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Claudio Grandinetti – Pre-Release
Anteprima espositiva del progetto presentato da Claudio Grandinetti per la Biennale di Venezia 2007
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 5 al 12 Gennaio 2007 lo Studio d'Arte Diego Minuti di Cosenza accogliera' “Pre – Release” prima anteprima espositiva di pitto-scultura denominata “Cassette Ludiche” recente proposta artistica di Grandinetti che vedrà, a partire da questa sua prima iniziativa, un percorso culturale intenso ed esaustivo di interventi, incontri ed esposizioni tutte dedicate alle sue teche ludiche.
Presentazione in catalogo di:
Joan Luís Montané
De la Asociación Internacional de Críticos de Arte
Spagna
E di:
Dario Salani
Italia
Claudio Grandinetti, dalla sculto-pittura alla mail-art
Claudio Grandinetti lavora in sculto-pittura, elaborando delle composizioni scultorie con componenti di collage e pittura. Anche nella disciplina della Mail-Art, con la quale è rappresentato in diversi musei del mondo.
La sua creazione, in linee generali, possiede componenti plastici di grande agilità estetica con derivazioni e influenze proprie dell’arte povera, dandogli però un senso molto diverso e riaffermando gli aspetti più ludici degli elementi presenti.
Allo stesso modo si costatano certe concomitanze con la poesia visiva, aspetti di trattamento tecnico derivati dalla net-art e anche "liassons" proprie di un opera compromessa a livello concettuale con l’arte di reminiscenze sociali.
"Felix", opera realizzata nel 1999, di si iscrive nel discorso sociale acido ed ironico, ci offre l’evoluzione del personaggio partendo da una prospettiva ludica e innocente fino ad arrivare ad un essere assolutamente sconvolto, influenzato dall’aspetto esterno, diventando psichedelico ma perso nel suo viaggio verso il nulla.
In "Cuori", composizione scultorea con elementi e oggetti che girano intorno al cuore, presentato in tutte le forme possibili: cuori disegnati, cuori a mò di collage, altri scultorei o dorati e brillanti, monocromi, di color rosa e rosso accesso. Siamo nel 2002.
"Cuori", è una sculto-pittura allungata, frammentata in un tutto. Inoltre, segue la linea di scomparti in ciascuno dei quali c’è una storia distinta che segue però la stessa tematica unificatrice che caratterizza l’opera di Grandinetti negli ultimi anni.
Ciascuna opera è una serie di opere e comincia e finisce in sé stessa.
In "La bestia sono io", del 2000, ritorna l’opera sociale, acida, ironica, autoriflessiva.
Spesso Claudio Grandinetti impiega il suo operato per porre questioni alla propria società. E’ una posizione singolare nella quale tutto possiede un ordine concettuale. E lavora così perché si interroga costantemente sui mezzi per trasformare i risultati formali in immagini adatte alle sue idee.
Dal 2002, anche se questa volta non si tratta di sculto-pittura ma di Mail-Art, segnalerei l’opera intitolata "La bestia è viva". In essa mostra una faccia di scimmia, con turbante, Afganistan a nord, Iraq nel subconscio, ironia dell’assurdo nel fermento delle idee che si nutrono di loro stesse.
"La bestia è viva" è l’espressione dell’indimenticabile in quanto vissuto ma anche un avvertimento di quello che succederà per essere stato tenuto al di fuori dello spazio-tempo. Quest’opera poi entra a far parte dell’interessante proposta di Mail-Art Project di East-west", del 2003, e si trova attualmente nel Museum of Art Satu-Mare in Romania.
Nelle sue creazioni di Mail-Art è molto più fresco e divertente. Non possiede la carica di elementi e di concetti teorici che si trovano implicati nella sua sculto-pittura; ma, in realtà, si nutre di un suggerimento continuo, di un’effervescenza dell’abitudine in lui, per mettere tutto in discussione, compreso il proprio io.
