Giunta alla sua sesta edizione, la Biennale di Shanghai verrà raccontata attraverso il diario di viaggio di uno dei suoi protagonisti: Gianfranco Maraniello, direttore dell’Istituzione Galleria d'Arte Moderna di Bologna, chiamato a far parte del team curatoriale della maggior manifestazione d’arte contemporanea in Asia.
Il nome di Shanghai è sufficiente ad evocare l’immagine di un paese ormai alla ribalta sulla scena economica e geopolitica mondiale e progressivamente divenuto un vero e proprio “oggetto di consumo” dell’immaginario collettivo occidentale. Il generale interesse per le sue dinamiche di sviluppo sociale ed economico e il boom che l'arte cinese vive sul mercato mondiale veicolano la necessità di un’analisi critica di queste realtà.
Intitolata HyperDesign e divisa in tre sezioni: Design and Imagination, Ordinary Life Practice e Future and History, la Biennale 2006 è riuscita ad instaurare una connessione tra risorse locali e istanze globali, tra estetica popolare e problematiche di sviluppo urbano e sociale.

Shanghai è stata la cornice insostituibile di un evento che ha richiamato oltre 280.000 visitatori e che ha permesso di riconsiderare e rivisitare le contraddizioni culturali e le immense potenzialità di sviluppo economico della metropoli asiatica. La manifestazione ha indagato, attraverso l'arte, le istanze e i valori legati alla produzione industriale, ha analizzato il potere simbolico racchiuso in ogni oggetto quotidiano e ha interpretato le implicazioni ideologiche di quel processo di standardizzazione dei valori estetici di cui il design si fa portatore."



HyperDesign, "Racchiude in sé - come lo stesso Maraniello ha sottolineato - la dimensione dell'eccesso di Hyper, da intendersi come sfida, competizione, confronto con la storia delle idee e con le regole della produzione industriale e chiama in causa, con Design, il rapporto tra l'oggetto industriale e la sua dimensione estetica, tra funzionalità e godimento, tra il valore d'uso e quello artistico."



La conferenza alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna rappresenta il primo di una serie di incontri con personalità di spicco quali critici, curatori e giornalisti che racconteranno in brevi diari di viaggio impressioni, idee e visioni sulle maggiori manifestazioni internazionali nel mondo dell'arte contemporanea.