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Gradara. Progetti futuri per la memoria del borgo
L’esposizione qui presentata è una occasione per i visitatori di venire a conoscenza di reali possibilità di sviluppo e prospettive del borgo di Gradara e del suo territorio, filtrate tramite gli occhi e le capacità di laureandi che al momento della tesi hanno deciso di affrontare temi inerenti il futuro immaginato di Gradara
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione qui presentata è una occasione per i visitatori di venire a conoscenza di reali possibilità di sviluppo e prospettive del borgo di Gradara e del suo territorio, filtrate tramite gli occhi e le capacità di laureandi che al momento della tesi hanno deciso di affrontare temi inerenti il futuro immaginato di Gradara.
Si tratta di tesi affrontate da persone di diversa formazione e che hanno, all’interno della propria carriera didattica, seguito vocazioni differenti.
L’astrazione di linguaggio, tipico delle tesi, ha ovviamente favorito i laureandi nella possibilità di attingere a mondi di totale invenzione; questo ha lasciato libertà di affrontare, senza incertezze dettate da normative o rigidi piani urbanistici ed economici, le problematiche, ideando progetti architettonici o di sviluppo forse non realizzabili, sicuramente provocatori e meritevoli di interesse.
Di particolare interesse è come le tesi rispecchino e, per certi versi, avvallino reali esigenze dell’amministrazione, che ha manifestato una effettiva volontà di vagliare lavori di “restyling” a livello urbanistico ed architettonico; questi dovranno scaturire da una profonda conoscenza del luogo – che rappresenta la base comune delle quattro tesi -, sarà dettato da un programma turistico che sia rispettoso di un borgo caratterizzato da forti tracce storiche e, come ultima fase, necessiterà di progetti sia per il mantenimento e la conservazione dei beni storici, sia per la creazione di spazi ricettivi, spazi espositivi di supporto, percorsi, infrastrutture per ciò che riguarda le aree immediatamente a ridosso delle mura di cinta, integrandosi al meglio con le fondamentali preesistenze.
Queste tesi possono quindi essere interpretate come laboratorio sperimentale per futuri tecnici e, contemporaneamente, come
interessante iniziativa di analisi e ricerca capace di rispondere ad una effettiva necessità di conoscenza e di ausilio per le
previsioni e le prefigurazioni cercate dal Comune di Gradara, che potrebbe trarre idee ed imput dalle provocazioni.
Indubbiamente per una città o, a maggior ragione, per un piccolo borgo di origine medievale diventare un “caso di studio” didattico è una occasione da non perdere, visto che, come dimostrato, si acquisiscono punti di vista dettati da uno sguardo esterno, prezioso per fornire un contributo a riflessioni ed ideazioni inedite. L’esposizione può diventare inoltre un momento di confronto tra docenti di diversa formazione con una acquisita conoscenza del luogo ottenuta tramite le tesi dei propri studenti, consentendo interessanti scambi di opinioni e dibattiti.
Si tratta di tesi affrontate da persone di diversa formazione e che hanno, all’interno della propria carriera didattica, seguito vocazioni differenti.
L’astrazione di linguaggio, tipico delle tesi, ha ovviamente favorito i laureandi nella possibilità di attingere a mondi di totale invenzione; questo ha lasciato libertà di affrontare, senza incertezze dettate da normative o rigidi piani urbanistici ed economici, le problematiche, ideando progetti architettonici o di sviluppo forse non realizzabili, sicuramente provocatori e meritevoli di interesse.
Di particolare interesse è come le tesi rispecchino e, per certi versi, avvallino reali esigenze dell’amministrazione, che ha manifestato una effettiva volontà di vagliare lavori di “restyling” a livello urbanistico ed architettonico; questi dovranno scaturire da una profonda conoscenza del luogo – che rappresenta la base comune delle quattro tesi -, sarà dettato da un programma turistico che sia rispettoso di un borgo caratterizzato da forti tracce storiche e, come ultima fase, necessiterà di progetti sia per il mantenimento e la conservazione dei beni storici, sia per la creazione di spazi ricettivi, spazi espositivi di supporto, percorsi, infrastrutture per ciò che riguarda le aree immediatamente a ridosso delle mura di cinta, integrandosi al meglio con le fondamentali preesistenze.
Queste tesi possono quindi essere interpretate come laboratorio sperimentale per futuri tecnici e, contemporaneamente, come
interessante iniziativa di analisi e ricerca capace di rispondere ad una effettiva necessità di conoscenza e di ausilio per le
previsioni e le prefigurazioni cercate dal Comune di Gradara, che potrebbe trarre idee ed imput dalle provocazioni.
Indubbiamente per una città o, a maggior ragione, per un piccolo borgo di origine medievale diventare un “caso di studio” didattico è una occasione da non perdere, visto che, come dimostrato, si acquisiscono punti di vista dettati da uno sguardo esterno, prezioso per fornire un contributo a riflessioni ed ideazioni inedite. L’esposizione può diventare inoltre un momento di confronto tra docenti di diversa formazione con una acquisita conoscenza del luogo ottenuta tramite le tesi dei propri studenti, consentendo interessanti scambi di opinioni e dibattiti.
19
dicembre 2006
Gradara. Progetti futuri per la memoria del borgo
Dal 19 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007
architettura
Location
PALAZZO ZANVETTORI – EX RETTILARIO
Gradara, centro storico, (Pesaro E Urbino)
Gradara, centro storico, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
da venerdì a domenica dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
19 Dicembre 2006, ore 20
Autore