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Masbedo – Una costante perdita di magia
le opere esposte giocano con le nozioni opposte di fragilità e resistenza, di controllo e compulsività, di incomunicabilità ed eccesso discorsivo nevrotico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la sua prima mostra personale alla Galleria Pack, il duo milanese Masbedo articola una proposta espositiva ambiziosa, che
prende spunto da una serie di relazioni dialettiche: le opere esposte giocano con le nozioni opposte di fragilità e resistenza, di
controllo e compulsività, di incomunicabilità ed eccesso discorsivo nevrotico.
Nelle loro opere, i Masbedo, con un linguaggio a volte espressionista a volte più delicato ed intimista, inquadrano rappresentazioni
e azioni fondanti dell’esperienza umana come l’amare, il soffrire, il provare le tensioni contraddittorie delle proprie aspirazioni e l’esperire
il carattere provvisorio della vita. Questo equilibrio, rende la loro opera fruibile attraverso una varietà di modi, dal più formale ed estetico
ad uno più profondo e legato alla riflessione sull’esistenza umana.
I legami con la letteratura da un lato – in particolare la stretta collaborazione con lo scrittore francese Michel Houellebecq - e con la danza
e il teatro dall’altro, attraverso l’intervento di attori selezionati nel campo della performance o del teatro sperimentale, conferiscono all’opera
dei Masbedo un’apertura verso altre discipline che li rende protagonisti di una pratica plurale e indubbiamente complessa.
Una costante perdita di magia è composta da quattro installazioni che offrono spazi di narrazione autonomi, che si accomunano nell’illustrare
i movimenti, spesso contraddittori, dell’anima e dell’individuo.
Mentre la coppia di contagocce antropomorfi della prima sala descrive in modo metaforico come parole ed emozioni possano essere racchiuse e
disciplinate, prima di essere lentamente liberate prive di ogni spontaneità, il protagonista della video-installazione Togliere tempesta al mare
rifiuta ogni atteggiamento misurato e razionale per lottare disperatamente con il mare infuriato, esaurendosi in un combattimento impossibile.
Le opere dei Masbedo illustrano questa costante valse-hésitation, a cavallo tra leggi rigide, dettate dall’esterno, e l’abbandono totale al proprio istinto.
Le vere emozioni o i pensieri nascosti dei personaggi finiscono per riaffiorare tramite i movimenti irrefrenabili del corpo, la qualità dei sogni, una particolare
cadenza nell’espressione orale. Con una predilezione per situazioni parossistiche ed eccessive, Masbedo dispiega il suo teatro umano, rivolgendo uno sguardo
talvolta profondamente empatico, talvolta invece più seccamente analitico. Ne testimonia l’attenzione acuta per i dettagli e le mimiche individuali, lo sguardo
puntato su alcuni frammenti del corpo, la grana della pelle, i lineamenti e le tensioni muscolari.
L’idea della dissociazione del sé in rapporto con la soggettività altrui è al centro dell’ultima installazione della mostra, la più autobiografica, intitolata
Stanza dell’altro ritratto. I due artisti vengono rappresentati in un momento di dialogo, nell’intento di formulare ciò che chiamano un “altro ritratto”,
ossia la visione di ognuno rispecchiata dall’altro.
Masbedo (Nicolò Massazza, Milano, 1973 e Jacopo Bedogni, Sarzana, 1970)
Tra le mostre recenti, ricordiamo la personale Seguir Viu.: Michel Houellebecq-Masbedo al Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona, CCCB, 2006; Asociaciones debidas,
Centro atlantico de arte moderna, Las Palmas, Canaries, 2006; Photo Espana - Notte 266, Galleria Pilar Parra, Madrid, 2006; Masbedo, Galleria Marco Noire, Torino, 2006;
Barrocos y Neobarrocos, El infierno de lo Bello, Domus Artium, Salamanca, 2005; DA2, Domus Artium, Salamanca, 2004; Flesh for fantasy, Prato, 2003. Il duo ha inoltre
partecipato a numerosi festival di cinema e di videoarte, tra cui: Lisboa Indipendent film festival, Lisbona, in programma per 2007; Festival de las artes de Castilla y Leon,
Salamanca, 2006; il 59°'a1 Festival Internazionale del film di Locarno, con un evento speciale in Piazza Grande all’interno della sezione Play-forward, 2006.
prende spunto da una serie di relazioni dialettiche: le opere esposte giocano con le nozioni opposte di fragilità e resistenza, di
controllo e compulsività, di incomunicabilità ed eccesso discorsivo nevrotico.
