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Pietro Roccasalva – Il Traviatore. The Skeleton Key
Pietro Roccasalva, artista vincitore del Premio FURLA per l’arte 2005, presenta il progetto realizzato per gli spazi della Fondazione Querini Stampalia e per la città di Venezia
Comunicato stampa
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Pietro Roccasalva, artista vincitore del Premio FURLA per l’arte 2005, presenta il progetto realizzato per gli spazi della Fondazione Querini Stampalia e per la città di Venezia. Un’occasione questa che è anche collegamento ideale tra la scorsa edizione del Premio e quella attuale, che vedrà i cinque finalisti dell’edizione 2007 esporre a Bologna, presso Villa delle Rose, dal 27 gennaio al 10 marzo 2007.
La mostra di Pietro Roccasalva, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, sarà inaugurata giovedì 14 dicembre 2006 alle 17.
Il lavoro di Pietro Roccasalva ha a che fare con la pittura come campo di azione specifico, anche e soprattutto quando i suoi lavori contemplano l’utilizzo di installazioni, video e riproduzioni digitali.
Il suo procedere può essere assimilato ad un cantiere in cui gli elementi si stratificano, si intrecciano, si compongono come in un ingranaggio, senza soluzione di continuità, determinando delle ‘situazioni d’opera’, come l’artista stesso le chiama. Strutture cioè estremamente variabili in cui elaborazioni al computer, elementi scultorei, ambientali e dipinti visualizzano insieme il processo che precede e segue la realizzazione di un’immagine pittorica.
Programma di sala
Nel 1910 i futuristi lanciarono dalla Torre dell’Orologio a Venezia il loro manifesto contro la città. Questa è la premessa de “IL TRAVIATORE – The Skeleton Key”, una nuova situazione d’opera in tre atti, il cui filo conduttore sono due tra le più famose opere di Giuseppe Verdi, La Traviata e Il Trovatore.
Il progetto inizia con una serie di sei dipinti monocromi, come sei stanze, tutti d’après di famosi quadri futuristi: La città che sale e La risata di Umberto Boccioni, La rivolta e La musica di Luigi Russolo, Ritratto di Marinetti e Uscita dal teatro di Carlo Carrà.
I dipinti, ottenuti simulando la mescolanza di tutti i pigmenti presenti nel quadro originale, ne presentano il “dopo assoluto” (d’après), lo stato di entropia e di calma finale: un preludio (così come lo è il walzer – il Preludio de La Traviata – diffuso in questo primo ambiente) nel quale i quadri dei firmatari del “Manifesto contro Venezia passatista” sono a loro volta “passati” da una fantomatica “chiave passepartout”.
Nel secondo atto entra in scena il Traviatore, il fantasma che anima il quadro The Skeleton Key e tramite quel mostruoso corpo d’opera invade il resto della mostra. Tutta la situazione è opera di questo fantasma e il Traviatore diventa quindi il “fantasma dell’opera”. Questo simulacro è un ritratto dell’ascensorista del film Four Rooms, già presente nella performance della personale O.H. di Via Farini a Milano (2003) e la sua sfigurazione è la conseguenza dell’uso della “chiave passepartout” nelle sei “stanze” futuriste all’ingresso.
Nel terzo e ultimo atto, lo scenario – la camera da letto – è quello del finale de La Traviata. Ma il fantasma Traviatore, nella simulazione digitale Violet Fisheye II, travia la Traviata, la morente Violetta, verso la vendicativa Azucena, personaggio antagonista de Il Trovatore. La sua canzone chiarisce retrospettivamente la meccanica delle altre due stanze: Fisheye è lo sguardo lunare dell’inorganico, quindi del fantasma; la canzone di Azucena è la sua voce, il quadro dell’ascensorista l’artefice e la chiave passepartout (o passatutto…la chiave dell’orologio della Torre) il suo strumento. Nell’inesorabile “giro di vite”, la fiamma solare – che pervade tutta l’opera de Il Trovatore – è ritorta contro chi la celebra (i futuristi, novelli Icaro) e contro se stessa.