Ribelle, ironico, personalista, Claudio Grandinetti è un creatore che si ripete la stessa domanda, nel bisogno di esprimersi con sobrietà ma all’interno di una risorsa plastica veramente estetica, per essere coerente con sé stesso.
Non rinuncia ad una certa plasticità estetica perché non intende trasformare ma verificare, costatare il cumulo di situazioni ed il transito di idee che provocano lo scontro ed il progresso, la lotta e le debolezze attraverso le quali il mondo si definisce oggi.
E’ un creatore che indaga nella pura estetica, nell’elevata componente plastica.
Si nutre delle facilitazioni che vengono date ai creatori che pensano partendo da concetti generati dalla propria poesia visiva. La sua arte è un’arte di immagini, immagini che diventano concetti. Allo stesso modo, questi concetti sono idee, ispirazioni che sapientemente lavorati, prendono forma. In seguito, li sviluppa di modo che abbiano coerenza idealità sufficienti da essere autonomi rispetto al loro proprio creatore.
Istigatore dell’immagine; fervente utente di flash che si definiscono da sé.
Forgiatore di attimi che si vantano di virtù che sono singolarizzate.
Dominatore di colori che definiscono momenti e tempi sottili nell’intento di innalzare la discrezione.
Mago fornitore di scene che si sommergono nel marasma degli scontri ottici per ingenerare una multidisciplina ed una interdisciplina di tecniche e specialità.
Questo sincretismo invadente, fervente e nervoso, questa attitudine di agglomerare per formare nuove percezioni plastiche dotate di personalità innovatrice fanno che la sua opera sia universale, con il vantaggio che il prodotto finale sia bello ma non docile.
Traduzione di Carmen Velazquez
Presente su Internet in più di settanta siti d'arte, Claudio Grandinetti espone dal 1975 con oltre trenta presenze in mostre collettive, personali e concorsi d'arte. Si tratta di un artista versatile che unisce pittura, scultura, illustrazione e grafica (essendo anche un ottimo web-master e creatore di pagine web). Infatti l'immaginario visivo di questo artista cosentino è di straordinaria fecondità ed ampiezza. Pur elaborando opere in formato tableau, i suoi lavori sono un compendio di tecniche e risorse plastiche: realizzati con tecniche miste, con inserti in gesso e plastica, con stampe laser - nonché pittura - i quadri dell'artista aprono al fruitore tutte una serie di "finestre", di "interfacce" immaginifiche ed immaginarie che, come in un infinito gioco di specchi, alla stregua di innumerevoli scatole cinesi, percorrono il modernismo ed inglobano tutta una serie di situazioni di avanguardie artistiche. L'impatto ludico, fantasioso, l'approccio anche didattico dei soggetti proposti da Grandinetti, testimoniano una fertile vena affabulatrice, rappresentata da dipinti tridimensionali, da "pittosculture" in cui la materia è colore e viceversa. Numerose possono essere le citazioni evocate e suggerite dall'autore: all'occhio esperto non può sfuggire l'ammiccamento al Neo-Dada, alla Pop Art e all'Arte Concettuale, in un percorso che va dai Ready Made di Duchamp, o i Cadeau di Man Ray ai giocattoli metafisici di Savinio, dagli assemblages di Rauschemberg alle ripetizioni seriali di Warhol agli innesti d Wasselmann, alle sculture provocatorie e ludiche di Oldemburg, fino arrivare al Nouveau Réalisme di Saint-Phalle, ai nostrani Nespolo, Del Pezzo o al concettualismo testuale di un Alighiero Boetti (numerosi sono infatti le opere in cui la scritta "Grandinetti" è intassellata come "Alighiero&Boetti".
Un ricco repertorio di immagini e idee rende le opere di Claudio Grandinetti sempre diverse allo sguardo, in cui ogni particolare appare sempre nuovo e inusitato, forse perché l'ultima volta che l'abbiamo guardato ci era sfuggito.