Nelle loro opere, i Masbedo, con un linguaggio a volte espressionista a volte più delicato ed intimista, inquadrano rappresentazioni
e azioni fondanti dell’esperienza umana come l’amare, il soffrire, il provare le tensioni contraddittorie delle proprie aspirazioni e l’esperire
il carattere provvisorio della vita. Questo equilibrio, rende la loro opera fruibile attraverso una varietà di modi, dal più formale ed estetico
ad uno più profondo e legato alla riflessione sull’esistenza umana.
I legami con la letteratura da un lato – in particolare la stretta collaborazione con lo scrittore francese Michel Houellebecq - e con la danza
e il teatro dall’altro, attraverso l’intervento di attori selezionati nel campo della performance o del teatro sperimentale, conferiscono all’opera
dei Masbedo un’apertura verso altre discipline che li rende protagonisti di una pratica plurale e indubbiamente complessa.
Una costante perdita di magia è composta da quattro installazioni che offrono spazi di narrazione autonomi, che si accomunano nell’illustrare
i movimenti, spesso contraddittori, dell’anima e dell’individuo.
Mentre la coppia di contagocce antropomorfi della prima sala descrive in modo metaforico come parole ed emozioni possano essere racchiuse e
disciplinate, prima di essere lentamente liberate prive di ogni spontaneità, il protagonista della video-installazione Togliere tempesta al mare
rifiuta ogni atteggiamento misurato e razionale per lottare disperatamente con il mare infuriato, esaurendosi in un combattimento impossibile.
Le opere dei Masbedo illustrano questa costante valse-hésitation, a cavallo tra leggi rigide, dettate dall’esterno, e l’abbandono totale al proprio istinto.
Le vere emozioni o i pensieri nascosti dei personaggi finiscono per riaffiorare tramite i movimenti irrefrenabili del corpo, la qualità dei sogni, una particolare
cadenza nell’espressione orale. Con una predilezione per situazioni parossistiche ed eccessive, Masbedo dispiega il suo teatro umano, rivolgendo uno sguardo
talvolta profondamente empatico, talvolta invece più seccamente analitico. Ne testimonia l’attenzione acuta per i dettagli e le mimiche individuali, lo sguardo
puntato su alcuni frammenti del corpo, la grana della pelle, i lineamenti e le tensioni muscolari.
L’idea della dissociazione del sé in rapporto con la soggettività altrui è al centro dell’ultima installazione della mostra, la più autobiografica, intitolata
Stanza dell’altro ritratto. I due artisti vengono rappresentati in un momento di dialogo, nell’intento di formulare ciò che chiamano un “altro ritratto”,
ossia la visione di ognuno rispecchiata dall’altro.
Masbedo (Nicolò Massazza, Milano, 1973 e Jacopo Bedogni, Sarzana, 1970)
Tra le mostre recenti, ricordiamo la personale Seguir Viu.: Michel Houellebecq-Masbedo al Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona, CCCB, 2006; Asociaciones debidas,
Centro atlantico de arte moderna, Las Palmas, Canaries, 2006; Photo Espana - Notte 266, Galleria Pilar Parra, Madrid, 2006; Masbedo, Galleria Marco Noire, Torino, 2006;
Barrocos y Neobarrocos, El infierno de lo Bello, Domus Artium, Salamanca, 2005; DA2, Domus Artium, Salamanca, 2004; Flesh for fantasy, Prato, 2003. Il duo ha inoltre
partecipato a numerosi festival di cinema e di videoarte, tra cui: Lisboa Indipendent film festival, Lisbona, in programma per 2007; Festival de las artes de Castilla y Leon,
Salamanca, 2006; il 59°'a1 Festival Internazionale del film di Locarno, con un evento speciale in Piazza Grande all’interno della sezione Play-forward, 2006.
18
gennaio 2007
Masbedo – Una costante perdita di magia
Dal 18 gennaio al 24 marzo 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA PACK
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 13 alle 19.30
Vernissage
18 Gennaio 2007, ore 18-21
Autore