L’artista
Pietro Roccasalva è nato a Modica (Ragusa) nel 1970. Vive e lavora a Milano.
Nel 2002 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti a Como con Giulio Paolini. È vincitore del Premio Furla per l’arte 2005.
Mostre personali
2006 My Private #4, Ex Tempio Metodista, Torino
De Morgen, Hoet Bekaert Gallery, Gent
La Tempesta, Johnen +Schöttle, Köln
IL TRAVIATORE – The Skeleton Key, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
2005 Ø, Galleria Zero, Milano
Projectroom Hoet Bekaert Gallery (Gent), Arco, Madrid
2004 O.H., Viafarini, Milano
2003 Fisheye, Vistamare, Pescara
Principali Mostre collettive
2006 Painting Codes: i codici della pittura, La Comunale-Galleria d’Arte Contemporanea, Monfalcone
2005 Follow your shadow, Premio Furla per l’arte, Villa delle Rose, Bologna
Doppia visione, a cura di Maria Rosa Sossai, Magazzino d’Arte Moderna, Roma
Strata. Difference and Repetition, Fondazione Davide Halevim, Milano
Generations of Art- 10 anni alla FAR, Fondazione Antonio Ratti, Como
Changes of Mind: Belief and Transformation, Haunch of Venison, London
2004 Partoftheprocess, Galleria Zero, Milano
Dal Paradiso all’Inferno, a cura di G. Di Pietrantonio, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
2003 Fuori Uso 2003, a cura di C. Laubard, C. Parisi, A. Rabottini, M. Smarrelli
Forse Italia, a cura di Eva Wittocx, S.M.A.K., Gent
Tirana Biennale 2, Tirana
Opening Beaulieu Art Gallery, Jan Hoet jr contemporary art, Gent
Tracce di un seminario, Viafarini, Milano
2002 In Extremis, Corso Superiore di Arti Visive con Giuilio Paolini, Fondazione Antonio Ratti, Como
La RiproRiduzione, a cura di G. Di Pietrantonio, Istituto Nazionale della Calcografia, Roma
La mostra di Pietro Roccasalva, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, sarà inaugurata giovedì 14 dicembre 2006 alle 17.
Il lavoro di Pietro Roccasalva ha a che fare con la pittura come campo di azione specifico, anche e soprattutto quando i suoi lavori contemplano l’utilizzo di installazioni, video e riproduzioni digitali.
Il suo procedere può essere assimilato ad un cantiere in cui gli elementi si stratificano, si intrecciano, si compongono come in un ingranaggio, senza soluzione di continuità, determinando delle ‘situazioni d’opera’, come l’artista stesso le chiama. Strutture cioè estremamente variabili in cui elaborazioni al computer, elementi scultorei, ambientali e dipinti visualizzano insieme il processo che precede e segue la realizzazione di un’immagine pittorica.
Programma di sala
Nel 1910 i futuristi lanciarono dalla Torre dell’Orologio a Venezia il loro manifesto contro la città. Questa è la premessa de “IL TRAVIATORE – The Skeleton Key”, una nuova situazione d’opera in tre atti, il cui filo conduttore sono due tra le più famose opere di Giuseppe Verdi, La Traviata e Il Trovatore.
Il progetto inizia con una serie di sei dipinti monocromi, come sei stanze, tutti d’après di famosi quadri futuristi: La città che sale e La risata di Umberto Boccioni, La rivolta e La musica di Luigi Russolo, Ritratto di Marinetti e Uscita dal teatro di Carlo Carrà.
I dipinti, ottenuti simulando la mescolanza di tutti i pigmenti presenti nel quadro originale, ne presentano il “dopo assoluto” (d’après), lo stato di entropia e di calma finale: un preludio (così come lo è il walzer – il Preludio de La Traviata – diffuso in questo primo ambiente) nel quale i quadri dei firmatari del “Manifesto contro Venezia passatista” sono a loro volta “passati” da una fantomatica “chiave passepartout”.