Dario Salani
Presentazione in catalogo di:
Joan Luís Montané
De la Asociación Internacional de Críticos de Arte
Spagna
E di:
Dario Salani
Italia
Claudio Grandinetti, dalla sculto-pittura alla mail-art
Claudio Grandinetti lavora in sculto-pittura, elaborando delle composizioni scultorie con componenti di collage e pittura. Anche nella disciplina della Mail-Art, con la quale è rappresentato in diversi musei del mondo.
La sua creazione, in linee generali, possiede componenti plastici di grande agilità estetica con derivazioni e influenze proprie dell’arte povera, dandogli però un senso molto diverso e riaffermando gli aspetti più ludici degli elementi presenti.
Allo stesso modo si costatano certe concomitanze con la poesia visiva, aspetti di trattamento tecnico derivati dalla net-art e anche "liassons" proprie di un opera compromessa a livello concettuale con l’arte di reminiscenze sociali.
"Felix", opera realizzata nel 1999, di si iscrive nel discorso sociale acido ed ironico, ci offre l’evoluzione del personaggio partendo da una prospettiva ludica e innocente fino ad arrivare ad un essere assolutamente sconvolto, influenzato dall’aspetto esterno, diventando psichedelico ma perso nel suo viaggio verso il nulla.
In "Cuori", composizione scultorea con elementi e oggetti che girano intorno al cuore, presentato in tutte le forme possibili: cuori disegnati, cuori a mò di collage, altri scultorei o dorati e brillanti, monocromi, di color rosa e rosso accesso. Siamo nel 2002.
"Cuori", è una sculto-pittura allungata, frammentata in un tutto. Inoltre, segue la linea di scomparti in ciascuno dei quali c’è una storia distinta che segue però la stessa tematica unificatrice che caratterizza l’opera di Grandinetti negli ultimi anni.
Ciascuna opera è una serie di opere e comincia e finisce in sé stessa.
In "La bestia sono io", del 2000, ritorna l’opera sociale, acida, ironica, autoriflessiva.
Spesso Claudio Grandinetti impiega il suo operato per porre questioni alla propria società. E’ una posizione singolare nella quale tutto possiede un ordine concettuale. E lavora così perché si interroga costantemente sui mezzi per trasformare i risultati formali in immagini adatte alle sue idee.
Dal 2002, anche se questa volta non si tratta di sculto-pittura ma di Mail-Art, segnalerei l’opera intitolata "La bestia è viva". In essa mostra una faccia di scimmia, con turbante, Afganistan a nord, Iraq nel subconscio, ironia dell’assurdo nel fermento delle idee che si nutrono di loro stesse.
"La bestia è viva" è l’espressione dell’indimenticabile in quanto vissuto ma anche un avvertimento di quello che succederà per essere stato tenuto al di fuori dello spazio-tempo. Quest’opera poi entra a far parte dell’interessante proposta di Mail-Art Project di East-west", del 2003, e si trova attualmente nel Museum of Art Satu-Mare in Romania.
Nelle sue creazioni di Mail-Art è molto più fresco e divertente. Non possiede la carica di elementi e di concetti teorici che si trovano implicati nella sua sculto-pittura; ma, in realtà, si nutre di un suggerimento continuo, di un’effervescenza dell’abitudine in lui, per mettere tutto in discussione, compreso il proprio io.
Ribelle, ironico, personalista, Claudio Grandinetti è un creatore che si ripete la stessa domanda, nel bisogno di esprimersi con sobrietà ma all’interno di una risorsa plastica veramente estetica, per essere coerente con sé stesso.
Non rinuncia ad una certa plasticità estetica perché non intende trasformare ma verificare, costatare il cumulo di situazioni ed il transito di idee che provocano lo scontro ed il progresso, la lotta e le debolezze attraverso le quali il mondo si definisce oggi.
