D'Après Goya è il titolo della mostra di Nataly Maier che apre il 18 gennaio presso la Galleria Il Milione. Si tratta di una serie di lavori che l’artista tedesca, in Italia da oltre venti anni, ha realizzato partendo da Goya.

Quello di Nataly Maier, che attualmente sta lavorando a un ciclo su Velasquez, è un cammino nel colore inverso rispetto ai percorsi dell'arte. Generalmente la partenza è dalla pittura figurativa per giungere al monocromo o addirittura alla fotografia, al video. Qui il percorso parte dalla fotografia con i suoi “colori colore” per giungere a una monocromia fatta di pigmenti puri, che l'ha portata alla ricerca della pittura in senso più ampio.

Si tratta di un percorso alla scoperta della pittura per il quale ha utilizzato tecniche tradizionali: dalla tempera all 'uovo, ai colori a olio.

«La sua è volontà di conoscere, di studiare, di praticare la pittura- scrive in catalogo Angela Madesani-anche nella sua accezione più tradizionale di mestiere: per poterla, magari, un giorno superare».

In mostra sono tre diverse serie di opere: la prima è costituita da dittici in cui sono zone di colore, dipinto e pannelli di alluminio recanti il titolo dell'opera di Goya a cui si fa riferimento. In questo gruppo di opere molto spazio è lasciato alla parte di alluminio, al vuoto che stimola a reazione mnemonica di chi guarda.

La seconda serie è costituita da dittici in cui al pannello di alluminio si accompagna un dettaglio del dipinto.

Nel terzo gruppo di opere, costituite da lastre di alluminio grezzo, un dettaglio del dipinto è inserito nell'esatta posizione, a seconda delle proporzioni, dove è nell'originale.

Con Goya, Nataly Maier ha cercato- e ci è riuscita con opere di grande originalità, complesse e semplici al tempo stesso-di entrare nel suo lavoro. Così che lo spagnolo diviene pretesto e motore scatenante al tempo stesso.

Filo rosso tra i lavori del passato e quelli del presente è il tema della memoria che viene elaborato. Nella percezione del mondo quello che conta è la prima volta, la prima volta che una cosa sorprende, colpisce e che entra nei nostri occhi.