Nel secondo atto entra in scena il Traviatore, il fantasma che anima il quadro The Skeleton Key e tramite quel mostruoso corpo d’opera invade il resto della mostra. Tutta la situazione è opera di questo fantasma e il Traviatore diventa quindi il “fantasma dell’opera”. Questo simulacro è un ritratto dell’ascensorista del film Four Rooms, già presente nella performance della personale O.H. di Via Farini a Milano (2003) e la sua sfigurazione è la conseguenza dell’uso della “chiave passepartout” nelle sei “stanze” futuriste all’ingresso.
Nel terzo e ultimo atto, lo scenario – la camera da letto – è quello del finale de La Traviata. Ma il fantasma Traviatore, nella simulazione digitale Violet Fisheye II, travia la Traviata, la morente Violetta, verso la vendicativa Azucena, personaggio antagonista de Il Trovatore. La sua canzone chiarisce retrospettivamente la meccanica delle altre due stanze: Fisheye è lo sguardo lunare dell’inorganico, quindi del fantasma; la canzone di Azucena è la sua voce, il quadro dell’ascensorista l’artefice e la chiave passepartout (o passatutto…la chiave dell’orologio della Torre) il suo strumento. Nell’inesorabile “giro di vite”, la fiamma solare – che pervade tutta l’opera de Il Trovatore – è ritorta contro chi la celebra (i futuristi, novelli Icaro) e contro se stessa.
L’artista
Pietro Roccasalva è nato a Modica (Ragusa) nel 1970. Vive e lavora a Milano.
Nel 2002 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti a Como con Giulio Paolini. È vincitore del Premio Furla per l’arte 2005.
Mostre personali
2006 My Private #4, Ex Tempio Metodista, Torino
De Morgen, Hoet Bekaert Gallery, Gent
La Tempesta, Johnen +Schöttle, Köln
IL TRAVIATORE – The Skeleton Key, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
2005 Ø, Galleria Zero, Milano
Projectroom Hoet Bekaert Gallery (Gent), Arco, Madrid
2004 O.H., Viafarini, Milano
2003 Fisheye, Vistamare, Pescara
Principali Mostre collettive
2006 Painting Codes: i codici della pittura, La Comunale-Galleria d’Arte Contemporanea, Monfalcone
2005 Follow your shadow, Premio Furla per l’arte, Villa delle Rose, Bologna
Doppia visione, a cura di Maria Rosa Sossai, Magazzino d’Arte Moderna, Roma
Strata. Difference and Repetition, Fondazione Davide Halevim, Milano
Generations of Art- 10 anni alla FAR, Fondazione Antonio Ratti, Como
Changes of Mind: Belief and Transformation, Haunch of Venison, London
2004 Partoftheprocess, Galleria Zero, Milano
Dal Paradiso all’Inferno, a cura di G. Di Pietrantonio, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
2003 Fuori Uso 2003, a cura di C. Laubard, C. Parisi, A. Rabottini, M. Smarrelli
Forse Italia, a cura di Eva Wittocx, S.M.A.K., Gent
Tirana Biennale 2, Tirana
Opening Beaulieu Art Gallery, Jan Hoet jr contemporary art, Gent
Tracce di un seminario, Viafarini, Milano
2002 In Extremis, Corso Superiore di Arti Visive con Giuilio Paolini, Fondazione Antonio Ratti, Como
La RiproRiduzione, a cura di G. Di Pietrantonio, Istituto Nazionale della Calcografia, Roma
14
dicembre 2006
Pietro Roccasalva – Il Traviatore. The Skeleton Key
Dal 14 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Biglietti
intero 8 euro, ridotto 6 euro
Orario di apertura
dalle 10 alle 18. Il venerdì e sabato dalle 10 fino alle 22. Chiuso il lunedì
Vernissage
14 Dicembre 2006, ore 17
Autore
Curatore