E’ un creatore che indaga nella pura estetica, nell’elevata componente plastica.
Si nutre delle facilitazioni che vengono date ai creatori che pensano partendo da concetti generati dalla propria poesia visiva. La sua arte è un’arte di immagini, immagini che diventano concetti. Allo stesso modo, questi concetti sono idee, ispirazioni che sapientemente lavorati, prendono forma. In seguito, li sviluppa di modo che abbiano coerenza idealità sufficienti da essere autonomi rispetto al loro proprio creatore.
Istigatore dell’immagine; fervente utente di flash che si definiscono da sé.
Forgiatore di attimi che si vantano di virtù che sono singolarizzate.
Dominatore di colori che definiscono momenti e tempi sottili nell’intento di innalzare la discrezione.
Mago fornitore di scene che si sommergono nel marasma degli scontri ottici per ingenerare una multidisciplina ed una interdisciplina di tecniche e specialità.
Questo sincretismo invadente, fervente e nervoso, questa attitudine di agglomerare per formare nuove percezioni plastiche dotate di personalità innovatrice fanno che la sua opera sia universale, con il vantaggio che il prodotto finale sia bello ma non docile.
Traduzione di Carmen Velazquez
Presente su Internet in più di settanta siti d'arte, Claudio Grandinetti espone dal 1975 con oltre trenta presenze in mostre collettive, personali e concorsi d'arte. Si tratta di un artista versatile che unisce pittura, scultura, illustrazione e grafica (essendo anche un ottimo web-master e creatore di pagine web). Infatti l'immaginario visivo di questo artista cosentino è di straordinaria fecondità ed ampiezza. Pur elaborando opere in formato tableau, i suoi lavori sono un compendio di tecniche e risorse plastiche: realizzati con tecniche miste, con inserti in gesso e plastica, con stampe laser - nonché pittura - i quadri dell'artista aprono al fruitore tutte una serie di "finestre", di "interfacce" immaginifiche ed immaginarie che, come in un infinito gioco di specchi, alla stregua di innumerevoli scatole cinesi, percorrono il modernismo ed inglobano tutta una serie di situazioni di avanguardie artistiche. L'impatto ludico, fantasioso, l'approccio anche didattico dei soggetti proposti da Grandinetti, testimoniano una fertile vena affabulatrice, rappresentata da dipinti tridimensionali, da "pittosculture" in cui la materia è colore e viceversa. Numerose possono essere le citazioni evocate e suggerite dall'autore: all'occhio esperto non può sfuggire l'ammiccamento al Neo-Dada, alla Pop Art e all'Arte Concettuale, in un percorso che va dai Ready Made di Duchamp, o i Cadeau di Man Ray ai giocattoli metafisici di Savinio, dagli assemblages di Rauschemberg alle ripetizioni seriali di Warhol agli innesti d Wasselmann, alle sculture provocatorie e ludiche di Oldemburg, fino arrivare al Nouveau Réalisme di Saint-Phalle, ai nostrani Nespolo, Del Pezzo o al concettualismo testuale di un Alighiero Boetti (numerosi sono infatti le opere in cui la scritta "Grandinetti" è intassellata come "Alighiero&Boetti".
Un ricco repertorio di immagini e idee rende le opere di Claudio Grandinetti sempre diverse allo sguardo, in cui ogni particolare appare sempre nuovo e inusitato, forse perché l'ultima volta che l'abbiamo guardato ci era sfuggito.
Dario Salani
05
gennaio 2007
Claudio Grandinetti – Pre-Release
Dal 05 al 12 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE DIEGO MINUTI
Cosenza, Via Luigi Fera, 128a, (Cosenza)
Cosenza, Via Luigi Fera, 128a, (Cosenza)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-13 e 17,30-20,30
Vernissage
5 Gennaio 2007, ore 18,30
Sito web
www.guzzardi.it/claudiograndinetti.htm
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