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Omaggio a Lele Luzzati. Teatro Gioco Vita. Un mondo di figure d’ombra
una mostra/spettacolo per far rivivere le creazioni e gli oggetti frutto del sodalizio artistico tra l’artista, scenografo e costumista, genovese Emanuele Luzzati e la Compagnia piacentina Teatro Gioco Vita
Comunicato stampa
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Dal 16 gennaio al 7 marzo 2007 la Casa dei Teatri di Roma accoglie “Omaggio a Lele Luzzati. Teatro Gioco Vita. Un mondo di figure d’ombra”, una mostra/spettacolo per far rivivere le creazioni e gli oggetti frutto del sodalizio artistico tra l’artista, scenografo e costumista, genovese Emanuele Luzzati e la Compagnia piacentina Teatro Gioco Vita specializzata nel linguaggio del teatro d’ombre. Un gioco sapiente di spazi e di piani sovrapposti, luci e ombre, suoni e colori per instaurare un rapporto emozionale con il pubblico.
La mostra, promossa dal Dipartimento Cultura del Comune di Roma, dall’ETI-Ente Teatrale Italiano e dalle Biblioteche di Roma, è curata da Teatro Gioco Vita in collaborazione con Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo Università di Roma “La Sapienza” e Zètema Progetto Cultura.
Il rapporto tra Lele Luzzati e Teatro Gioco Vita è iniziato nel 1978. Fino ad oggi ha prodotto nove spettacoli e altre numerose collaborazioni. Alcuni spettacoli sono tuttora nel repertorio della Compagnia piacentina, di altri rimangono il documento e la memoria, ricca di immagini, ancora calda delle emozioni che quegli spettacoli hanno procurato. Ma per fortuna rimangono anche materiali, oggetti e scenografie a documentare e raccontare il percorso fatto, le situazioni vissute.
I manifesti, i bozzetti, le sagome, le scene originali create da Luzzati per gli spettacoli di Teatro Gioco Vita conservano la forza di risvegliare suggestioni ed emozioni che possono essere non più solo di chi ha lavorato alla messa in scena ma di chiunque accetti di attraversare “un mondo di figure d’ombra”.
“Omaggio a Lele Luzzati” è un’esperienza che riunisce l’esposizione di oggetti, la visione di materiali audiovisivi e fotografici, e momenti di spettacolo dove le figure d’ombra riprendono vita tornando ad essere il Mostro Turchino, Gilgamesh, Ulisse e altri eroi. In un certo senso è la rappresentazione che di sé dà il teatro d’ombre.
I materiali e le testimonianze del lavoro e della maestria di Lele Luzzati sono organizzati lungo il percorso espositivo in vere e proprie situazioni di spettacolo che esprimono le suggestioni delle ombre, gli strumenti necessari a produrle, il particolare contributo che al teatro d’ombre occidentale è stato dato dalla collaborazione artistica tra Luzzati e Teatro Gioco Vita, che da oltre vent’anni ha fatto del teatro d’ombre il proprio linguaggio espressivo, ottenendo grazie al suo lavoro riconoscimenti e collaborazioni in ogni parte del mondo.
La mostra copre un arco di tempo nel quale il sodalizio artistico tra Lele Luzzati e Teatro Gioco Vita ha prodotto gli spettacoli Il Barone di Münchausen (1978), Il Mostro Turchino (1980), I Tre Grassoni (1981), Gilgamesh (1982), Odissea (1983), La Boîte à Joujoux (1986) e numerose collaborazioni.
Una mostra, quindi, ma non solo. Un percorso animato di luci, situazioni d’ombra, piccoli momenti di fruizione spettacolare. Un viaggio fantastico nel mondo del teatro d’ombre.
Lo spettatore è guidato attraverso i contenuti e le immagini della ricerca di Teatro Gioco Vita sul linguaggio delle ombre, tra gli spettacoli nati dalla collaborazione con Lele Luzzati e allo stesso tempo attraverso l’evoluzione delle soluzioni tecniche adottate dalla Compagnia. Le sale della Casa dei Teatri saranno allestite per dare spazio a quattro ambienti:
Il nuovo nella tradizione - “Il Barone di Münchausen”. Le immagini non sono ancora il frutto di una nuova tecnica e non parlano ancora un nuovo linguaggio.
