Dopo l'esperienza di Miradario, della scrittura, dopo aver costruito fabbriche, realizzato ceramiche, modellato e dipinto legni e metalli, Massimo Biagi realizza una mostra dove domina il mezzo fotografico vissuto allo stesso tempo come divertissement e pretesto per riflettere sull'arte contemporanea, il suo ruolo e il suo tempo.

“Facce di Pietra” è, infatti l'ultima delle innumerevoli invenzioni di Biagi. Nella mostra verranno presentate una serie di immagini fotografiche che ritraggono volti e caratteri realizzati sui sassi del lago di Suviana. Frutto di un'operazione casuale e divertente, questa serie ha portato l'artista a interrogarsi sul valore della traccia e dell'immaterialità dell'atto artistico.

Il mondo di questi esseri immaginari di pietra si accosta a quello delle figure più tipiche di Biagi che affiorano dai legni neri quasi emergenti da un altro lago, più profondo e più intimo.

La giornata di apertura della mostra sarà accompagnata da una serie di interventi; il fotografo Alessandro Mencarelli proporrà una sua riflessione sul mezzo utilizzato da Biagi, Siliano Simoncini, critico d'arte, racconterà l'opera dell'artista marlianese e infine Massimo Biagi e FrancaTommasi leggeranno brani tratti da “Miradario”.

Nella giornata conclusiva del 14 gennaio conferenzierà invece l'architetto Roberto Agnoletti con un intervento sul concetto di “Eccitoplastica, dalla fabbrica alla casa”, tanto caro a Biagi e infine Tullio Freddolini col suo sax proporrà un concerto tra e con le opere di Massimo Biagi.