I piccoli, grandi protagonisti della mostra che la Galleria Pirra ha scelto di allestire sono i bambini. Bambini che stendono panni al sole, mangiano frutta in un prato, fanno musica; bambini sul dondolo, in un girello, nella neve. Lo studio e le riflessioni dei maestri post-impressionisti russi sull’infanzia, simbolo per eccellenza di spontaneità e di purezza, hanno dato vita ad ambienti e atmosfere calde e familiari, che colpiscono soprattutto per la carica di tenerezza e amorevolezza. E non potrebbe essere diversamente, dato che il più delle volte i bambini ritratti sono figli, nipoti o addirittura pronipoti degli artisti, colti negli atteggiamenti più liberi e spontanei, mai in posa. Tra gli autori esposti ricordiamo Olga Bogaevskaja e il marito Gleb Savinov, i fratelli Tkacev, Georgij Moroz, e tutti, pur con personalità pittoriche assolutamente diverse, riescono a trasformare il quadro in un momento intimo, dal quale traspare un’affettuosità palpabile e rara. Al di là del tema, forse la particolarità di questa mostra consiste proprio in quell’aspetto familiare e raccolto che cattura anche l’osservatore ignaro di questi legami.