La trasformazione dello spazio - “Il mostro turchino” e “I tre grassoni”. Le ombre non sono più sottili figure nere compresse tra lo schermo e la sagoma, ma figure in libertà.
L’esplosione della luce - Da “Gilgamesh” a “Odissea”. L'idea di spazio per le ombre si evolve facendo esplodere le possibilità espressive connesse all'intersecarsi di luce, sagome e schermo.
Il davanti e il dietro - “La Boîte à joujoux” e “Lo Schiaccianoci” . Una scena aperta. L'ombra si stacca dalla superficie e invade lo spazio, lo attraversa, si sovrappone ad altre ombre, dialoga con la luce e il buio.
Percorrendo l’itinerario “animato” i visitatori saranno coinvolti in prima persona da un’equipe di animatori e impareranno a giocare con le ombre. Potranno creare suggestive immagini utilizzando le luci e maneggiando le sagome disegnate da Lele Luzzati. Un modo per esprimere liberamente creatività e fantasia.
A conclusione del percorso propriamente espositivo sono previsti laboratori per costruire (o vedere costruire) teatri d’ombre in miniatura sul modello dei teatrini di Luzzati.
L’opera dell’artista ha ispirato anche il progetto espositivo Emanuele Luzzati. Intorno al Flauto Magico, a cura di Nugae srl Genova, in mostra presso la Sala Santa Rita (ad. Piazza Campitelli) fino al 23 febbraio 2007.
Teatro Gioco Vita
Teatro Gioco Vita, compagnia di Piacenza, dal 1971 è attivo nella produzione, promozione e ricerca teatrale per i ragazzi e i giovani.
Attualmente è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come Teatro Stabile di Innovazione. Diretto da Diego Maj, si compone di diverse realtà. Una Compagnia artistica, specializzata nel teatro d’ombre e impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, con Fabrizio Montecchi in qualità di regista, anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani. Due atelier, l’Officina delle Ombre e il San Bartolomeo, luogo delle produzioni e della ricerca di Teatro Gioco Vita. I teatri (Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Verdi di Castelsangiovanni) rappresentano una grande casa dove si sperimentano e realizzano rassegne teatrali, ospitalità, scambi culturali, luoghi dove progettare percorsi artistici e culturali. Nata dall’esperienza dell’animazione teatrale, la Compagnia artistica incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare Teatro Gioco Vita ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, alle quali affianca l’attività sul territorio di Piacenza e provincia.
LELE LUZZATI
Emanuele Luzzati é nato a Genova il 3 giugno 1921. Famoso in tutto il mondo come scenografo e illustratore ha collaborato nel corso della sua carriera con registi, architetti, artisti e scrittori di fama internazionale. Dal 1944 ad oggi la sua attività poliedrica è un susseguirsi di produzioni nei più svariati ambiti della creatività artistica. Maestro in ogni campo dell'arte applicata, si dedica alla realizzazione di scene e costumi teatrali per alcune delle più importanti compagnie nazionali e internazionali, realizzando centinaia di scenografie per prosa, lirica e danza.
Si è occupato dell’illustrazione di molti libri per l’infanzia, producendo alcune opere di cui è autore anche del testo letterario (“Tarantella di Pulcinella”, “I tre fratelli”) e illustrando le fiabe italiane di Italo Calvino nonché diversi testi e filastrocche di Gianni Rodari. Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia, e nel 1975 fonda insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo il Teatro della Tosse di Genova. Insieme a Giulio Gianini, ha creato i titoli di testa de “L'armata Brancaleone” e “Brancaleone alle Crociate” di Mario Monicelli, e realizzato vari film d’animazione, tra cui “La Gazza ladra” e “Pulcinella”, che gli valgono ben due nominations all'Oscar.
Nel teatro Luzzati svolge attività di scenografo e costumista proponendo, nella prosa, nell’opera lirica e nel balletto soluzioni ardite e originali che reinventano ogni volta nuove forme di teatralità, partendo dall’uso dello spazio, del colore, dei materiali.
In ciascun campo Luzzati impone la sua genialità ottenendo ovunque riconoscimenti: oltre ai Premi Ubu per il teatro e per la scenografia e ai vari Stregatto per il teatro ragazzi, nel 1955 a Cannes e nel 1970 ad Albisola viene premiato per la sua attività di ceramista e nel 1982 ottiene due premi internazionali come illustratore, il premio Andersen-Baia delle Favole del Comune di Sestri Levante e il premio della Biennale di Bratislava.
Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall'intreccio di lane per arazzi all'incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali.
La ricchezza del suo mondo fantastico, l'immediatezza ed espressività del suo stile personalissimo, che parla il linguaggio universale dell'infanzia, ne hanno fatto uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo.
La mostra, promossa dal Dipartimento Cultura del Comune di Roma, dall’ETI-Ente Teatrale Italiano e dalle Biblioteche di Roma, è curata da Teatro Gioco Vita in collaborazione con Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo Università di Roma “La Sapienza” e Zètema Progetto Cultura.
Il rapporto tra Lele Luzzati e Teatro Gioco Vita è iniziato nel 1978. Fino ad oggi ha prodotto nove spettacoli e altre numerose collaborazioni. Alcuni spettacoli sono tuttora nel repertorio della Compagnia piacentina, di altri rimangono il documento e la memoria, ricca di immagini, ancora calda delle emozioni che quegli spettacoli hanno procurato. Ma per fortuna rimangono anche materiali, oggetti e scenografie a documentare e raccontare il percorso fatto, le situazioni vissute.
I manifesti, i bozzetti, le sagome, le scene originali create da Luzzati per gli spettacoli di Teatro Gioco Vita conservano la forza di risvegliare suggestioni ed emozioni che possono essere non più solo di chi ha lavorato alla messa in scena ma di chiunque accetti di attraversare “un mondo di figure d’ombra”.
“Omaggio a Lele Luzzati” è un’esperienza che riunisce l’esposizione di oggetti, la visione di materiali audiovisivi e fotografici, e momenti di spettacolo dove le figure d’ombra riprendono vita tornando ad essere il Mostro Turchino, Gilgamesh, Ulisse e altri eroi. In un certo senso è la rappresentazione che di sé dà il teatro d’ombre.
I materiali e le testimonianze del lavoro e della maestria di Lele Luzzati sono organizzati lungo il percorso espositivo in vere e proprie situazioni di spettacolo che esprimono le suggestioni delle ombre, gli strumenti necessari a produrle, il particolare contributo che al teatro d’ombre occidentale è stato dato dalla collaborazione artistica tra Luzzati e Teatro Gioco Vita, che da oltre vent’anni ha fatto del teatro d’ombre il proprio linguaggio espressivo, ottenendo grazie al suo lavoro riconoscimenti e collaborazioni in ogni parte del mondo.
La mostra copre un arco di tempo nel quale il sodalizio artistico tra Lele Luzzati e Teatro Gioco Vita ha prodotto gli spettacoli Il Barone di Münchausen (1978), Il Mostro Turchino (1980), I Tre Grassoni (1981), Gilgamesh (1982), Odissea (1983), La Boîte à Joujoux (1986) e numerose collaborazioni.
Una mostra, quindi, ma non solo. Un percorso animato di luci, situazioni d’ombra, piccoli momenti di fruizione spettacolare. Un viaggio fantastico nel mondo del teatro d’ombre.
Lo spettatore è guidato attraverso i contenuti e le immagini della ricerca di Teatro Gioco Vita sul linguaggio delle ombre, tra gli spettacoli nati dalla collaborazione con Lele Luzzati e allo stesso tempo attraverso l’evoluzione delle soluzioni tecniche adottate dalla Compagnia. Le sale della Casa dei Teatri saranno allestite per dare spazio a quattro ambienti:
Il nuovo nella tradizione - “Il Barone di Münchausen”. Le immagini non sono ancora il frutto di una nuova tecnica e non parlano ancora un nuovo linguaggio.
La trasformazione dello spazio - “Il mostro turchino” e “I tre grassoni”. Le ombre non sono più sottili figure nere compresse tra lo schermo e la sagoma, ma figure in libertà.
L’esplosione della luce - Da “Gilgamesh” a “Odissea”. L'idea di spazio per le ombre si evolve facendo esplodere le possibilità espressive connesse all'intersecarsi di luce, sagome e schermo.
Il davanti e il dietro - “La Boîte à joujoux” e “Lo Schiaccianoci” . Una scena aperta. L'ombra si stacca dalla superficie e invade lo spazio, lo attraversa, si sovrappone ad altre ombre, dialoga con la luce e il buio.
