"La caparbietà con cui Enrico Manera porta avanti il suo lavoro e la notevole incidenza che assume la sua opera all'interno delle vie consolidate della cultura collettiva rappresentano una vitalità particolare nel contesto del complesso panorama dell'arte italiana; la sua generosità coloristica, la sua inattaccabile positività, il suo umore libero e scevro da ogni compromesso, la sua cifra stilistica popolare lo rendono un ottimo osservatore e un profondo conoscitore, come sottolinea Duccio Trombadori, della comunicazione globale.
Oggi, a distanza di anni il lavoro di Enrico Manera assume i caratteri classici di una carriera compatta, se pur ricca di avvenimenti particolari, dalla innecepibile linearità poetica e programmatica.
I suoi lavori esprimono l'idea di un work in progress costante, di un continuo girovagare all'interno di una struttura che percepisce solo sovrastrutture ridondanti e pericolose sempre pronte a far emergere quello che di contradditorio in essa si sviluppa e consuma."
Scrive in catalogo Piero Boccuzzi.
La mostra che resterà aperta sino al 10 febbraio, si compone di opere di medie e grandi dimensioni, di pittura - pittura, contaminazioni fotografiche ed opere con inserti al neon.
Con il patrocinio del Comune di Ravenna, della Provincia e della Regione Emilia Romagna e l'organizzazione della Dott.ssa Patrizia Bondi per Novecento Eventi Speciali e Tuttifrutti.