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Sergio Bergami – PadovArchitettura
con le sue foto di architettura di esterni in bianco e nero, ci rivela i suoi pensieri, i suoi piaceri, le sue angosce sul paesaggio urbano di Padova, privo di ogni elemento umano
Comunicato stampa
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La fotografia, come interpretazione della realtà secondo il pensiero e i sentimenti di ogni autore, ha dato a questi ultimi due secoli (circa 170 anni) la memoria di una trasformazione della nostra vita in rappresentazioni di fotogiornalismo, reportage, paesaggio, architettura, moda, spettacolo, ritratto e cosi via…..
Ogni fotografo sente la Vita e si esprime secondo la sua visione del mondo.
Ben s’inserisce qui, in questa sua mostra personale al Godenda Photo Gallery di Padova, Sergio Bergami che, con le sue foto di architettura di esterni in bianco e nero, ci rivela i suoi pensieri, i suoi piaceri, le sue angosce sul paesaggio urbano di Padova, privo di ogni elemento umano.
Dalla Torre Archimede, al Palazzo Inail, ai tetti del Palazzo Telecom, East Tower, ai palazzi della Provincia e all’Cinema Biri, Sergio Bergami discopre il suo ben e mal vivere attraverso un percorso cittadino in cui l’uomo non esiste più, è tagliato fuori dalla grande metropoli che, come tante altre, prende il sopravvento e s’impone angosciosamente sui ritmi umani.
Dove sono le antiche carrozze del Bois de Boulogne di Henry Lartigue nel periodo della Belle Epoque e dell’Art Deco?
Il tempo non ha più tempo per osservarsi e meditare.
Il cemento proposto da Sergio Bergami c’induce ad una riflessione sulla nostra qualità di vivere. Come saranno le nostre città fra cent’anni? Finalmente inserite in spazi vitali di natura?
Si sa che simbolicamente la casa è il vestito dell’anima, ma in queste case si tratta di un vestito sempre più pesante in cui l’anima difficilmente si può sentire a suo agio per esprimersi.
Ecco che l’inquietudine dell’anima di Sergio Bergami deve esprimersi, documentando in fotografia il suo vestito.
Ma al di là di queste osservazioni esistenziali che hanno mosso, mi sembra, “lo scatto” di Bergami, il suo occhio creativo, attraverso cui la sua interiorità esce allo scoperto, ha tentato di percepire la Legge dell’Armonia in linee e tagli in una composizione scevra di ogni romanticismo.
L’Armonia è il motore di ricerca di ogni opera d’arte e anche qui è stata la spinta che ha portato Sergio Bergami a tentare di armonizzare la città di Padova.
Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso urbano che porti l’autore a documentare le nostre città del XXI secolo.
Rosa Moncada
Fotografa e docente di fotografia in corsi “La scuola dello sguardo”
Profilo dell’autore
Sergio Bergami è nato 51 anni fa a Padova dove vive e lavora.
La passione per la fotografia è nata solo da un paio di anni grazie alla frequentazione dei corsi della fotografa Rosa Moncada "la scuola dello sguardo".
E' stato proprio il tipo di approccio che vi viene proposto a far scoprire all'autore della mostra le possibilità espressive e documentarie del mezzo fotografico.
Saper "guardare" in modo non convenzionale, reimparare a vedere le cose, le persone il mondo, conoscere i grandi maestri ed i loro modi di guardare e "scattare": tutto questo permette di fare della buona fotografia.
L'approccio col bianco e nero è stato a questo punto quasi una scelta obbligata perché costringe a pensare maggiormente ogni singolo scatto.
E la città di Padova offre, a saperla interpretare, stimoli continui ed interessanti, come del resto documentato anche da altre mostre proprio presso la Godenda Photo Gallery .
Oltre alla città un altro mondo che interessa l'autore è la montagna perché è in quell'ambiente naturale che vi trascorre tutto il tempo libero dagli impegni lavorativi.
L'autore ha già partecipato a diversi concorsi fotografici e ad una mostra collettiva
Ogni fotografo sente la Vita e si esprime secondo la sua visione del mondo.
Ben s’inserisce qui, in questa sua mostra personale al Godenda Photo Gallery di Padova, Sergio Bergami che, con le sue foto di architettura di esterni in bianco e nero, ci rivela i suoi pensieri, i suoi piaceri, le sue angosce sul paesaggio urbano di Padova, privo di ogni elemento umano.
Dalla Torre Archimede, al Palazzo Inail, ai tetti del Palazzo Telecom, East Tower, ai palazzi della Provincia e all’Cinema Biri, Sergio Bergami discopre il suo ben e mal vivere attraverso un percorso cittadino in cui l’uomo non esiste più, è tagliato fuori dalla grande metropoli che, come tante altre, prende il sopravvento e s’impone angosciosamente sui ritmi umani.
Dove sono le antiche carrozze del Bois de Boulogne di Henry Lartigue nel periodo della Belle Epoque e dell’Art Deco?
Il tempo non ha più tempo per osservarsi e meditare.
Il cemento proposto da Sergio Bergami c’induce ad una riflessione sulla nostra qualità di vivere. Come saranno le nostre città fra cent’anni? Finalmente inserite in spazi vitali di natura?
Si sa che simbolicamente la casa è il vestito dell’anima, ma in queste case si tratta di un vestito sempre più pesante in cui l’anima difficilmente si può sentire a suo agio per esprimersi.
Ecco che l’inquietudine dell’anima di Sergio Bergami deve esprimersi, documentando in fotografia il suo vestito.
Ma al di là di queste osservazioni esistenziali che hanno mosso, mi sembra, “lo scatto” di Bergami, il suo occhio creativo, attraverso cui la sua interiorità esce allo scoperto, ha tentato di percepire la Legge dell’Armonia in linee e tagli in una composizione scevra di ogni romanticismo.
L’Armonia è il motore di ricerca di ogni opera d’arte e anche qui è stata la spinta che ha portato Sergio Bergami a tentare di armonizzare la città di Padova.
Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso urbano che porti l’autore a documentare le nostre città del XXI secolo.
Rosa Moncada
Fotografa e docente di fotografia in corsi “La scuola dello sguardo”
Profilo dell’autore
Sergio Bergami è nato 51 anni fa a Padova dove vive e lavora.
La passione per la fotografia è nata solo da un paio di anni grazie alla frequentazione dei corsi della fotografa Rosa Moncada "la scuola dello sguardo".
E' stato proprio il tipo di approccio che vi viene proposto a far scoprire all'autore della mostra le possibilità espressive e documentarie del mezzo fotografico.
Saper "guardare" in modo non convenzionale, reimparare a vedere le cose, le persone il mondo, conoscere i grandi maestri ed i loro modi di guardare e "scattare": tutto questo permette di fare della buona fotografia.
L'approccio col bianco e nero è stato a questo punto quasi una scelta obbligata perché costringe a pensare maggiormente ogni singolo scatto.
E la città di Padova offre, a saperla interpretare, stimoli continui ed interessanti, come del resto documentato anche da altre mostre proprio presso la Godenda Photo Gallery .
Oltre alla città un altro mondo che interessa l'autore è la montagna perché è in quell'ambiente naturale che vi trascorre tutto il tempo libero dagli impegni lavorativi.
L'autore ha già partecipato a diversi concorsi fotografici e ad una mostra collettiva
11
gennaio 2007
Sergio Bergami – PadovArchitettura
Dall'undici al 27 gennaio 2007
fotografia
Location
GODENDA PHOTO GALLERY
Padova, Via Francesco Squarcione, 4/6, (Padova)
Padova, Via Francesco Squarcione, 4/6, (Padova)
Orario di apertura
dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 18.30 alle 21.30; chiuso domenica e lunedì
Vernissage
11 Gennaio 2007, ore 18.30
Autore