Percorrendo l’itinerario “animato” i visitatori saranno coinvolti in prima persona da un’equipe di animatori e impareranno a giocare con le ombre. Potranno creare suggestive immagini utilizzando le luci e maneggiando le sagome disegnate da Lele Luzzati. Un modo per esprimere liberamente creatività e fantasia.
A conclusione del percorso propriamente espositivo sono previsti laboratori per costruire (o vedere costruire) teatri d’ombre in miniatura sul modello dei teatrini di Luzzati.
L’opera dell’artista ha ispirato anche il progetto espositivo Emanuele Luzzati. Intorno al Flauto Magico, a cura di Nugae srl Genova, in mostra presso la Sala Santa Rita (ad. Piazza Campitelli) fino al 23 febbraio 2007.
Teatro Gioco Vita
Teatro Gioco Vita, compagnia di Piacenza, dal 1971 è attivo nella produzione, promozione e ricerca teatrale per i ragazzi e i giovani.
Attualmente è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come Teatro Stabile di Innovazione. Diretto da Diego Maj, si compone di diverse realtà. Una Compagnia artistica, specializzata nel teatro d’ombre e impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, con Fabrizio Montecchi in qualità di regista, anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani. Due atelier, l’Officina delle Ombre e il San Bartolomeo, luogo delle produzioni e della ricerca di Teatro Gioco Vita. I teatri (Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Verdi di Castelsangiovanni) rappresentano una grande casa dove si sperimentano e realizzano rassegne teatrali, ospitalità, scambi culturali, luoghi dove progettare percorsi artistici e culturali. Nata dall’esperienza dell’animazione teatrale, la Compagnia artistica incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare Teatro Gioco Vita ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, alle quali affianca l’attività sul territorio di Piacenza e provincia.
LELE LUZZATI
Emanuele Luzzati é nato a Genova il 3 giugno 1921. Famoso in tutto il mondo come scenografo e illustratore ha collaborato nel corso della sua carriera con registi, architetti, artisti e scrittori di fama internazionale. Dal 1944 ad oggi la sua attività poliedrica è un susseguirsi di produzioni nei più svariati ambiti della creatività artistica. Maestro in ogni campo dell'arte applicata, si dedica alla realizzazione di scene e costumi teatrali per alcune delle più importanti compagnie nazionali e internazionali, realizzando centinaia di scenografie per prosa, lirica e danza.
Si è occupato dell’illustrazione di molti libri per l’infanzia, producendo alcune opere di cui è autore anche del testo letterario (“Tarantella di Pulcinella”, “I tre fratelli”) e illustrando le fiabe italiane di Italo Calvino nonché diversi testi e filastrocche di Gianni Rodari. Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia, e nel 1975 fonda insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo il Teatro della Tosse di Genova. Insieme a Giulio Gianini, ha creato i titoli di testa de “L'armata Brancaleone” e “Brancaleone alle Crociate” di Mario Monicelli, e realizzato vari film d’animazione, tra cui “La Gazza ladra” e “Pulcinella”, che gli valgono ben due nominations all'Oscar.
Nel teatro Luzzati svolge attività di scenografo e costumista proponendo, nella prosa, nell’opera lirica e nel balletto soluzioni ardite e originali che reinventano ogni volta nuove forme di teatralità, partendo dall’uso dello spazio, del colore, dei materiali.
In ciascun campo Luzzati impone la sua genialità ottenendo ovunque riconoscimenti: oltre ai Premi Ubu per il teatro e per la scenografia e ai vari Stregatto per il teatro ragazzi, nel 1955 a Cannes e nel 1970 ad Albisola viene premiato per la sua attività di ceramista e nel 1982 ottiene due premi internazionali come illustratore, il premio Andersen-Baia delle Favole del Comune di Sestri Levante e il premio della Biennale di Bratislava.
Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall'intreccio di lane per arazzi all'incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali.
La ricchezza del suo mondo fantastico, l'immediatezza ed espressività del suo stile personalissimo, che parla il linguaggio universale dell'infanzia, ne hanno fatto uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo.
16
gennaio 2007
Omaggio a Lele Luzzati. Teatro Gioco Vita. Un mondo di figure d’ombra
Dal 16 gennaio al 07 marzo 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASA DEI TEATRI – VILLINO CORSINI
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 17
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore