ricerca del valore spirituale che approda per Sartelli ad immagini di ispirazione naturalistica, dove le forme si rivelano a noi reiventate ma conosciute, come quelle che ci circondano da sempre e alle quali vorremmo tutti essere più in vicini e in sintonia e per Guerri ad una visione più razionale ma ugualmente celebrativa delle strutture invisibili della natura, anche quelle più nascoste, da ricercare nel dettaglio minimo. E’ l’occasione di un indagine a doppio binario sulla diversa valenza simbolica delle forme che in entrambi gli artisti sono costantemente lasciate libere di crescere in continuità di ritmi naturali, ma con processi formali ed evolutivi molto differenti.
E’ ormai consuetudine che, agli avvenimenti espositivi di Casa Rossini ci sia un naturale prolungamento estetico e le opere trovino spazio altrove, pertanto si potrà ammirare una delle sculture di Germano Sartelli e una tela di Federico Guerri entrambe ospiti negli spazi recentemente restaurati della chiesa di San Giacomo, in via Mazzini. Si ricorda al pubblico interessato che gli inserimenti delle opere negli spazi della città, sia delle precedenti mostre che della mostra in corso, proseguiranno fino alla fine dell’anno, termine ultimo per la Rassegna di Arte Contemporanea Fuori di sé di Casa Rossini, per l’anno 2006. Permangono dunque ancora visibili l’opera “Sindone” di Matteo Soltanto ospitata all’interno del Teatro Rossini e “Paesaggio” posta nell’atrio del Cinema San Rocco; l’opera di Ana Hillar “Le carezze non arrivano all’anima” in esposizione all’ingresso della Biblioteca Trisi; l’opera di Oscar Dominguez “Piccole dimenticanze” installata nella parete sud della Rocca; le opere di Vanni Spazzoli sono esposte nell’atrio della sede della CNA.
Germano Sartelli presenta il tema dell’albero, evocato attraverso la visione di una foresta di ferro le cui sagome sottili come fogli di carta si innalzano suggerendo forme naturali in un continuo variare di apparenza, tutte avvicinabili ma tutte autonome per originalità di aspetto e differenti per trasformazione della materia. Prima strappata e sagomata dai tagli al plasma e poi lasciata arrugginire nel tempo per assumere nuove colorazioni attraverso gli affioramenti e le ossidazioni della ruggine, la materia ferrosa si offre come una superficie epidermica e sensibile, si sfrangia e si apre allo spazio, continuamente rivalutata dal gesto artistico che la trafora, la incide, la lacera e la ricama con robusta tecnica, raggiungendo una trasfigurazione dell’essere verso la poesia totale e presentando a noi l’estrema essenza spirituale della natura.
Federico Guerri presenta un ciclo di opere caratterizzate da una rigorosa geometria e da un controllo accurato e metodico della procedura operativa, partendo da una struttura definita per arrivare a creare una fenomenologia del mutamento e del divenire.
Le sue immagini sono complesse costruzioni dalla struttura aperta dove la forza autogenerativa delle forme articolate suggerisce ritmi evolutivi continui e la finissima griglia di linee tracciate a mano con la matita sulla tela porta ad un risultato di estrema attenuazione della rigidità geometrica e ad una sorta di smaterializzazione della superficie nella quale, nonostante la riduzione minimale e razionale attuata, è però ancora possibile intravedere figure poste al limite del vissuto naturale.
Il filo conduttore fra i due diversi linguaggi artistici va ricercato in una comune sensibilità che suggerisce forme in apparente contrapposizione tra loro nelle quali si rintraccia una linea di persistenza nella comune ricerca del valore spirituale che approda per Sartelli ad immagini di ispirazione naturalistica, dove le forme si rivelano a noi reiventate ma conosciute, come quelle che ci circondano da sempre e alle quali vorremmo tutti essere più in vicini e in sintonia e per Guerri ad una visione più razionale ma ugualmente celebrativa delle strutture invisibili della natura, anche quelle più nascoste, da ricercare nel dettaglio minimo. E’ l’occasione di un indagine a doppio binario sulla diversa valenza simbolica delle forme che in entrambi gli artisti sono costantemente lasciate libere di crescere in continuità di ritmi naturali, ma con processi formali ed evolutivi molto differenti.
E’ ormai consuetudine che, agli avvenimenti espositivi di Casa Rossini ci sia un naturale prolungamento estetico e le opere trovino spazio altrove, pertanto si potrà ammirare una delle sculture di Germano Sartelli e una tela di Federico Guerri entrambe ospiti negli spazi recentemente restaurati della chiesa di San Giacomo, in via Mazzini. Si ricorda al pubblico interessato che gli inserimenti delle opere negli spazi della città, sia delle precedenti mostre che della mostra in corso, proseguiranno fino alla fine dell’anno, termine ultimo per la Rassegna di Arte Contemporanea Fuori di sé di Casa Rossini, per l’anno 2006. Permangono dunque ancora visibili l’opera “Sindone” di Matteo Soltanto ospitata all’interno del Teatro Rossini e “Paesaggio” posta nell’atrio del Cinema San Rocco; l’opera di Ana Hillar “Le carezze non arrivano all’anima” in esposizione all’ingresso della Biblioteca Trisi; l’opera di Oscar Dominguez “Piccole dimenticanze” installata nella parete sud della Rocca; le opere di Vanni Spazzoli sono esposte nell’atrio della sede della CNA.
16
dicembre 2006
Fuori di sé – Germano Sartelli / Federico Guerri
Dal 16 al 31 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
CASA ROSSINI
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19; chiuso il lunedì
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 18
Autore
Curatore