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Koyuki Tezuka – Herbarium
Quello che lei definisce il suo erbario: sono lavori inediti, installazioni che raccontano le fasi del suo attraversamento nel territorio delle forme: passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa e attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unità
Comunicato stampa
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Martedì 9 gennaio Koyuki Tezuka apre le esposizioni del 2007 presso maria cilena, nel nuovo spazio (2°cortile) di via C. Farini 6. Tezuka è nata a Kawagoe, Giappone, si è laureata presso la facoltà di Belle Arti di Tama Art University, Tokio.(B.A.) Ha terminato il corso post-Universitario di specializzazione presso la facoltà di Graduate School of Tama Art University, Tokio (M.A.). E’ stata Borsista di: Governo italiano nell’anno accademico 1993-94 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera - Milano - di “Rotary International Foundation nell’anno accademico 2000-02 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e di “Erasmus” nell’anno 2003 presso Hogeschool Sint-Lucas Brussel, Bruxelles. Vive e lavora tra Bologna e Tokio.
Si tratta di un’artista che espone la sua prima personale a Milano. Quello che lei definisce il suo erbario: sono lavori inediti, installazioni che raccontano le fasi del suo attraversamento nel territorio delle forme: passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa e attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unità.
Artficialità e tattilità- Naoko Banno
(…) Koyuki Tezuka affronta il problema di fondo riguardante la forma e i colori di superfici piane e la messa in discussione della struttura delle superfici stesse realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli (tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo. Congiungendo i pannelli tramite filo di ferro, guarnizioni metalliche, spago o altro, l’artista spazia nel territorio delle forme passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unità. Questa volta oltre alla stoffa e al legno, adotta anche oggetti di uso quotidiano e sarà interessante scoprire le proporzioni che prendono forma dal dispiegarsi delle sensazioni tattili dei materiali e dalle tinte.
Naoko Banno Tokio marzo 2004- Fusione di ordine compositivo italiano e senso della natura orientale.
(…) Anche qui l’opera, mentre implica il ritmo naturale della riproduzione, la concezione orientale del creato, emana un senso di acuta, elegante contemporaneità. Insieme con la riduzione cromatica, anche riguardo al materiale le composizioni escludono il superfluo, ma pur denotando una propensione al minimalismo e un carattere di discendenza “arte povera” celano nell’intimo il senso di fugacità della bellezza e l’estetica dell’effimero che sono intrinsecamente giapponesi. Sono opere di natura evolutiva, connotanti altresì il problema formale dell’espansione del campo della pittoricità dopo Frank Stella degli anni ’80.
Si tratta di un’artista che espone la sua prima personale a Milano. Quello che lei definisce il suo erbario: sono lavori inediti, installazioni che raccontano le fasi del suo attraversamento nel territorio delle forme: passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa e attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unità.
Artficialità e tattilità- Naoko Banno
(…) Koyuki Tezuka affronta il problema di fondo riguardante la forma e i colori di superfici piane e la messa in discussione della struttura delle superfici stesse realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli (tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo. Congiungendo i pannelli tramite filo di ferro, guarnizioni metalliche, spago o altro, l’artista spazia nel territorio delle forme passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unità. Questa volta oltre alla stoffa e al legno, adotta anche oggetti di uso quotidiano e sarà interessante scoprire le proporzioni che prendono forma dal dispiegarsi delle sensazioni tattili dei materiali e dalle tinte.
Naoko Banno Tokio marzo 2004- Fusione di ordine compositivo italiano e senso della natura orientale.
(…) Anche qui l’opera, mentre implica il ritmo naturale della riproduzione, la concezione orientale del creato, emana un senso di acuta, elegante contemporaneità. Insieme con la riduzione cromatica, anche riguardo al materiale le composizioni escludono il superfluo, ma pur denotando una propensione al minimalismo e un carattere di discendenza “arte povera” celano nell’intimo il senso di fugacità della bellezza e l’estetica dell’effimero che sono intrinsecamente giapponesi. Sono opere di natura evolutiva, connotanti altresì il problema formale dell’espansione del campo della pittoricità dopo Frank Stella degli anni ’80.
09
gennaio 2007
Koyuki Tezuka – Herbarium
Dal 09 gennaio all'otto febbraio 2007
arte contemporanea
Location
MARIA CILENA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Carlo Farini, 6, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 6, (Milano)
Orario di apertura
martedì-venerdì 15,30-19
Vernissage
9 Gennaio 2007, ore 18
Autore